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APE e caldo record: l’Attestato di Prestazione Energetica come strumento per ridurre i costi della climatizzazione

Il caldo record dell’estate 2023 sta facendo schizzare alle stelle i consumi per la climatizzazione delle case meno efficienti dal punto di vista energetico. Una casa ben coibentata, infatti, isola meglio gli interni dagli agenti esterni (sia in estate che in inverno) e rende possibile minimizzare la spesa per il raffrescamento o il riscaldamento.

Per questo motivo oggi più che mai è una priorità conoscere l’indice di prestazione energetica delle nostre case, che corrisponde all’energia totale consumata dall’edificio climatizzato per metro quadro di superficie ogni anno. In particolare indica quanta energia viene consumata affinché l’edificio raggiunga le condizioni di comfort e tiene conto del fabbisogno di energia primaria non rinnovabile per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e per la ventilazione.

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE, chiamato comunemente, “certificato energetico” dai non addetti ai lavori) è un documento che attesta la prestazione e la classe energetica di un immobile e indica gli interventi migliorativi più convenienti. Attraverso l’APE il cittadino viene a conoscenza di caratteristiche quali il fabbisogno energetico dell’edificio o dell’unità edilizia, la qualità energetica del fabbricato, le emissioni di anidride carbonica e l’impiego di fonti rinnovabili di energia, che incidono sui costi di gestione e sull’impatto ambientale dell’immobile.

Dalla lettura del documento il cittadino viene guidato verso una scelta consapevole nel caso di acquisto, locazione o di recupero (ristrutturazione o riqualificazione) di un edificio.

L’Attestato di Prestazione Energetica è regolato dal Decreto Legge 63, emanato nel 2013, che ha introdotto diversi obblighi di legge in materia di efficientamento energetico degli immobili. La normativa di riferimento si allinea alle linee guida europee in ambito energetico e si inserisce in un contesto di più ampio respiro, illustrando e disciplinando misure tese alla tutela dell’ambiente e alla preservazione delle risorse naturali.

Che informazioni contiene l’Attestato di Prestazione Energetica?

L’attestazione di prestazione energetica è una certificazione, rilasciata da un professionista abilitato in merito, che elenca tutte le caratteristiche di un determinato immobile relativamente alle prestazioni energetiche dell’edificio, che vengono espresse mediante una scala di valori espresse in lettere dell’alfabeto (dalla A alla G). La scala si sviluppa infatti con 10 valori possibili. Il valore più alto è A4, primo gradino della graduatoria, fino alla lettera G che esprime, al contrario l’ultimo valore disponibile.

Ogni classe si caratterizza per un intervallo di consumo energetico, attraverso l’indice di prestazione energetica globale (EPgl: kWh al metro quadro per anno), necessario per riscaldare l’ambiente d’inverno, raffrescarlo d’estate, produrre acqua calda sanitaria, illuminarlo e ventilarlo.

Andiamo a vedere, nella tabella di classificazione energetica degli edifici, le fasce di consumo di ciascuna classe:

  • Classe A4: minore o uguale a 0,40 EPgl
  • Classe A3: maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl
  • Classe A2: maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
  • Classe A1: maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
  • Classe B: maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl
  • Classe C: maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
  • Classe D: maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
  • Classe E: maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
  • Classe F: maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
  • Classe G: maggiore di 3,50 EPgl

Come viene redatto il certificato APE?

L’emissione della certificazione energetica APE è riservata, esclusivamente, a professionisti accreditati, ossia certificatori APE (possono essere geometri, ingegneri o architetti) che hanno una formazione specifica nel settore dell’efficientamento energetico degli edifici. Il tecnico che rilascia la certificazione APE è responsabile in sede civile e penale della veridicità di quanto redatto.

Prima di redigere il documento il certificatore è tenuto a compiere tutta una serie di attività propedeutiche al rilascio dell’APE. Come prima cosa deve essere effettuato un sopralluogo nell’immobile oggetto di certificazione. Il tecnico inoltre dovrà raccogliere tutta la documentazione relativa all’impiantistica presente. Tra i documenti che il certificatore richiede ai proprietari dell’immobile ci sono le schede tecniche degli impianti, i dati catastali e tutti gli altri documenti utili alla stima del consumo energetico dei vari impianti.

Viene valutata anche l’eventuale presenza di impianti di produzione energetica alternativa, il tipo di infissi e il grado di efficienza degli impianti di riscaldamento.

Una volta completata la raccolta di tutte queste informazioni, il tecnico potrà effettuare i calcoli che permetteranno di elaborare la certificazione APE.

Quando serve presentare l’APE?

I passaggi di proprietà di un immobile che prevedano il pagamento di un corrispettivo economico (ad esempio la compravendita di un edificio) devono essere accompagnati dalla certificazione energetica APE, che viene allegata all’atto notarile. L’attestato è necessario anche nel caso in cui l’edificio sia oggetto di un annuncio di vendita pubblicato su un qualsiasi mezzo informativo.

L’APE è obbligatoria anche in caso di locazione dell’immobile e per edifici aperti al pubblico (sia in affitto che di proprietà).

Infine, ogni fabbricato di nuova costruzione deve essere accompagnato dall’APE, obbligatoria anche in caso di ristrutturazione (in particolare, per gli interventi edilizi che interessano oltre il 25% della superficie immobiliare).

Certificazione energetica: quanto costa?

Arriviamo alla domanda che tutti si faranno a questo punto. Quanto costa la certificazione energetica? Non è possibile fornire un’indicazione esatta, dal momento che non esiste un listino univoco e valido per tutti i professionisti del settore. Ogni professionista ha il suo prezzo, ma è comunque possibile stimare la spesa, mediando i costi attuali del mercato: il costo di un’APE, per un appartamento classico, si aggira attorno ai 300 euro.

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Impianti elettrici

Il tuo impianto elettrico è a norma? Ecco i livelli minimi delle dotazioni impiantistico-funzionali

Fili volanti, cavi scorticati o giuntati con il nastro isolante, prese bruciate, interruttori non funzionanti: sono solo alcune delle situazioni di pericolo che si possono correre ogni giorno nelle case degli italiani. Il quadro emerge da un recente studio effettuato monitorando un campione di circa 7.000 appartamenti. I dati non sono affatto rassicuranti: emerge, infatti, un quadro in cui in Italia la stragrande maggioranze delle abitazioni ha l’impianto elettrico non a norma o comunque non a perfetta regola d’arte.

Sono infatti circa 12 milioni di appartamenti sono dotati di impianti elettrici non a norma nel nostro paese. Gli incidenti domestici e i guasti relativi al malfunzionamento degli impianti elettrici si aggirano intorno ai 45.000 casi ogni anno, 123 al giorno, 5 ogni ora.

Per questo, quando si parla di ristrutturazioni e di realizzazione di impianti elettrici civili, anche per uso domestico, occorre fare riferimento a precise normative che evitano il verificarsi di situazioni potenzialmente pericolose per persone e unità abitative. In questo articolo riassumeremo la norma CEI 64-8, attualmente in vigore in Italia.

Norma CEI 64-8

La norma di riferimento per la realizzazione di un impianto elettrico civile è la CEI 64-8. All’interno della norma è possibile reperire le prescrizioni di legge riguardanti il progetto, la messa in opera e la verifica degli impianti elettrici. L’obiettivo delle disposizioni è quello di realizzare un impianto corretto non solo dal punto di vista normativo, ma anche della sicurezza delle persone che abitano l’appartamento.

Dal 1° marzo 2019 è in vigore la Variante 5 della CEI 64-8, che rispetto alle varianti precedenti ha introdotto nuove linee guida che prevedono il percorso di allineamento delle norme nazionali degli impianti elettrici civili alle normative europee, oltre a introdurre le prestazioni minime di cui devono essere dotati gli impianti elettrici.

I livelli minimi delle dotazioni impiantistico-funzionali

I livelli rappresentati dalla normativa CEI 64-8 sono tre:

– nel Livello 1 rientra la predisposizione di un impianto elettrico provvisto delle dotazioni minime obbligatorie, per la conformità ai sensi della CEI 64-8; inoltre, in tal modo verrà data una garanzia circa la sicurezza dello stesso e la sua (seppur minima) funzionalità;

– nel livello 2 rientrano gli impianti realizzati con un numero maggiore di prese di corrente e di circuiti, oltre al citofono e ai dispositivi di controllo dei carichi elettrici;

– al livello 3, infine, vengono inseriti gli impianti innovativi, cioè quelli scomposti in diverse sezioni e dotati, magari, anche di domotica.

Questa ripartizione delle dotazioni degli impianti elettrici è utile non solo all’elettricista che dovrà realizzare il progetto e rilasciare la certificazione di conformità, ma anche al committente il quale, avendo chiari i vari livelli, potrà operare una scelta sul tipo di intervento da far svolgere al professionista.

Ecco una semplice schematizzazione per ogni livello, con l’indicazione delle dotazioni minime che l’elettricista dovrà installare.

Livello 1

Il Primo Livello rappresenta un impianto elettrico di base, che l’elettricista predisporrà per far si che l’appartamento possa essere dotato di certificazione di conformità , oltre a garantire i requisiti di sicurezza e fruibilità: la norma CEI 64-8 prevede che ogni stanza venga dotata di un numero minimo di dispositivi.

Per un appartamento di dimensioni inferiori ai 50 mq, l’elettricista dovrà predisporre un impianto elettrico a due circuiti: ciò significa che dal quadro generale dovrà partire un cavo che alimenta un magnetotermico / differenziale per la linea della luce (quindi i lampadari e le luci in generale) e un magnetotermico / differenziale per la linea delle prese.

Se l’appartamento è più grande rispetto al primo, ma non supera i 75 mq, i circuiti dovranno essere almeno tre: dal contatore generale, quindi, partiranno un magnetotermico / differenziale dedicato esclusivamente all’ambiente cucina e un magnetotermico / differenziale che a sua volta suddividerà la linea ad altri due magnetotermici / differenziali per la luce e per le prese.

Passando ai singoli dispositivi, in conclusione, nell’ingresso andranno previsti almeno una presa, un punto luce, stessa cosa per il corridoio e il ripostiglio. Per le camere da letto, a seconda della dimensione, occorreranno dalle 4 alle 6 prese, 1 o 2 punti luce e almeno una presa tv. Nella cucina, invece, potranno essere installare dalle 2 alle 4 prese (a seconda che vi sia cucina o angolo cottura) e almeno un punto luce e un punto antenna. In bagno risultano necessarie almeno 2 prese e 2 punti luce (uno per lo specchio e uno per il soffitto). Infine, andranno predisposti i punti luce esterni (uno per il balcone e uno sulla porta d’ingresso) e una presa per il telefono.

Livello 2

Il Secondo Livello rappresenta un impianto elettrico di base, maggiorato con sistemi antintrusione, allarmi e videocitofono.

Perciò, rispetto al primo livello avremmo un numero maggiore di prese e punti luce: per le camere da letto, a seconda della dimensione, verranno installate dalle 5 alle 8 prese, 2 o 3 punti luce e almeno una presa tv; nella cucina saranno presenti dalle 2 alle 6 prese (a seconda che vi sia cucina o angolo cottura), 2 punti luce e un punto antenna, mentre nel bagno la predisposizione è identica al livello base, quindi 2 prese e 2 punti luce.

Per quanto riguarda i circuiti, questi, a seconda della dimensione dell’appartamento, saranno minimo 3 (per aree fino ai 75 mq) e massimo 6 (per aree maggiori di 125 mq).

Livello 3

Il Terzo Livello è definito anche impianto domotico in quanto oltre a garantire una soluzione più completa sotto l’aspetto della funzionalità, della sicurezza e della protezione, prevede anche la gestione delle singole zone della casa, attraverso il controllo da remoto.

Un impianto elettrico civile domotico oltre a comprendere i dispositivi classici, quali prese e punti luce, vede la presenza di supporti di comunicazione atti al contrasto delle intrusioni di estranei in casa, della gestione e del controllo delle luci, della regolazione della temperatura degli ambienti e per la verifica dei carichi.

Inoltre, con un impianto di tale livello è possibile anche gestire ogni singolo ambiente, quindi, chiudere o aprire la tapparella di una stanza, spegnere e accendere la luce, diffondere la musica e collegare anche dispositivi di sicurezza quali i sistemi anti allagamento e di rilevazione fughe di gas.

Impianti Elettrici a regola d’arte in Sardegna

La Global progetta, realizza ed installa impianti elettrici, sia civili che industriali, impianti solari, fotovoltaici, impianti di domotica, citofonici, d’illuminazione, impianti d’allarme e videosorveglianza, antintrusione e rilevamento incendi, fumi e gas, reti LAN , reti wireless, reti telecomunicazione privati.

Per quanto riguarda questi impianti Global opera, con la medesima attenzione e professionalità, su singoli appartamenti o interi edifici (palazzi, villette a schiera, alberghi, ospedali e cliniche, enti pubblici, ecc.), realizzando ex novo impianti completi o con interventi di manutenzione, di modifica o adeguamento/aggiornamento alle attuali normative degli impianti elettrici esistenti, o per la realizzazione di automazioni abitative.

Se vuoi sostituire o mettere a norma il tuo impianto elettrico in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo in tutta l’Isola.

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Servizi di facchinaggio, trasloco e trasporto in Sardegna? Ci pensa Global Società Cooperativa

Global Società Cooperativa si occupa attivamente anche di servizi di facchinaggio, trasloco e trasporto.

Sia nel pubblico che nel privato e in tutto il territorio della Sardegna, la nostra cooperativa svolge e ha svolto numerosi e complessi servizi dal punto di vista logistico ed organizzativo, per importanti Enti e Aziende. Il nostro servizio quindi, è rivolto sia ai privati e alle imprese, che agli enti pubblici.

Dai lavori di facchinaggio, passando per i traslochi, al trasporto, ai servizi di imballaggio, all’archiviazione sino ad arrivare ad altre attività pesanti. Sul mercato dei trasporti e del facchinaggio, per un servizio rapido e affidabile nell’ambito della movimentazione merci, dai traslochi alle consegne su tutto il territorio regionale.

Per il trasporto di mobili e di materiali su strada, vengono messi a disposizione risorse e mezzi che rendono agevoli e rapide tutte le operazioni di movimentazione, dal trasporto base al trasloco più complesso. Anche le operazioni di consegna necessitano di facchini professionisti, in grado di effettuare in tutta sicurezza le operazioni di spostamento dei colli, avvalendosi anche dell’ausilio di mezzi specifici come i carrelli elevatori o i transpallet.

Gli addetti ai servizi di facchinaggio sono in grado di operare con grande rapidità implementando metodologie rodate per l’imballaggio, l’inscatolamento e il trasporto di merce ingombrante, di oggetti preziosi e delicati, di mobili, ecc.

Il servizio di facchinaggio viene effettuato per tutte le operazioni di carico e scarico merce e per fornire logistica completa nell’ambito delle spedizioni. Tra i servizi di facchinaggio, ad esempio, il carico e/o scarico container di merci e alimenti,  viene effettuato seguendo una pianificazione logistica e una collocazione precisa e mirata, per garantire la corretta distribuzione delle confezioni all’interno degli spazi di carico e consentire lo sfruttamento massimo del carico possibile. La movimentazione delle merci o degli alimenti può essere fatta manualmente o meccanicamente, tramite l’utilizzo quindi di carrelli, muletti o transpallet, soprattutto se queste sono ingombranti o pesanti.

Global Società Cooperativa  effettua trasporto conto terzi grazie a mezzi, come camion, furgoni, mezzi centinati e in caso di necessità anche autoscale e piattaforme per l’esecuzione di lavori in quota: tutto questo, unito a personale altamente specializzato, permette all’impresa di operare con estrema efficacia in ogni ambito, civile e industriale.

Non solo trasporto materiali e logistica: anche organizzazione e gestione di traslochi su tutto il territorio regionale, fornendo un supporto completo dalla prima consulenza, alla presa in carico dei materiali in loco con eventuale smontaggio, imballaggio professionale con carta pluriball, casse di legno, scatole di cartone, etichettatura, sino al trasporto e alla consegna e al rimontaggio dei mobili/arredi nel nuovo ambiente di destinazione, sino allo sgombero finale e all’eventuale ritiro di rifiuti prodotti.

Il trasloco di un ufficio o di un appartamento richiede una buona organizzazione e una pianificazione gestionale e logistica attenta e di tutte quelle fasi preparatorie che consentono un trasporto rapido e sicuro per tutta la merce.

Il montaggio e lo smontaggio dei mobili non è un servizio messo a disposizione da tutte le ditte di trasloco, solo le aziende con addetti specializzati, come la nostra Cooperativa, eseguono minuziose operazioni di smontaggio e rimontaggio degli arredi, al fine di garantire la salvaguardia di ogni oggetto da eventuali danneggiamenti durante il trasporto.

Un mobile smontato è infatti facilmente trasportabile e imballabile: smontare un arredo consente di ottimizzare al massimo lo spazio a disposizione all’interno di camion e furgoni, riducendo così anche i costi del trasloco per il cliente. Con perizia si effettua l’imballaggio di materiali e/o arredi all’interno di scatole in cartone: ci si avvale di mezzi professionali che permettono la messa in sicurezza della merce, da quella più ingombrante fino ai fragili e alla minuteria.

Grazie alla grande esperienza nel settore dei traslochi, della logistica e del facchinaggio, la nostra azienda riesce a rispondere a qualsiasi tipo di esigenza. Il nostro personale altamente qualificato è in grado di svolgere lavori di facchinaggio e movimentazione merci su tutto il territorio regionale.

Il vantaggio di lavorare con personale specializzato è quello di avere persone che sono in grado non solo di movimentare i carichi, ma anche di occuparsi della gestione del carico, a partire dall’imballo, seguendo e controllando poi tutti i passaggi che i materiali  devono compiere. Non solo, ma anche garantire la catalogazione e la corretta disposizione di documenti in caso di riordino archivi o similari.

Il trasferimento di un ufficio o di un archivio, da una struttura ad un’altra, è un processo complicato che spesso può rischiare di paralizzare il lavoro per settimane. Il trasloco di un ufficio o di un archivio, infatti, presuppone il trasferimento non solo di scaffali, scrivanie ecc., ma anche di attrezzature elettroniche, computer, stampanti, fax, documenti, faldoni, dati sensibili e molti altri elementi indispensabili nel funzionamento di un ufficio. La perdita, il danneggiamento, lo smarrimento e il mancato riordino di tali elementi può recare danni seri al lavoro e paralizzare il cliente per molto tempo.

Il tuo servizio di facchinaggio in Sardegna

Se hai necessità di usufruire dei nostri servizi professionali di facchinaggio, trasloco e trasporto in Sardegna contattaci per un preventivo.

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Impianto elettrico

Impianto elettrico non conforme: meglio la messa a norma o la sostituzione?

L’impianto elettrico riveste un ruolo di primaria importanza all’interno di una casa: l’elettricità è fondamentale per alimentare una vasta gamma di apparati domestici, dai condizionatori agli allarmi, passando per i dispositivi della smart home. Pertanto, è essenziale che ogni impianto elettrico rispetti le normative di legge al fine di garantire efficienza energetica e sicurezza durante l’utilizzo quotidiano.

La normativa vigente stabilisce gli standard di progettazione e le prestazioni che un impianto deve soddisfare per essere funzionale e utilizzabile. Nel caso in cui un impianto non sia conforme, i proprietari di casa si trovano di fronte a due opzioni: adeguarlo alle norme attuali o sostituirlo. Di seguito verrà illustrato come scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze tra queste due possibilità.

Impianto elettrico: la normativa

Risiedere in una casa con un impianto elettrico non conforme può comportare numerosi rischi, dalla folgorazione se manca la messa a terra, fino agli incendi improvvisi, soprattutto se in assenza di un salvavita.  In Italia, ci sono due leggi che regolano la progettazione e l’installazione degli impianti elettrici a norma: la legge 46/1990, che è stata quasi completamente abrogata a favore del Decreto Ministeriale 37/2008. Entrambe queste leggi stabiliscono l’obbligo di realizzare gli impianti secondo le norme tecniche UNI e CEI come standard di riferimento. In particolare, la norma CEI 64-8 definisce i requisiti minimi per gli impianti elettrici residenziali, introducendo una nuova classificazione basata sia sulla sicurezza che sulle prestazioni.

La legge italiana prevede inoltre l’obbligo di rilasciare una dichiarazione di conformità al termine dell’installazione dell’impianto. Per gli impianti più vecchi, invece, è necessario un adeguamento alle disposizioni di sicurezza minime previste dai regolamenti e successivamente certificarne la conformità.

Impianto elettrico: quando scegliere la sostituzione

La decisione tra mettere a norma o sostituire l’impianto dipende da diversi fattori, tra cui l’entità dei lavori da affrontare. La sostituzione di un impianto elettrico implica la progettazione e l’installazione di un nuovo impianto da zero, il che comporta una serie di lavori importanti all’interno dell’abitazione. Per rimuovere l’impianto esistente e installare quello nuovo, potrebbe essere necessario rompere le pareti per creare nuove tracce e far passare i cavi.

Il vantaggio di optare per questa soluzione, nonostante richieda interventi di muratura invasivi, è la garanzia di avere un impianto sicuro e con prestazioni energetiche ottimizzate. Inoltre, essendo considerato un intervento di manutenzione straordinaria, si potrà beneficiare della detrazione fiscale del 50% prevista per le ristrutturazioni edilizie.

Impianto elettrico: quando scegliere la messa a norma

La messa a norma di un impianto elettrico prevede l’aggiunta di componenti necessarie per garantire il rispetto dei parametri minimi di sicurezza. In questo caso, vengono sostituiti solo gli elementi dell’impianto che non soddisfano i requisiti di sicurezza stabiliti dalla legge in vigore.  Se l’impianto è molto vecchio si sostituiranno molto componenti, ma non verrà cambiata la posizione di prese e interruttori, per un lavoro meno impegnativo che rientra nella manutenzione ordinaria della propria casa. Il vantaggio di questa soluzione è l’adeguamento dell’impianto effettuando interventi di modifica limitati e senza la necessità di rompere le pareti.

Impianti Elettrici a regola d’arte in Sardegna

La Global progetta, realizza ed installa impianti elettrici, sia civili che industriali, impianti solari, fotovoltaici, impianti di domotica, citofonici, d’illuminazione, impianti d’allarme e videosorveglianza, antintrusione e rilevamento incendi, fumi e gas, reti LAN , reti wireless, reti telecomunicazione privati.

Per quanto riguarda questi impianti Global opera, con la medesima attenzione e professionalità, su singoli appartamenti o interi edifici (palazzi, villette a schiera, alberghi, ospedali e cliniche, enti pubblici, ecc.), realizzando ex novo impianti completi o con interventi di manutenzione, di modifica o adeguamento/aggiornamento alle attuali normative degli impianti elettrici esistenti, o per la realizzazione di automazioni abitative.

Se vuoi sostituire o mettere a norma il tuo impianto elettrico in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo in tutta l’Isola.

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Acquistare una vecchia casa in Sardegna: idee e consigli per la ristrutturazione

Acquistare una casa è un momento cruciale nella vita di una famiglia: si sta scegliendo infatti il posto in cui si trascorreranno gli anni successivi, in cui accogliere amici e parenti per le feste, e in cui ci si può riposare al termine di una giornata di lavoro.

Chi compra una casa si trova immediatamente di fronte a tanti dilemmi. Il primo – davanti agli innumerevoli annunci immobiliari – è sicuramente se acquistare una casa di nuova costruzione oppure un vecchio immobile da ristrutturare. Entrambe le opzioni presentano pro e contro: se comprare un appartamento fatto e finito è una comodità, è anche vero che acquistare una casa da ristrutturare presenta notevoli vantaggi.

Ristrutturare una casa o un appartamento infatti ti permette di organizzare gli spazi secondo gusti ed esigenze personali e accresce il valore dell’immobile acquistato (solitamente a un prezzo molto conveniente rispetto a un immobile nuovo di zecca) generando quindi una plusvalenza importante all’atto della vendita se un domani si vorrà cambiare nuovamente casa.

In questo articolo cercheremo di analizzare i vantaggi della ristrutturazione di una casa, con un particolare focus sulla Sardegna.

Conviene ristrutturare una casa vecchia?

Se si deve acquistare una casa in Sardegna, sceglierne una da ristrutturare (e soprattutto nei centri storici dei paesi del Campidano, dove se ne trovano tantissime in vendita) può essere la scelta migliore per spendere di meno e per avere modo di organizzare gli spazi in base ai propri desideri e alle esigenze familiari. Nei piccoli centri, inoltre, mediamente i metri quadrati a disposizione sono maggiori e a un prezzo più basso, rispetto alle grandi città: per questo motivo in tanti optano per l’acquisto della prima casa in un paese, rispetto al piccolo appartamento cittadino.

Se si opta per un vecchio edificio da riqualificare ci sono numerosi vantaggi. Modificare la disposizione delle stanze, aprire nuove finestre per garantire un’illuminazione ideale in ogni stanza, realizzare di uno studio (per i propri ragazzi o per il lavoro dei tanti liberi professionisti o smart workers) o l’installazione di un sistema di riscaldamento di ultima generazione: tutte cose impossibili (o molto complicate) da realizzare se si acquista una casa di nuova costruzione.

Inoltre, parlando del punto di vista economico, i vantaggi sono fin troppo ovvii.  Una volta conclusi i lavori infatti, l’appartamento avrà guadagnato un valore di mercato nettamente superiore a quello di acquisto, che può anche raddoppiare se si usano soluzioni edilizie all’avanguardia.

Quanto costa ristrutturare una casa?

La domanda è lecita ma chiaramente non ha una risposta univoca. Partiamo subito con un consiglio: chiedere sempre un preventivo a una ditta di costruzioni certificata, per avere un’idea della spesa globale tra rogito e ristrutturazione.

Non è banale offrire ai lettori delle cifre generiche riguardanti i costi di ristrutturazione di una vecchia costruzione perché intervengono numerose variabili a determinare il prezzo finale, con oscillazioni importanti in base al tipo e al numero di modifiche richieste, alla metratura dell’edificio (il prezzo finale di ogni preventivo è determinato in base ai metri quadri dell’intervento), dai materiali e dagli impianti che si vorranno installare.

In Italia esistono tantissimi incentivi fiscali per chi ristruttura una vecchia casa migliorandone l’efficienza energetica. Dal Bonus Ristrutturazione, passando il Bonus Condizionatori e arrivando sino al Superbonus 90%, sono molteplici le possibilità di recuperare somme importanti sulla spesa (qui la guida completa alle detrazioni fiscali del 2023). Per questo motivo comprare una vecchia casa e ristrutturarla costituisce una delle migliori forme di investimento possibili.

A chi rivolgersi per ristrutturare una casa in Sardegna?

Prima di ristrutturare un vecchio immobile è importante consultare professionisti (geometri, architetti o ingegneri) che siano in grado di realizzare il progetto per la casa nuova, tenendo conto delle esigenze personali o familiari, comprese quelle relative al budget. Da non sottovalutare anche i vincoli (paesaggistici, centri storici, etc) e i permessi per ristrutturare, motivo ulteriore per affidarsi a esperti che possano aiutarci a orientarci in mezzo alla giungla burocratica del nostro paese.

Sin dalle primissime fasi è importante pensare non solo alle strutture architettoniche (opere murarie, impianti, cappotto termico), ma anche a quello che sarà la destinazione d’uso di ogni stanza e il relativo arredamento:  solo in questo modo si potranno fare tutte le scelte (posizione e dimensione degli infissi, dimensionamento e posizione degli impianti, punti luce, etc) nella maniera più oculata e ottimizzata possibile.

Il consiglio per la realizzazione dei lavori è sempre quello di affidarsi a una ditta certificata, come Global. In questo modo si può delegare la direzione dei lavori al professionista che ha realizzato il progetto, facendolo lavorare insieme a un team di operai e tecnici affidabili. Il risultato è garantito dall’esperienza e delle maestranze messe in campo dalla ditta, riducendo i problemi e il tempo passato in cantiere a prendere decisioni che possono essere delegate con fiducia ai tecnici.

Impianti, cappotto, infissi: ristrutturare per migliorare l’efficienza energetica

Per migliorare la classe energetica di una casa non basta solo rifare gli impianti, ma occorre anche installare degli infissi moderni capaci di isolare la casa dalle condizioni climatiche naturali. Gli infissi più datati non sono infatti adatti allo scopo: spifferi e vetri sottili rendono le vecchie case delle “spugne” in grado di assorbire la temperatura dall’esterno.

L’installazione di pannelli isolanti (ottimi anche per l’acustica) è un ottimo sistema per migliorare l’efficienza energetica della casa. Un cappotto isolante rende un appartamento molto più confortevole e ne aumenta sensibilmente il valore commerciale.

A questo, ovviamente, deve accompagnarsi anche un rinnovamento degli impianti. Più un immobile è datato, più sono probabili guasti al sistema idraulico, alle tubature del gas o all’impianto elettrico. In alcune situazioni è possibile effettuare delle riparazioni mirate, ma in linea di massima è conveniente sostituire gli impianti. Caldaie e climatizzatori di ultima generazione garantiscono efficienza e consumi ridotti. Installando pannelli fotovoltaici inoltre sarà possibile produrre energia e abbattere il costo della bolletta elettrica.

Sempre nell’ottica del miglioramento dell’efficienza energetica, si può pensare a una casa dotata di domotica: grazie alle più moderne tecnologie è possibile controllare da remoto, tramite smartphone, elettrodomestici e sistema di riscaldamento, ottimizzando i consumi.

Personalizzare la casa da ristrutturare

Ristrutturare una casa offre possibilità di scegliere tutti i materiali e finiture, dai pavimenti ai bagni, dal colore delle pareti alle porte fino all’arredamento: tutto può essere personalizzato in base allo stile di chi abiterà la casa. In quest’ottica l’acquisto con ristrutturazione è sicuramente una scelta migliore rispetto all’acquisto di un immobile personalizzato da altri.

Devi ristrutturare la tua casa?

Per qualsiasi dubbio, è sempre consigliabile consultare un professionista esperto per valutare tutta la documentazione necessaria prima di iniziare i lavori. Mettere la propria casa in mano a un progettista affidabile prima, e a una ditta esperta poi, ridurrà al minimo il rischio di errori o intoppi burocratici.

Se hai in programma lavori di ristrutturazione, ordinaria o straordinaria, per la tua casa in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo in tutta l’Isola.

 

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