cappotto termico

Coibentazione degli edifici, ecco tutti gli incentivi statali in Italia

La coibentazione di una casa o di un edificio commerciale consiste nella posa di un cappotto termico, una tecnica che permette di isolare termicamente un ambiente, evitando (o minimizzando) lo scambio di calore tra interno ed esterno. Questa soluzione è utile sia in inverno che in estate: durante le stagioni fredde il calore, invece di disperdersi all’esterno rimarrà all’interno. Viceversa, in estate, il caldo resterà all’esterno, mantenendo costante la temperatura interna della casa.

Alla luce di quanto descritto, è intuibile quali vantaggi possa portare la coibentazione di un edificio: meno energia elettrica consumata per la climatizzazione che, oltre i grandi benefici per la tutela dell’ambiente, comporta anche un notevole risparmio sulle bollette di gas e luce.

L’installazione del cappotto termico è un intervento che, per via del miglioramento della classe energetica dell’immobile oggetto dei lavori, può essere incentivato con il Superbonus 110%. Il superbonus però non è l’unico incentivo statale. In Italia ci sono infatti diverse agevolazioni che favoriscono gli interventi di coibentazione. Ecco quali sono.

Bonus Ristrutturazione 50%

Il Bonus Ristrutturazioni è una detrazione fiscale del 50% applicabile a manutenzioni generali, manutenzioni straordinarie, restauri, restauri conservativi, ristrutturazioni edilizie, e in alcuni casi specifici, anche nuove costruzioni.

Oltre alle principali categorie di intervento citate, gli incentivi consentono anche progetti finalizzati al raggiungimento dell’efficienza energetica negli edifici, che rientrano nella categoria delle “manutenzioni straordinarie”.

Riguardo alla coibentazione, con il Bonus Ristrutturazioni è possibile detrarre le spese per la riduzione della trasmittanza termica delle:

  • Pareti verticali che delimitano i locali riscaldati dall’esterno, dai vani non riscaldati o dal terreno;
  • Strutture opache orizzontali e coperture inclinate che separano i vani riscaldati da quelli freddi e dall’esterno;
  • Pavimenti che delimitano i locali riscaldati da quelli non riscaldati, dall’esterno e dal terreno.
Il Bonus Ristrutturazioni è fino al 50% e la spesa massima ammessa è di 96.000 euro. Il bonus può essere utilizzato in detrazione (10 quote uguali vengono restituite in 10 anni) o in combinazione con due nuove opzioni fiscali alternative, ossia la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Ecobonus dal 50% all’85%

L’Ecobonus nasce per favorire gli interventi mirati all’efficientamento energetico, ma concede gli interventi sulla struttura esterna degli edifici esistenti o unità indipendenti esistenti che riguardano: “strutture opache orizzontali (coperture, pavimenti), verticali (pareti generalmente esterne), finestre comprensive di infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno o verso vani non riscaldati, che rispettano i requisiti di trasmittanza “U” (dispersione di calore), espressa in W/m2K, definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 e successivamente modificati dal decreto 26 gennaio 2010”.

Ma attenzione, perché se si sceglie solo di coibentare l’esterno della casa esistente senza ottenere alcun vantaggio pratico in termini di dissipazione del calore, non sarà possibile ottenere alcun beneficio fiscale. Il bonus, infatti, necessita di interventi che comportano vantaggi energetici oggettivi e determinabili.

Per quanto riguarda le singole unità immobiliari, per tale intervento l’ecobonus è concesso nella misura del 65%, con un massimale di spesa pari a 60.000 euro.

Se invece l’intervento è effettuato sulle parti comuni degli edifici condominiali, la detrazione è fissata nella misura del:

  1. 70%, se la superficie interessata dalla coibentazione è superiore al 25% della SDL (Superficie Disperdente Lorda) dell’edificio;
  2. 75%, quando la coibentazione interessa più del 25% della SDL dell’edificio, e l’intervento comporta il conseguimento almeno della “qualità media” ai sensi delle Tabelle 3 e 4 dell’Allegato 1 del DM 26/06/2015;
  3. 80%, se oltre ai requisiti citati nel punto 1 o nel punto 2, si conseguono anche interventi volti alla riduzione del rischio sismico che comportano il miglioramento almeno di 1 classe di rischio rispetto a prima;
  4. 85%, se oltre agli interventi citati nel punto 1 o nel punto 2, si conseguono interventi strutturali che comportano all’edificio la riduzione di 2 classi di rischio sismico.

Per gli interventi che danno diritto al 70% e al 75% di detrazione, il massimale di spesa è pari a 40.000 euro, importo che sarà da moltiplicare per il numero delle unità esistenti in condominio. Per gli interventi detraibili nella misura dell’80 e dell’85% invece, il tetto massimo di spesa è di 136.000 euro, anche qui da moltiplicare per le unità del condominio.

L’Ecobonus è utilizzabile in detrazione (10 quote per 10 anni), oppure con le modalità della cessione del credito o dello sconto in fattura.

Conto termico 65%

Il Conto Termico è un incentivo gestito dall’ente statale GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Si tratta di un rimborso fino al 65% delle spese sostenute per gli interventi volti al conseguimento del risparmio energetico dell’edificio e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. L’incentivo può essere richiesto dai privati, dalle imprese e dagli enti della Pubblica Amministrazione. Per quanto riguarda l’intervento di coibentazione dell’edificio, il Conto Termico è destinato unicamente agli enti della Pubblica Amministrazione, come specificato in questo modulo informativo.

Bonus Facciate 90%

Il Bonus Facciate dà diritto a una detrazione d’imposta del 90% per gli interventi volti al recupero e restauro delle facciate esterne di edifici esistenti, ai sensi dell’art. 2 del DM n. 1444/1968. Sono ammessi gli interventi effettuati solo sulle facciate e sugli elementi componenti delle facciate, quali ornamenti, fregi e balconi.

Il bonus facciate agevola anche il lavoro di isolamento termico dell’edificio e “sulle strutture opache verticali della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio”.

Tutti i lavori dovranno rispettare:

  1. I requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche del Decreto del 26 giugno 2015;
  2. I valori di trasmittanza termica definiti dal:

Per il Bonus Facciate, a differenza di altri incentivi, non esistono limiti di spesa da rispettare. L’incentivo è utilizzabile in detrazione (10 quote in 10 anni), oppure con le opzioni alternative della cessione del credito o dello sconto in fattura.

Superbonus 110%

La maggiore possibilità di risparmio sui lavori di coibentazione è stata introdotta nel 2020 dal Decreto Rilancio: si tratta del tanto chiacchierato Superbonus 110%. L’incentivo interessa e favorisce gli interventi mirati al conseguimento del risparmio energetico e alla riduzione del rischio sismico degli immobili che devono essere adibiti a scopo residenziale.

La coibentazione dell’edificio è considerata l’intervento principale di un lavoro di efficientamento energetico. Può essere realizzato anche senza ulteriori lavori, a patto che l’edificio ottenga un incremento minimo di 2 classi energetiche rispetto alla condizione precedente.

I massimali di spesa per l’intervento di coibentazione sono i seguenti:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari e per le unità funzionalmente indipendenti;
  • 40.000 euro, per i condomini composti da 2 a 8 unità immobiliari. L’importo va moltiplicato per ogni unità presente in condominio;
  • 30.000 euro, per i condomini composti da più di 8 unità immobiliari. Anche qui, la cifra si dovrà moltiplicare in base al numero delle unità.

Si dovranno inoltre rispettare:

  • I requisiti di trasmittanza termica definiti dal DM 6 agosto 2020;
  • I CAM (Criteri Ambientali Minimi)  per i materiali isolanti utilizzati, ai sensi del DM 11 ottobre 2017.

Il Superbonus 110% può essere utilizzato in detrazione, stavolta con recupero in 5 quote per 5 anni. Alternativamente, come ormai abbiamo visto più volte, e se si trovano le condizioni giuste, si può scegliere di cedere il proprio credito d’imposta oppure chiedere uno sconto immediato in fattura dalla ditta che eseguirà i lavori.

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Cappotto termico

Proteggere la casa dal caldo e dal freddo: l’importanza del cappotto termico

Perché sentiamo spesso parlare di “cappotto termico” quando si parla delle nostre case e delle temperature che abbiamo al loro interno? Perché si parla anche di “disperdere” il caldo o il fresco al loro interno? E perché a tutto questo sentiamo anche associato il discorso di abbattimento della spesa energetica?

Cosa si intende per “cappotto termico”?

Uno dei metodi più efficaci per migliorare l’isolamento termico un edificio consiste nell’avvolgerlo con un rivestimento isolante: il principio è lo stesso per cui d’inverno indossiamo un cappotto. Per questo motivo i sistemi compositi di isolamento termico esterno (ETICS, External Thermal Insulation Composite System) vengono anche definiti “sistemi a cappotto”. Il cappotto termico, non è altro che un rivestimento completo che viene fatto sugli edifici per garantirne da una parte la “protezione” dalle temperature esterne (freddo o caldo che sia), dall’altra, per evitare che la temperatura interna creata o non con sistemi di riscaldamento o condizionamento, non venga dispersa esternamente a causa del principio di trasmittanza.

Abbattimento della spesa energetica

La spesa per la gestione e il condizionamento climatico degli edifici rappresenta circa il 40% del consumo energetico totale europeo. Per migliorare l’efficienza energetica di una struttura edile, vecchia o nuova che sia, consumando quindi meno energia per la climatizzazione, la soluzione migliore è quella di rivestirla con un “cappotto”.

Cappotto termico interno

Il cappotto termico interno consiste nel disporre i pannelli isolanti, di spessore ridotto rispetto a quelli esterni, sulle pareti interne delle abitazioni. Questa è una pratica molto usata all’interno di edifici urbani, in cui è difficile intervenire sulle pareti esterne o per la coibentazione del tetto.

Tuttavia, dal momento che i pannelli sono posizionati all’interno della tua casa, gli spazi ne risulteranno ridotti in volume e l’applicazione potrà essere difficoltosa in alcune zone, come dietro grandi armadi o in cucina.

Cappotto termico esterno

Per realizzare un cappotto termico esterno, sulla facciata di un immobile vengono applicati una serie di elementi edili prefabbricati, da applicarsi direttamente sulle pareti esterne. Si crea infatti un rivestimento composto da adesivo, materiale isolante, fissaggi, rivestimento base, rinforzo (rete in fibra di vetro) e rivestimento finale con primer e/o pittura protettiva. Una volta terminato il lavoro di applicazione, l’edificio si presenta all’esterno come una normale costruzione intonacata che è dotata però di una “barriera isolante” in grado di ridurre la dispersione del calore interna attraverso i muri. Ne consegue, logicamente, un risparmio energetico notevole sui costi per il riscaldamento (elettricità, legna, pellet o altri combustibili).

L’isolamento a cappotto esterno è un tipo di applicazione diffusa, in particolare in piccoli edifici o in ville unifamiliari, ma è largamente usata anche per le facciate dei condomini. Il cappotto termico esterno ha notevoli vantaggi, come maggiore isolamento, prevenzione di danni alle pareti esterne, come crepe o muffa e la riduzione dei ponti termici, cioè le zone fredde causate da discontinuità costruttive.

Intonaco termoisolante esterno

L’intonaco termoisolante è  un’alternativa all’isolamento a cappotto che garantisce una buona riduzione dei ponti termici. Può essere applicato nei casi in cui l’isolamento non sia compatibile con i caratteri estetici e tecnologici delle facciate. Il materiale è costituito da una malta premiscelata a base di inerti leggeri, leganti idraulici e speciali resine additivanti che migliorano le proprietà termiche dell’intonaco tradizionale. I vantaggi dell’intonaco termoisolante è  la rapidità di posa, ma ha un potere isolante inferiore rispetto all’isolamento a cappotto, a causa della maggiore conducibilità termica dei materiali impiegati. Risulta comunque necessario applicare strati di intonaco con spessori pari ad almeno 4-6 centimetri.

Quali materiali isolanti vengono usati per l’isolamento a cappotto?

A seconda delle esigenze personali si può scegliere tra diversi materiali per l’isolamento. Nella scelta, è importante basarsi non solamente sul prezzo, ma anche e soprattutto sulla loro qualità. E sulle loro caratteristiche rispetto all’esigenza dell’edificio da “proteggere” e dal tipo di clime presente. Impertanti poi le loro peculiarità: conduttività termica, traspirabilità (per evitare si crei condensa all’interno dell’edificio), resistenza di diffusione al vapore, atossicità, durevolezza e resistenza al fuoco.

Esistono principalmente due tipi di materiali usati: quelli sintetici e quelli naturali/minerali.

Materiali di tipo sintetico

Tra i materiali sintetici più utilizzati troviamo il polistirene, espanso o estruso (ESP e XPS) e il PVC. Questi materiali hanno un costo inferiore rispetto a quelli naturali e hanno ottime caratteristiche isolanti.

Materiali di origine naturale

L’alternativa ecologica è sempre possibile: si può prevedere un cappotto in sughero oppure in canapa rivestita e intonacata, oppure in lana di pecora. Esistono anche pannelli di origine naturale, come quelli in fibra di legno o vetro, sughero e lana di roccia. Questi materiali non solo sono ottimi isolanti termici, ma anche acustici. Tuttavia, possono essere più costosi perché richiedono tempi di lavorazione più lunghi.

L’isolamento termico mediante cappotto, se eseguito a regola d’arte da aziende specializzare come Global, consente notevoli risparmi energetici, con benefici economici e ambientali, e offre tutta una serie di altri vantaggi per la salute dell’edificio e per il benessere di chi lo abita.

Cappotto termico e detrazioni fiscali

Su questo tipo di interventi è possibile beneficiare di importanti incentivi statali: dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021 questi interventi godranno del Superbonus 110%, bonus che potrà essere portato in detrazione fiscale in 5 anni oppure ottenuto come sconto in fattura, con cessione del credito all’impresa che ha realizzato i lavori, oppure a banche o altri intermediari finanziari.

Un motivo in più per programmare fin da ora i tuoi lavori di ristrutturazione e contattarci subito per un preventivo.

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