planimetria catastale

Visura e planimetria catastale: tutto quello che c’è da sapere

La visura della mappa catastale permette di ottenere informazioni identificative e di dati reddituali sugli immobili. Le informazioni catastali, ad eccezione della consultazione delle planimetrie riservata esclusivamente agli aventi diritto sull’immobile o ai loro delegati, sono pubbliche e dunque l’accesso è consentito a tutti, pagando i relativi tributi speciali catastali e nel rispetto della normativa vigente.

La visura catastale, come specificato dall’Agenzia delle Entrate, consente la consultazione degli atti e dei documenti catastali e permette di acquisire:

  • i dati identificativi e reddituali dei beni immobili (terreni e fabbricati)
  • i dati anagrafici delle persone, fisiche o giuridiche, intestatarie dei beni immobili
  • i dati grafici dei terreni (mappa catastale) e delle unità immobiliari urbane (planimetrie)
  • le monografie dei Punti Fiduciali e dei vertici della rete catastale
  • l’elaborato planimetrico (elenco subalterni e rappresentazione grafica)
  • gli atti di aggiornamento catastale

Recentemente, l’Agenzia ha risposto a un contribuente che chiedeva come accedere alla mappa catastale di una proprietà familiare. L’Agenzia ha chiarito che i proprietari o i titolari di altri diritti reali possono consultare la mappa catastale attraverso diverse modalità:

  1. Presso gli Uffici Provinciali – Territorio dell’Agenzia delle Entrate.
  2. Presso uno sportello catastale decentrato (l’elenco degli sportelli è disponibile nella sezione “Catasto e Cartografia” del sito dell’Agenzia delle Entrate).
  3. Utilizzando il servizio online “Consultazioni visure, planimetrie e ispezioni ipotecarie dei propri immobili” nell’area riservata del sito dell’Agenzia, o tramite il servizio “Consultazione personale” nella categoria “Fabbricati e terreni” del medesimo sito, selezionando la pagina “Consultazione dati catastali e ipotecari”.

L’Agenzia ha specificato che i dati informatizzati possono essere rilasciati in formato cartaceo, se richiesti agli sportelli, o in formato PDF, se richiesti online. Nel caso in cui i dati siano disponibili solo in formato cartaceo, è necessario rivolgersi al competente Ufficio Provinciale – Territorio. La consultazione è gratuita e esente da tributi per le particelle di cui il richiedente è titolare.

Visura e planimetria catastale: le differenze

La visura catastale consente ai soggetti di reperire i dati catastali degli immobili, ma la sua utilità è prevalentemente informativa. I dati contenuti al suo interno, infatti, non hanno valenza legale, in quanto il catasto è definito un “ente non probatorio”. Quando si parla di visura catastale, come spiegato, si indica un documento che riguarda gli elementi identificativi di un bene immobiliare e i suoi intestatari, mentre con planimetria catastale si indica la rappresentazione grafica di un’unità immobiliare (disegno tecnico, di norma in scala 1:200) registrata al Catasto, da cui è possibile desumere, in conformità alle regole catastali, contorni, suddivisione e destinazione dei locali interni, dati metrici e altre informazioni.

La planimetria può essere richiesta gratuitamente dai titolari di diritti reali, risultanti in catasto, o da loro delegati tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate o presso l’Ufficio provinciale – Territorio competente.

Entrambi questi documenti sono fondamentali per la conclusione di una compravendita immobiliare: dal 1° luglio 2010 è infatti diventato obbligatorio, in sede di atto notarile di compravendita, attestare la conformità tra lo stato di fatto dell’immobile e la realtà rappresentata nella planimetria catastale. È fondamentale che anche la visura catastale corrisponda alla realtà fattuale, mostrando i dati completi, corretti e aggiornati dei proprietari.

 

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Planimetria catastale: quando serve, come ottenerla e quanto costa

La planimetria catastale è il disegno, riportato in scala 1:200, di un qualsiasi edificio. Questo elaborato, necessario in sede di rogito o in caso di lavori di ristrutturazione, rappresenta il perimetro dell’unità immobiliare, con le suddivisioni interne, le pertinenze, le parti comuni e l’orientamento rispetto al nord geografico. Il grafico contiene diverse informazioni sullo stato dell’immobile, tra cui la destinazione d’uso di locali come cucina, bagno, lavanderia, ripostiglio e cantina e le altezze.

Come ottenere la planimetria catastale

La planimetria catastale di un edificio si può richiedere negli uffici comunali di pertinenza oppure online, tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate. Secondo quanto riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il rilascio della planimetria catastale riferita allo stato attuale dell’immobile è gratuito. Se invece si necessita della planimetria catastale riferite a stadi precedenti, è previsto un pagamento di € 16 per ogni copia richiesta.

In quali casi serve una planimetria catastale?

La planimetria catastale è un documento richiesto obbligatoriamente in sede di compravendita, ma anche per la stipula di un mutuo, di un contratto d’affitto, ma anche per la presentazione di pratiche e certificazioni edilizie. Per questo motivo deve essere tenuta costantemente aggiornata.

Bisogna sottolineare che ad oggi, però, la planimetria catastale non rappresenta un documento probatorio della proprietà immobiliare. L’unico documento che può essere considerato probatorio è infatti quello depositato presso il Comune.

Quando è necessario modificare una planimetria?

È obbligatorio aggiornare la planimetria, che deve rispecchiare l’attuale stato dell’immobile, ogni volta che un edificio viene ristrutturato o vengono apportate modifiche. Ogni variazione deve infatti essere documentata tramite la planimetria catastale. Se il documento non corrisponde allo stato reale dell’immobile, sarà impossibile effettuare una compravendita o stipulare un mutuo.

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