L’autunno è appena iniziato e le temperature sono ancora miti, ma la brutta stagione sta per arrivare ed è necessario preparare la casa all’abbassamento delle temperature e alle piogge più frequenti. Come? Con alcuni semplici interventi che possono migliorare l’isolamento termico dell’abitazione e portare a un notevole risparmio energetico.
Sono diverse le soluzioni possibili e variano molto a seconda della tipologia della struttura, della latitudine e delle particolari esigenze dei proprietari: in questo articolo cercheremo di suggeritivi cinque interventi da tenere in considerazione se si vuole ristrutturare casa in Sardegna in vista dell’inverno.
1. Sostituzione degli infissi: perché cambiare quelli vecchi conviene
Uno dei problemi più comuni che comportano un isolamento termico scadente è sicuramente la qualità dei serramenti. Quelli più vecchi possono lasciar passare spifferi, con un abbassamento delle temperature all’interno della casa. Gli infissi più moderni sono realizzati in modo da assicurare un buon isolamento termico durante tutto l’anno, in particolare quelli in PVC e quelli in alluminio con profilo a taglio termico. Molto importante anche la tipologia del vetro e la qualità: ormai la lastra singola è stata abbandonata in favore di due o tre lastre di vetro. Il vetro doppio è costituito da un vetro esterno semplice o stratificato, da un’intercapedine chiamata camera (e perciò detto anche “vetrocamera”) e da un vetro esterno. Il doppio vetro altro non è quindi che un vetro su cui vengono installate due lastre accoppiate e distanziate. Il vetro triplo ha le stesse caratteristiche di quello doppio ma oltre ad avere un vetro ed una camera in più ha subito un’ulteriore trattamento di bassa emissività.
2. Lavori di impermeabilizzazione per terrazzi e balconi: perché sono fondamentali
Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno aumenta anche l’esposizione delle abitazioni alle piogge e all’umidità. Tra i rischi più comuni ci sono le infiltrazioni d’acqua, che possono compromettere non solo il comfort degli ambienti interni, ma anche la salubrità dell’aria a causa della formazione di muffe e condense. Se trascurato, questo fenomeno può evolversi in un danno ben più serio, arrivando a deteriorare l’intonaco e, nel tempo, persino la struttura portante dell’edificio.
Per questo motivo la corretta impermeabilizzazione di terrazzi e balconi rappresenta un intervento fondamentale da programmare in vista della stagione fredda. Oltre ai lavori strutturali più complessi, oggi esistono anche soluzioni pratiche e poco invasive, come l’applicazione di vernici impermeabilizzanti specifiche che possono essere stese direttamente sulla pavimentazione, migliorando la protezione dalle infiltrazioni senza interventi demolitori.
3. Ristrutturazione tetto: l’importanza di rifare l’isolamento termico
Un altro elemento da controllare prima di addentrarsi nell’inverno è la copertura della casa, essendo questa una superficie particolarmente esposta agli agenti atmosferici. Se non sono stati eseguiti interventi da diverso tempo è bene fare un controllo per accertarsi che non sia necessario eseguire qualche riparazione. Se è un tetto non isolato in questa occasione si potrebbe investire nella trasformazione in un tetto coibentato o in un tetto ventilato, entrambi in grado di migliorare notevolmente le prestazioni di efficienza energetica dell’edificio.
4. Cappotto termico esterno: la soluzione ideale contro il freddo invernale
Come dice il nome stesso, il cappotto termico è un’opera edile in grado di isolare l’edificio dall’ambiente esterno, garantendo un’ottimizzazione e un efficientamento energetico che si traducono, infine, in un notevole risparmio nella bolletta elettrica e del gas. Il cappotto termico esterno è composto da lastre, affiancate e posate come “piastrelle” sulle pareti esterne di un edificio. Ogni lastra è composta da più strati di materiali isolanti, che possono essere biologici o sintetici. I materiali biologici più utilizzati per creare il cappotto termico sono la fibra di legno, la fibra di vetro, il sughero e la lana di roccia. Tra i materiali sintetici annoveriamo il poliuretano estruso, il poliuretano espanso e il PVC. I materiali sintetici hanno solitamente un costo minore ma anche una resa minore rispetto a quelli naturali: oltre all’isolamento termico, infatti, bisogna valutarne anche il più rapido degrado nel tempo e l’isolamento acustico inferiore rispetto alle fibre naturali.
5. Soluzioni di riscaldamento sostenibile: stufa a pellet e pompa di calore
Dopo aver garantito alla casa un adeguato isolamento dagli agenti esterni, il passo successivo è quello di scegliere il sistema di riscaldamento più efficiente. Oggi il mercato offre numerose soluzioni, ma l’andamento altalenante dei costi energetici e dei combustibili negli ultimi mesi ha reso ancora più importante valutare attentamente l’investimento. Tra le opzioni disponibili, le stufe a pellet e le pompe di calore si confermano le soluzioni più convenienti e sostenibili.
Le stufe a pellet hanno molti pregi che le rendono un’ottima scelta – anche di design, con modelli più moderni – per il riscaldamento domestico. Sono ecologiche (il pellet è naturale al 100%, rilasciano pochi residui dalla combustione e producono poco fumo. Un motivo per installare una stufa a pellet è la sua capacità di rendere la casa ancora più accogliente grazie alla magia della fiamma (laddove non viene più utilizzato il camino a legna, è un’ottima alternativa romantica).
I climatizzatori con pompa di calore oltre a raffrescare durante l’estate sono efficaci per riscaldare la casa durante l’inverno, optando per modelli dai consumi ridotti. Si possono usare in combinazione con altri sistemi di riscaldamento oppure, in zone dal clima particolarmente mite durante l’inverno, possono essere sufficienti ad alzare di qualche grado la temperatura di una stanza. Installare un condizionatore con pompa di calore è quindi una soluzione da considerare prima dell’arrivo dell’inverno per sostituire altri sistemi più ingombranti ed energivori.
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