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Ristrutturazioni in Sardegna: come progettare un bagno per disabili a norma di legge

Se stai pensando a una nuova costruzione oppure a una ristrutturazione in Sardegna e desideri rendere il tuo bagno accessibile alle persone con disabilità, è fondamentale seguire una serie di normative specifiche per garantire che l’ambiente sia fruibile in sicurezza e autonomia. Questo è particolarmente importante quando si considera la necessità di spazi adeguati per coloro che utilizzano sedie a rotelle. Vediamo nel dettaglio le linee guida e le misure necessarie, aggiornate alla più recente normativa del 30 giugno 2024.

Le normative di riferimento per ristrutturare un bagno per disabili

Quando si parla di ristrutturazioni in Sardegna, soprattutto nell’ambito di abitazioni private o strutture ricettive, è fondamentale conoscere e rispettare le leggi vigenti:

Queste normative stabiliscono gli standard per creare un bagno senza barriere architettoniche, consentendo alle persone disabili di utilizzare lo spazio in modo sicuro e autonomo.

Progettare spazi adeguati: le misure minime per il bagno

La progettazione di un bagno per disabili durante una ristrutturazione deve tenere conto delle misure minime necessarie per garantire la manovrabilità di una sedia a rotelle. La normativa aggiornata stabilisce che lo spazio minimo del bagno deve essere di 200 x 200 cm, aumentando rispetto ai precedenti 180 x 180 cm. Questo consente una rotazione completa della carrozzina, fondamentale per l’accessibilità.

Anche la porta del bagno deve avere una luce di passaggio netta di almeno 85 cm e deve aprirsi verso l’esterno per facilitare l’accesso.

Scelta e installazione di sanitari per un bagno accessibile

Durante la ristrutturazione del bagno, è essenziale scegliere sanitari che rispettino le seguenti caratteristiche:

  • WC: L’altezza della seduta deve essere compresa tra 45 e 50 cm dal pavimento, con uno spazio laterale di almeno 100 cm per la manovra della sedia a rotelle.
  • Bidet: Deve essere installato ad una distanza minima di 40 cm dalla parete e a un’altezza di 45-50 cm,  e deve trovarsi a non meno di 75-80 centimetri dalla parete posteriore.
  • Lavabo: Deve permettere l’accesso della sedia a rotelle al di sotto, senza ostacoli, e deve essere collocato a un’altezza compresa tra 80 e 90 cm. È consigliabile l’uso di rubinetti con leva clinica per facilitare l’uso. Il sifone dovrebbe (anche se non è obbligatorio) essere incassato nella parete.

Doccia e vasca da bagno: opzioni per persone disabili

Per una persona disabile la doccia è una delle barriere architettoniche più complicate da superare in bagno, soprattutto se si prendo in considerazione i classici box doccia piccoli e angolari, solitamente di dimensione 80 x 80 centimetri: si tratta di sanitari impossibili da utilizzare per persone in sedia a rotelle o con difficoltà di deambulazione.

Per le docce, la normativa richiede un’apertura esterna a 180 gradi di almeno 70-85 cm e un sedile interno ad un’altezza minima di 50 cm, flessibile e dotato di doccino estraibile. Se si preferisce una vasca da bagno, la scelta ideale è una vasca fino a 150 cm di larghezza con sportello, che facilita l’accesso e la seduta senza dover sollevare le gambe, riducendo il rischio di incidenti.

Ristrutturazioni in Sardegna: un’opportunità per l’accessibilità

Se stai pianificando una ristrutturazione in Sardegna, considera la creazione di spazi accessibili come un investimento nel comfort e nella sicurezza. Seguire le normative non solo è un obbligo legale, ma contribuisce a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Affidarsi a professionisti esperti nella progettazione è essenziale per garantire un risultato che unisca funzionalità e design.

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Ristrutturazione e rimozione dell’amianto, come funzionano le detrazioni fiscali

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bonus amianto non si applica solo ai lavori di rimozione, ma copre anche tutte le attività connesse alla bonifica. Questa precisazione è stata fornita tramite la rubrica “Fisco Oggi”, dove l’Agenzia ha spiegato che le detrazioni fiscali previste per la bonifica dell’amianto includono non solo i lavori di smaltimento, ma anche tutte le fasi collegate al processo, come il trasporto e lo smaltimento del materiale pericoloso, e l’eventuale ripristino delle aree interessate.

Questo chiarimento – arrivato in risposta a un contribuente che ha chiesto se sono detraibili le spese per la rimozione e sostituzione di eternit da un’unità facente parte dell’abitazione principale appena acquistata – è particolarmente rilevante per chi intende usufruire del bonus amianto, poiché estende la possibilità di detrazione a un insieme più ampio di interventi, facilitando l’accesso agli incentivi fiscali per la messa in sicurezza degli edifici e delle aree contaminate.

Bonus amianto: detrazione al 50%

L’Agenzia delle Entrate ha confermato che, ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 1, lettera l) del Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986), gli interventi di rimozione dell’amianto, eseguiti su singole unità immobiliari e su parti comuni di edifici residenziali, sono agevolabili grazie al bonus ristrutturazioni, che consiste in una detrazione del 50% delle spese per la riqualificazione del patrimonio edilizio. Il bonus agevola infatti una lunga lista di interventi, tra cui rientrano anche quelli per la rimozione dell’amianto.

Il bonus amianto rientra quindi nelle stesse specifiche della detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione edilizia. Fino al 31 dicembre 2024, l’aliquota detraibile sarà del 50%, applicabile su un massimo di 96.000 euro di spesa. Questo incentivo sarà fruibile attraverso una detrazione Irpef suddivisa in 10 rate annuali di pari importo.

Dal 1° gennaio 2025, l’incentivo subirà una riduzione dell’aliquota al 36% e del tetto di spesa a 48.000 euro. Questa modifica renderà comunque disponibile il beneficio fiscale, seppur in forma ridotta, per chi avrà necessità di effettuare interventi di bonifica o riqualificazione in futuro.

Bonus amianto: lavori ammessi

Il bonus amianto è disponibile indipendentemente dalla categoria edilizia degli interventi effettuati sull’immobile. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito infatti che il bonus amianto può essere richiesto anche senza l’esecuzione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio. Ad esempio, è possibile beneficiare del bonus per le spese sostenute esclusivamente per il trasporto dell’amianto in discarica, purché il servizio sia effettuato da aziende specializzate. Questo significa che il bonus copre una gamma più ampia di attività connesse alla bonifica, non limitandosi solo ai lavori di ristrutturazione o messa in sicurezza.

Devi ristrutturare la tua casa?

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Ristrutturare casa: i consigli da seguire prima di iniziare i lavori

La realizzazione di una nuova costruzione o la ristrutturazione di un immobile rappresenta una fase cruciale nella vita di chi decide di intraprendere questo percorso. La gestione di tali progetti richiede attenzione, pianificazione accurata e il rispetto di precise normative per evitare ritardi, aumenti imprevisti dei costi e altre complicazioni. Oggi esploriamo alcune delle linee guida fondamentali per affrontare al meglio questi lavori, con un focus particolare sull’importanza della scelta dell’impresa, della progettazione e della gestione contrattuale.

Il primo passo per garantire il successo del progetto è affidarsi a un’impresa edile certificata e di comprovata competenza. I cittadini non specializzati spesso non conoscono appieno le normative, i regolamenti e i rischi associati agli interventi di costruzione o ristrutturazione. Affidarsi a professionisti qualificati è essenziale, soprattutto per rispettare gli adempimenti burocratici necessari per usufruire dei bonus fiscali e per evitare sanzioni durante eventuali ispezioni in cantiere. La certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008, ad esempio, è una garanzia di un servizio di alta qualità e di un’organizzazione ottimale dell’impresa, che assicura non solo la buona esecuzione dei lavori, ma anche la corretta gestione della documentazione necessaria per accedere agli incentivi statali.

Un progetto ben definito è alla base di una pianificazione efficace. Spesso, i committenti iniziano la loro ricerca partendo dalle imprese edili, ma la procedura corretta prevede prima la realizzazione di un progetto dettagliato, redatto da un tecnico abilitato. Questo progetto, completo di computo metrico, deve essere presentato alle imprese per ottenere preventivi accurati e realistici. Una chiara visione delle opere da realizzare, delle metrature e delle modifiche previste permette di evitare sorprese durante l’esecuzione e di rispettare le tempistiche desiderate.

Il rapporto tra committente e impresa deve essere formalizzato attraverso accordi scritti. Il contratto che regola i lavori è fondamentale per definire tempi di consegna, costi e condizioni di fornitura. Qualsiasi modifica agli accordi originali deve essere documentata per iscritto, al fine di tutelare entrambe le parti in caso di controversie o imprevisti.

Il ruolo del Direttore dei Lavori è cruciale per garantire la corretta esecuzione del progetto. Questa figura professionale, nominata dal committente, ha il compito di sorvegliare i lavori, garantendo che vengano realizzati secondo il progetto e le normative vigenti. Il Direttore dei Lavori tutela gli interessi del committente sia dal punto di vista tecnico che economico, assicurando il rispetto degli accordi e delle procedure.

Documentare le fasi dei lavori con foto e video è un ulteriore strumento di controllo e verifica. Queste immagini possono essere utili per avere una testimonianza precisa di come sono stati eseguiti i lavori e possono tornare utili anche a distanza di anni, ad esempio per localizzare impianti murati o pavimentazioni.

Infine, è importante tenere in considerazione la possibilità di imprevisti durante i lavori. Piccoli intoppi o situazioni non previste possono allungare i tempi e incrementare i costi. Per affrontare questi eventuali ostacoli con maggiore serenità, è consigliabile prevedere un margine di spesa extra, pari a circa il 10% del budget, da destinare agli imprevisti o alle modifiche in corso d’opera.

Devi ristrutturare la tua casa?

Seguendo queste semplici linee guida è possibile gestire al meglio i lavori di costruzione o ristrutturazione, minimizzando i rischi e assicurando che il progetto si sviluppi secondo le aspettative, nel rispetto delle normative e delle tempistiche stabilite. In caso di qualsiasi dubbio, è sempre consigliabile consultare un professionista esperto per valutare tutta la documentazione necessaria prima di iniziare i lavori. Mettere la propria casa in mano a un progettista affidabile prima, e a una ditta esperta poi, ridurrà al minimo il rischio di errori o intoppi burocratici.

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Qual è il la stagione ideale per ristrutturare casa?

Qual è il periodo dell’anno perfetto per rinnovare la tua casa o per pianificare una nuova costruzione? La domanda è un classico del settore dell’edilizia, e tante persone alle prese con una ristrutturazione o con la costruzione ex novo della propria casa si chiedono se sia meglio ristrutturare durante i caldi mesi estivi o nel periodo invernale.

Con fattori come meteo, costi, e disponibilità di professionisti, la scelta della stagione giusta può fare una grande differenza. In questo articolo cercheremo di esaminare tutti i vantaggi e gli svantaggi di ogni periodo dell’anno.

Ristrutturare o costruire casa: analisi delle stagioni

In un anno tipico (esente quindi da eventi straordinari, si pensi ad esempio al 2020 con la pandemia che ha bloccato i cantieri per mesi), la richiesta di lavori di ristrutturazione segue un andamento stagionale ben definito. Con l’arrivo della primavera e il miglioramento delle condizioni climatiche, cresce l’interesse per i progetti di rinnovo. Durante l’estate, quando le scuole sono chiuse e il clima generalmente favorevole (seppur con qualche ondata di calore), l’attività dei cantieri raggiunge il suo apice, proseguendo intensamente fino all’autunno. In inverno, al contrario, il freddo e le precipitazioni causano un rallentamento dei lavori. Comprendere questo ciclo è essenziale per pianificare con successo la ristrutturazione della propria abitazione.

Ristrutturare o costruire casa in Estate

L’estate è uno dei periodi più popolari per intraprendere lavori di ristrutturazione o costruzione di una casa. Ma è davvero la stagione migliore? Esploriamo i pro e i contro di avviare progetti edili durante i mesi estivi.

Vantaggi:

  • Clima favorevole per i lavori all’aperto
  • Maggior disponibilità di tempo grazie alle vacanze scolastiche

Svantaggi:

  • Presenza dei bambini a casa che potrebbe ostacolare i lavori
  • Elevata umidità che può complicare le operazioni di intonacatura

Quando Pianificare:

  • Fine inverno per iniziare i lavori in estate

Ristrutturare o costruire casa in Autunno

L’autunno è un periodo spesso considerato per avviare lavori di ristrutturazione o costruzione di una casa. Vediamo vantaggi e svantaggi se si vuole partire con questi progetti nei mesi autunnali.

Vantaggi:

  • Temperature ancora miti, ideali per lavori all’aperto
  • Possibilità di completare i progetti prima delle festività natalizie, con potenziali risparmi sui materiali

Svantaggi:

  • In alcune zone, il freddo può già essere un problema per i cantieri

Quando Pianificare:

  • Primavera o inizio estate

Ristrutturare o costruire casa in Inverno

L’inverno può sembrare un periodo meno convenzionale per intraprendere lavori di ristrutturazione o costruzione, ma ci sono diversi aspetti da considerare.

Vantaggi:

  • Minore concorrenza per i professionisti del settore
  • Ideale per lavori interni non influenzati dal clima

Svantaggi:

  • Clima freddo che può causare ritardi e interferenze con i piani natalizi

Quando Pianificare:

  • Fine estate o inizio autunno

Ristrutturare o costruire casa in Primavera

La primavera è spesso considerata il periodo ideale per intraprendere lavori di ristrutturazione o costruzione di una casa. Scopriamo i pro e i contro di iniziare questi progetti nei mesi primaverili.

Vantaggi:

  • Clima temperato e giorni più lunghi
  • Ideale per una vasta gamma di lavori edilizi

Svantaggi:

  • Alta stagione per l’edilizia, con difficoltà a reperire materiali e prenotare professionisti

Quando Pianificare:

  • Tardo autunno o inizio inverno

Devi costruire o ristrutturare la tua casa in Sardegna?

Indipendentemente dalla stagione che scegli per iniziare i lavori, una pianificazione anticipata è fondamentale. Questo include ottenere preventivi, sviluppare piani dettagliati, assicurarsi finanziamenti e scegliere mobili e finiture.

Se stai pensando di intraprendere un progetto di ristrutturazione o di nuova costruzione di una casa in Sardegna, affidati a un’impresa affidabile e certificata come Global. Siamo qui per aiutarti in ogni fase del tuo progetto, dalla pianificazione alla realizzazione. Contattaci contattaci per richiedere un preventivo o per organizzare un sopralluogo. Siamo pronti a mettere la nostra esperienza al tuo servizio e a garantirti risultati eccellenti.

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Ristrutturare casa e abitabilità: cos’è e come si calcola il rapporto aeroilluminante

Quando si intraprendono lavori di ristrutturazione di una casa, è fondamentale prestare attenzione alle leggi che regolano l’abitabilità e assicurarsi di rispettare tutte le normative vigenti. Questo non solo per evitare sanzioni, ma anche per garantire la sicurezza, la salubrità e il comfort degli spazi abitativi.

Il rapporto aeroilluminante ad esempio è una misura utilizzata per valutare la quantità di luce naturale e la ventilazione in un ambiente interno di un edificio. Le nuove costruzioni e le ristrutturazioni degli immobili devono infatti rispettare tutte le norme in materia edilizia per acquisire tutti i requisiti necessari, tra cui c’è anche la normativa che regola la corretta illuminazione e aerazione naturale per le superfici calpestabili degli immobili.

Cos’è il rapporto aeroilluminante?

Il rapporto aeroilluminante è il rapporto tra la superficie delle finestre o aperture di un ambiente (che consentono l’ingresso di aria e luce naturale) e la superficie del pavimento dello stesso ambiente. Questo rapporto è utilizzato per garantire che ci sia un adeguato apporto di luce naturale e ventilazione, contribuendo così alla qualità della vita all’interno degli edifici.

Si tratta di un’unità di misura utile per valutare quanta luce naturale e quanta ventilazione filtrano in un ambiente, un requisito necessario per l’abitabilità e l’uso di un immobile.

Come si calcola il rapporto aeroilluminante?

Per il calcolo di questo valore è necessaria un’equazione matematica, tale da dover generare un risultato in linea con gli standard di agibilità previsti dalla legge. Il calcolo del rapporto aeroilluminante si effettua utilizzando la seguente formula:

Il calcolo del rapporto aeroilluminante si effettua utilizzando la seguente formula:

Rapporto Aeroilluminante= Superficie delle aperture (finestre, porte, ecc) / Superficie del pavimento

Dove:

  • Superficie delle aperture è la somma delle superfici vetrate delle finestre e altre aperture che permettono l’illuminazione e la ventilazione naturale.
  • Superficie del pavimento è l’area della stanza o dell’ambiente in questione.

Esempio di calcolo

Supponiamo di avere una stanza con una superficie del pavimento di 20 m² e finestre con una superficie totale di 4 m². Il rapporto aeroilluminante sarà dato dalla formula:

Rapporto Aeroilluminante = 20 / 4 = 0.20

Normativa vigente in Italia

In Italia, la normativa che regola il rapporto aeroilluminante è stabilita dal Decreto Ministeriale 5 luglio 1975, che stabilisce i requisiti minimi per l’igiene e la sicurezza degli edifici. Secondo questo decreto, per gli ambienti destinati ad abitazione, il rapporto aeroilluminante deve essere almeno pari a 1/8, cioè 0.125. Questo significa che per ogni 8 metri quadrati di superficie del pavimento, ci deve essere almeno 1 metro quadrato di superficie finestrata.

I regolamenti per le case private stabiliscono l’obbligo di illuminazione naturale diretta per ciascun vano dell’abitazione, fatta eccezione per i corridoi, i disimpegni e i servizi igienici. Si tratta di disposizioni normative obbligatorie per le nuove costruzioni, per le ristrutturazioni e per i cambi di destinazione d’uso di stanze e vani e nel caso di modifiche interne.

Oltre al Decreto Ministeriale 5 luglio 1975, altre norme e regolamenti possono influenzare il calcolo del rapporto aeroilluminante, tra cui:

  • Regolamenti edilizi comunali: Ogni comune può avere regole specifiche che integrano o modificano i requisiti nazionali.
  • Norme UNI: L’Ente Italiano di Normazione (UNI) pubblica norme tecniche che possono fornire linee guida aggiuntive per il calcolo e la verifica del rapporto aeroilluminante.

Importanza del rapporto aeroilluminante

Il rapporto aeroilluminante è importante perché garantisce la salubrità degli ambienti interessati. Gli ambienti mal ventilati oppure chiusi spesso provocano la formazione di vapore acqueo e muffe, che possono causare problemi di salute agli abitanti della casa. Anche finestre non adeguate causano una scarsa illuminazione delle stanze, con la conseguenza di un maggior ricorso alla luce artificiale e dell’aumento di sprechi e costi energetici in bolletta.

Il corretto dimensionamento del rapporto aeroilluminante è dunque fondamentale per diversi motivi:

  • Salute e benessere: un’adeguata illuminazione naturale e ventilazione contribuiscono alla salute fisica e mentale degli occupanti.
  • Efficienza energetica: una buona illuminazione naturale riduce la necessità di luce artificiale durante il giorno, riducendo i consumi energetici.
  • Conformità normativa: rispettare le normative vigenti è essenziale per evitare sanzioni e garantire la legalità dell’edificio.

Da quanto esposto, si evince che il rapporto aeroilluminante è un parametro cruciale nella progettazione e costruzione degli edifici, che garantisce il rispetto delle norme e il benessere degli occupanti. Trascorrere intere giornate in luoghi vivibili e salubri è importantissimo per la nostra salute e per la salvaguardia dell’ambiente.

Devi costruire o ristrutturare la tua casa in Sardegna?

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Spese per la ristrutturazione: come e quando inserirle nella dichiarazione dei redditi?

In Italia, le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie consentono ai contribuenti di detrarre una parte delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione. È importante capire come e quando è possibile beneficiare di queste detrazioni per pianificare correttamente le proprie finanze.

Un utente ha rivolto recentemente un quesito all’Agenzia delle Entrate: “Ho iniziato una ristrutturazione nel 2023. Posso detrarre già nel 730 precompilato del 2024 le spese sostenute nel 2023 o devo aspettare la fine lavori e poi inserire le spese del 2023 nella dichiarazione del prossimo anno insieme a quelle sostenute nel 2024?”.

Il quesito riflette infatti un dubbio comune tra i proprietari di immobili che desiderano beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate ha confermato che, in presenza dei requisiti e nel rispetto delle condizioni e degli adempimenti richiesti dalla normativa per poter accedere alle agevolazioni fiscali in materia di recupero del patrimonio edilizio (articolo 16-bis del Tuir), la detrazione spetta nel periodo in cui sono sostenute le spese.

Questo significa che non è necessario attendere il completamento dei lavori per iniziare a detrarre le spese. Le spese sostenute durante l’anno, in applicazione del criterio di cassa, possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi relativa allo stesso anno di riferimento. Nel caso specifico del quesito, l’utente non dovrà quindi attendere il completamento dei lavori per usufruire della detrazione, ma potrà indicare le spese effettuate nel 2023 nella dichiarazione dei redditi da presentare nel 2024 (modello 730 o Redditi Pf).

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Scegliere il colore delle facciate: trasformare la casa con stile

La scelta del colore delle facciate esterne di una casa è una decisione importante che può influenzare notevolmente l’estetica e il valore della tua proprietà. La casa spesso rispecchia anche il carattere, la personalità e il gusto di chi vi abita. Un colore ben scelto non solo migliora l’appeal visivo, ma può anche riflettere le caratteristiche personali dei proprietari e deve armonizzarsi con l’ambiente circostante.

In questo approfondimento cercheremo di fornire alcuni consigli pratici per aiutare i lettori nella scelta del colore perfetto per le facciate della tua casa.

Colori della facciata di casa: da dove iniziare?

Prima di tutto è essenziale determinare se sono necessari interventi di ristrutturazione, come il risanamento dell’intonaco esterno, della posa di un eventuale cappotto termico oppure altri interventi strutturali più consistenti. Una volta comprese le condizioni della facciata, è importante selezionare il tipo di pittura più adatto (ma per questo aspetto è sempre meglio affidarsi a un tecnico esperto). L’ultimo passaggio consiste naturalmente nella scelta del colore per la facciata.

Quando si sceglie il colore esterno di una casa, è fondamentale rispettare il Piano del Colore del proprio Comune. Il Piano del Colore è un documento che indica quali colori e tonalità applicare sui fronti degli edifici di una specifica città o paese, e bisogna tenerne conto in caso di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, ristrutturazioni o nuove costruzioni. Le regole cromatiche indicate in questo documento variano a seconda della zona: generalmente, chi abita in campagna o in aree isolate ha maggiore libertà nella scelta del colore rispetto a chi vive nel centro storico di una città d’arte, dove le restrizioni cromatiche sono necessarie per preservare l’integrità architettonica.

Ad ogni modo, una volta compresi i paletti legali entro i quali muoversi, scegliere il colore ideale per l’esterno della propria abitazione può essere un compito complesso. Si può infatti scegliere tra colori chiari, scuri, neutri, pastello, colori caldi o freddi: dipende dai gusti e dal contesto.

Colori chiari

I colori chiari sono particolarmente indicati per le zone calde e per le abitazioni particolarmente esposte ai raggi solari per il loro potere riflettente. Colori come il bianco, il giallo nelle sue sfumature, l’avorio o il rosa sono indicati a qualsiasi contesto abitativo – sia che si tratti di campagna, città o zone costiere – in quanto regalano luminosità agli ambienti esterni (verande, balconi, pilotis, etc) e allargano visivamente gli spazi.

Colori scuri

I colori scuri solitamente richiedono meno manutenzione rispetto alle tonalità più chiare. sono ideali per conferire ad una casa un aspetto moderno e più sofisticato. Tra le  opzioni più gettonate per pitturare la facciata esterna si annoverano il rosso scuro, il bordeaux e le varie tonalità di marrone.

Colori neutri

I colori neutri (come il grigio o il beige) conferiscono un’eleganza senza tempo agli edifici. Chi vuole “osare” può abbinare questi colori a dettagli visivamente più energici, come il rosso, per dare un tocco di carattere anche alle costruzioni più datate.

Colori pastello

I colori pastello, come quelli neutri, comunicano un’eleganza discreta. Dal rosa cipria al turchese, dal giallo limone al viola malva, dall’azzurro al verde, queste nuances sono particolarmente apprezzate dai proprietari di ville o case indipendenti.

Colori caldi

Scegliere di dipingere la facciata della tua casa con colori caldi significa infondere energia, positività e una sensazione di accoglienza immediata. Queste tonalità, ricche e vibranti, possono trasformare l’aspetto della tua abitazione, rendendola un luogo di buonumore e vitalità. I colori caldi più utilizzati sono il rosso, il giallo, l’arancio e quelle tonalità che richiamano i colori del legno o della terra.

Colori freddi

I colori freddi trasmettono calma, serenità e una sensazione di benessere. Il grigio o l’intera gamma delle tonalità di verde o di azzurro sono ideali per qualsiasi tipo di abitazione, offrendo un aspetto armonioso che si fonde con la natura circostante.

Come scegliere il colore giusto per la facciata

Se non si hanno le idee chiare o una preferenza particolare, per iniziare è consigliabile valutare i colori dell’ambiente circostante ed selezionare quella gamma di colori che siano in armonia con lo sfondo su cui si poserà lo sguardo degli osservatori. In campagna si possono utilizzare i colori della natura (il verde, il giallo, il beige, il marrone), mentre per le case al mare si possono utilizzare il bianco e le tonalità di azzurro, per fondere la casa col panorama costiero.

Vuoi ristrutturare le facciate della tua casa in Sardegna?

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Un massetto a regola d’arte: ecco tutto quello che c’è da sapere

Il massetto è una componente fondamentale nella costruzione e ristrutturazione degli edifici. Quando si deve ristrutturare casa o un locale commerciale e con lavori edili importanti (ad esempio sostituzione pavimenti e nuovi impianti), o quando si procede con una nuova costruzione, presto o tardi ci si trova ad affrontare la posa in opera del nuovo massetto. Realizzarlo a regola d’arte è essenziale per garantire la durata e la qualità del pavimento.

Il massetto è infatti lo strato di supporto della pavimentazione posato in cantiere su relativo sottofondo (lo strato che si trova tra solaio e massetto deve accogliere le tubazioni dell’impianto idrico, termico e i cavi dell’impianto elettrico) o su uno strato intermedio isolante. Si tratta di quello strato che deve resistere alle varie sollecitazioni meccaniche impartite sulla pavimentazione. Il massetto deve consentire un livello preciso della pavimentazione finale, ripartire opportunamente i carichi sia statici che dinamici, eventualmente ricoprire l’impianto radiante a pavimento e infine ricevere la pavimentazione.

Un massetto realizzato a regola d’arte deve essere compatto, planare, non deve presentare “croste” ed essere omogeneo in tutte le stanze, senza salti di quota o pendenze che possano ostacolare l’appoggio degli arredi o l’apertura delle porte.

Dopo la stesura, la superficie del massetto si presenta come un intonaco grezzo, leggermente porosa e uniforme. Proprio la porosità del massetto consente l’incollaggio delle piastrelle: se fosse troppo liscio l’aderenza del collante sarebbe inferiore e meno efficiente.

Il cosiddetto tempo di maturazione del massetto dipende dal suo spessore. Per un massetto standard di 5 cm si considera un tempo di maturazione del calcestruzzo di circa 28-30 giorni. Tempi lunghi che non sempre collimano con le esigenze di cantiere: si consiglia comunque di non posare il pavimento prima dei 20 gg per non compromettere la compattezza del massetto. È bene ricordare anche che il massetto non deve essere lasciato a lungo senza la pavimentazione sovrastante, in particolare se realizzato all’esterno ed esposto alle intemperie. In questi casi potrebbe essere necessario intervenire in un secondo momento per un corretto ripristino.

Bisogna anche sottolineare che la durabilità di una pavimentazione in ceramica o gres è influenzata dalle caratteristiche del massetto, del metodo e dei prodotti utilizzati per per la sua realizzazione, della attenzione alla corretta stagionatura dell’impasto. Tutte queste variabili incidono profondamente sul risultato finale, al punto che il massetto deve essere considerato parte integrante del pavimento e trattato con la stessa cura e precisione.

Vuoi realizzare il tuo massetto a regola d’arte?

Un massetto realizzato a regola d’arte è la base per un pavimento resistente e duraturo. Seguendo le giuste tecniche e utilizzando materiali di qualità, è possibile ottenere una superficie perfettamente livellata e pronta per la posa del rivestimento finale. Non sottovalutare l’importanza di questo elemento nella costruzione o ristrutturazione del tuo spazio, e affidati a esperti per un lavoro impeccabile.

Se hai in programma lavori di ristrutturazione contattaci per un preventivo o per un sopralluogo in tutta la Sardegna.

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Impiantistica

Global, leader nell’impiantistica in Sardegna: soluzioni per impianti elettrici, termici, idraulici e di climatizzazione

Quando si costruisce o si ristruttura una casa, l’impiantistica riveste un ruolo cruciale. Un sistema impiantistico ben progettato e installato non solo garantisce comfort e sicurezza, ma contribuisce anche a migliorare l’efficienza energetica e il valore dell’immobile. Ecco perché investire in una buona impiantistica è fondamentale.

Gli impianti di riscaldamento, climatizzazione, idraulici ed elettrici sono essenziali nelle nostre case: un impianto di riscaldamento efficiente assicura una temperatura ideale durante i mesi freddi, mentre un sistema di climatizzazione ben progettato mantiene la casa fresca durante l’estate. Un’installazione idraulica affidabile garantisce un approvvigionamento idrico costante e senza problemi, mentre un impianto elettrico sicuro fornisce l’energia necessaria per tutte le attività domestiche.

Da anni, Global si distingue anche nel settore dell’impiantistica, offrendo un servizio completo nella progettazione, realizzazione e installazione di impianti elettrici, termici, idraulici e di climatizzazione. La nostra esperienza consolidata ci permette di fornire soluzioni su misura, efficaci e rapide, in linea con le specifiche esigenze di ogni cliente.

Impiantistica: servizi completi e personalizzati

La Global è a disposizione per preventivi gratuiti, sopralluoghi accurati e consulenze tecniche specializzate. Il nostro approccio integrato ci consente di seguire il cliente in tutte le fasi del progetto, assicurando un’assistenza continua e dedicata:

  • Progettazione: analisi dettagliata delle esigenze e sviluppo di progetti personalizzati.
  • Acquisto: selezione dei migliori materiali e componenti sul mercato.
  • Installazione: montaggio preciso e puntuale, eseguito da personale altamente qualificato.
  • Manutenzione e assistenza tecnica: servizi post-vendita per garantire la lunga durata e l’efficienza degli impianti.

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Global: qualità e sicurezza garantite

Utilizziamo solo personale specializzato e con comprovata esperienza, operando nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e antinfortunistica. Tutti i nostri impianti sono certificati e garantiti secondo le normative di legge, offrendo ai nostri clienti la massima tranquillità e affidabilità, assicurata dal conseguimento da parte di Global delle certificazioni UNI EN ISO 9001:2015UNI EN ISO 14001:2015 e della SOA.

Per supportare ulteriormente i nostri clienti, forniamo gratuitamente servizi di consulenza fiscale per agevolazioni e detrazioni, aiutandoli a sfruttare al meglio tutte le opportunità di risparmio disponibili.

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La sicurezza è una delle principali preoccupazioni quando si parla di impiantistica. Gli impianti elettrici difettosi o molto datati possono causare cortocircuiti o incendi, mentre problemi agli impianti idraulici possono portare a perdite d’acqua e danni strutturali. Affidarsi a professionisti esperti per la progettazione, l’installazione e la manutenzione degli impianti è essenziale per prevenire questi rischi e garantire la sicurezza della casa e dei suoi abitanti.

Inoltre, anche a distanza di anni dall’installazione, Global rimane un punto di riferimento affidabile per qualsiasi necessità di intervento sugli impianti installati, in modo da tenerli sempre in perfette condizioni operative. La nostra dedizione al cliente e l’attenzione alla qualità ci rendono il partner ideale per tutte le esigenze impiantistiche.

Contattaci oggi stesso per un preventivo gratuito o una consulenza personalizzata. Con Global, la tua soddisfazione è la nostra priorità.

Devi costruire o ristrutturare una casa in Sardegna?

Una buona impiantistica è essenziale per qualsiasi progetto di costruzione o ristrutturazione. Garantisce comfort, sicurezza, efficienza energetica, e un maggiore valore dell’immobile. Affidarsi a professionisti esperti e aggiornati sulle ultime tecnologie e normative è il primo passo per assicurarsi che la propria casa sia un ambiente sicuro, confortevole e sostenibile nel lungo termine. Investire in impianti di qualità è una decisione che ripaga nel tempo, offrendo tranquillità e benessere per gli anni a venire.

Se stai pensando di costruire o ristrutturare una casa in Sardegna, affidati a un’impresa affidabile e certificata come Global. Siamo qui per aiutarti in ogni fase del tuo progetto, dalla pianificazione alla realizzazione. Contattaci per richiedere un preventivo o per organizzare un sopralluogo. Siamo pronti a mettere la nostra esperienza al tuo servizio e a garantirti risultati eccellenti.

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Ristrutturare una casa antica: idee e consigli per un restyling di successo

La Sardegna è una terra ricca di tradizioni secolari, che si riflettono anche nelle tecniche costruttive. Tra queste, le case in ladiri rappresentano una testimonianza unica dell’architettura tradizionale sarda. Il termine “ladiri” indica i mattoni di fango crudo, utilizzati per costruire abitazioni sin dai tempi antichi. Ristrutturare oggi una casa antica è un’impresa emozionante e stimolante, che richiede una pianificazione accurata e una visione chiara del risultato finale. Trasformare una vecchia abitazione in ladiri in una casa moderna e funzionale, rispettando al contempo il suo carattere storico, può regalare grande soddisfazione. Ecco alcune idee e consigli per affrontare con successo questo progetto.

Valutare le condizioni strutturali

Le case in ladiri, se ben mantenute, possono durare per secoli. Prima di iniziare qualsiasi lavoro di ristrutturazione, è fondamentale valutare attentamente le condizioni strutturali dell’edificio. Un’ispezione approfondita da parte di un ingegnere può identificare eventuali problemi strutturali, come crepe nelle fondamenta, umidità, o danni al tetto. Questa fase è cruciale per evitare sorprese costose durante i lavori.

Foto tratte da un lavoro di ristrutturazione di una civile abitazione a San Gavino Monreale (clicca qui per vedere la galleria fotografica completa).

Conservare e valorizzare gli elementi storici

Le case in ladiri hanno un fascino rustico e autentico, che rispecchia la storia e la cultura della Sardegna. Una delle sfide principali nella ristrutturazione di una casa antica è mantenere e valorizzare gli elementi che conferiscono carattere e unicità all’edificio. Questi possono includere travi in legno a vista, pavimenti in cotto, camini antichi e infissi originali. Ripristinare questi elementi può richiedere un’attenzione particolare e l’intervento di artigiani specializzati, ma il risultato sarà una casa che conserva il suo fascino storico.

I mattoni di ladiri hanno inoltre ottime proprietà isolanti, sia termiche che acustiche: questo è un altro motivo per mantenere intatte le mura perimetrali della casa, ove possibile. Grazie alla loro composizione, le case in ladiri mantengono una temperatura interna costante, fresca d’estate e calda d’inverno, riducendo la necessità di utilizzare i sistemi di riscaldamento e raffreddamento.

Modernizzare impianti e spazi interni

Un aspetto cruciale della ristrutturazione riguarda l’aggiornamento degli impianti elettrici, impianti idraulici e di riscaldamento. Le case più vecchie spesso non dispongono di impianti moderni e sicuri, quindi è fondamentale sostituirli per garantire efficienza e sicurezza. Questo può includere l’installazione di sistemi di riscaldamento a pavimento, impianti fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile e sistemi di isolamento termico.

Le case antiche inoltre possono avere una distribuzione degli spazi che non si adatta alle esigenze moderne. La ristrutturazione offre l’opportunità di ridisegnare gli interni per migliorare la funzionalità e l’efficienza degli spazi. Questo potrebbe comportare l’apertura di pareti per creare ambienti open space, l’aggiunta di bagni moderni o la creazione di zone living più ampie e luminose.

Durante la ristrutturazione è importante scegliere materiali e finiture di alta qualità che si integrino armoniosamente con l’estetica storica della casa. Questo può includere l’uso di pietra naturale, legno massello, ceramiche artigianali e colori che richiamano le tonalità originali dell’edificio. L’obiettivo è creare un equilibrio tra elementi moderni e tradizionali, preservando l’integrità storica della casa.

Rispetto delle normative

La ristrutturazione di una casa antica può essere soggetta a regolamenti e vincoli specifici, specialmente se l’edificio è considerato di interesse storico. È fondamentale informarsi sulle normative locali (o ancora meglio, affidarsi a un team di professionisti dedicato) e ottenere tutte le autorizzazioni necessarie prima di iniziare i lavori. Collaborare con un’impresa certificata come Global può facilitare questo processo e assicurare che il progetto rispetti tutte le disposizioni legali.

Vuoi ristrutturare una casa antica in Sardegna?

Ristrutturare una casa antica richiede impegno, passione e una buona dose di creatività. Tuttavia, il risultato finale può essere una residenza che combina il fascino del passato con il comfort e la funzionalità del presente. Con una pianificazione accurata e l’attenzione ai dettagli, è possibile trasformare una vecchia abitazione in una casa accogliente, elegante e unica.

Se stai pensando di intraprendere questo affascinante progetto per la tua casa in Sardegna, affidati a un’impresa affidabile e certificata come Global. Siamo qui per aiutarti in ogni fase del tuo progetto, dalla pianificazione alla realizzazione. Contattaci contattaci per richiedere un preventivo o per organizzare un sopralluogo. Siamo pronti a mettere la nostra esperienza al tuo servizio e a garantirti risultati eccellenti.

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