lavori di ristrutturazione

Bonus Ristrutturazione 2023: requisiti, lavori ammessi e modalità di accesso

Tra agevolazioni fiscali più importanti in Italia bisogna senza dubbio annoverare il bonus ristrutturazione 2023. Tale incentivo consente di accedere a uno sconto pari al 50% della spesa sostenuta per i lavori di ristrutturazione della propria casa per un massimo di 96.000 euro. Dal punto di vista normativo, per chi vuole approfondire immediatamente l’argomento, è importante saper che a regolare questo incentivo è l’articolo 16-bis del TUIR.

In questo articolo esploreremo diversi aspetti relativi all’argomento: i soggetti idonei a richiedere l’agevolazione, le ultime novità riguardanti la detrazione e le modalità disponibili per cedere il credito o accedere allo sconto in fattura.

Bonus ristrutturazione 2023: le spese detraibili

Il bonus è riservato ai contribuenti italiani che pagano le spese per l’esecuzione degli interventi. Non è necessario essere i proprietari dell’immobile oggetto di ristrutturazione, se si possiedono tutti i requisiti per il bonus.

Come sempre, è fondamentale capire quali lavori rientrano nell’agevolazione. Nello specifico, se si parla di Bonus Ristrutturazione 2023 bisogna considerare che lo sconto del 50% può essere ottenuto su:

  • interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • restauri e risanamenti;
  • lavori edili di ristrutturazione realizzati su sezioni comuni di unità singole, stabili residenziali o condomini (riferimenti normativi nell’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Esiste la possibilità di ottenere l’agevolazione anche per chi esegue interventi in economia, ossia i lavori realizzati in proprio. In quest’ultimo caso (non essendoci spese sostenute per i lavori eseguiti in autonomia) si può detrarre il 50% sulla spesa per l’acquisto dei materiali utili per l’esecuzione dei lavori.

Ecco alcuni esempi di lavoro di manutenzione ordinaria che possono essere agevolati con il 50% di sconto in detrazione.

  • sostituzione degli infissi esterni;
  • interventi di modifica sulle scale o installazione di ascensori;
  • ristrutturazione del bagno;
  • lavori per il risparmio energetico;
  • recinzioni di aree private.

Bonus ristrutturazione 2023: come fare richiesta

Chi vuole ottenere l’agevolazione deve ottenere il visto di conformità e realizzare un’attestazione di conformità dei prezzi. A effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dovrà essere il tecnico che ha rilasciato il visto di conformità. Questa figura, infatti, si occupa di verificare tutti i documenti che riguardano i requisiti del contribuente per l’ottenimento dell’agevolazione. La data di scadenza è il 16 marzo dell’anno che segue quello in cui sono state effettuate le spese.

La richiesta del bonus ristrutturazione 2023 si può effettuare in diversi modi:

  • in detrazione durante la fase di presentazione della dichiarazione dei redditi. Lo sconto può essere diviso in dieci quote annuali, che avranno lo stesso importo. L’Agenzia delle Entrate semplifica la procedura fornendo ai contribuenti degli appositi modelli;
  • tramite esecuzione di sconto in fattura. Questo tipo di modalità è prevista soltanto per chi ha eseguito lavori prima del 17/02/2023, così come evidenziato nel Decreto blocca cessioni che, successivamente, è diventato legge;
  • tramite credito d’imposta, che può essere ceduto seguendo il regolamento previsto e soltanto ai soggetti che hanno ottenuto le dovute autorizzazioni. Anche in questo caso, questa modalità è riservata a chi ha effettuano interventi prima del 17/02/2023.

Per i lavori di risparmio energetico previsti nel bonus ristrutturazione 2023 è obbligatoria amche la comunicazione ENEA.

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Il Direttore dei Lavori: chi è, cosa fa e perché è importante

Il Direttore dei Lavori (DL abbreviato) in edilizia è la figura professionale che ha il compito di assistere e sorvegliare i lavori di costruzione o ristrutturazione di un edificio, garantendo la regolare esecuzione secondo quanto previsto dal progetto e dalle norme, impartendo le opportune istruzioni quando necessario.

Questa importante figura è solitamente individuata e nominata dal committente (pubblico o privato), ma può essere anche scelta dall’impresario nel caso il cliente non abbia un tecnico di fiducia (e ci sia naturalmente un rapporto fiduciario da committente e impresa). Il Direttore dei Lavori infatti deve tutelare gli interessi del committente (sia dal punto di vista tecnico che da quello economico) facendo rispettare le normative e gli accordi stabiliti durante la fase di progettazione.

Il Direttore dei Lavori in definitiva è il garante della bontà dei lavori eseguiti, per questo il ruolo deve essere ricoperto da un tecnico abilitato: può essere un geometra, un architetto o un ingegnere regolarmente iscritto al proprio albo professionale.

Quali sono i compiti del Direttore dei Lavori?

Il Direttore dei Lavori, prima dell’avvio del cantiere, deve essere in possesso del computo metrico, del crono-programma e del contratto firmato tra committente e impresa. A cantiere avviato, effettuerà visite periodiche al cantiere per verificare che lo stato di avanzamento lavori segua il crono-programma e che i lavori siano eseguiti a regola d’arte e lavorando a stretto contatto con il capo cantiere, gli operai e gli impiantisti che si alterneranno sul posto.

  • Invia la comunicazione al comune di inizio lavori.
  • Si occupa della direzione dei lavori nel rispetto del progetto esecutivo.
  • Redige e verifica lo Stato Avanzamento Lavori (SAL).
  • Supervisiona l’avanzamento dei lavori verificando la corretta esecuzione e approva eventuali correzioni in corso d’opera.
  • Redige i certificati di corretta posa in opera.

Il Direttore dei Lavori non ha invece responsabilità sulla sicurezza nel cantiere (di competenza del Coordinatore della Sicurezza: se provvisto dei requisiti di legge, le due figure possono anche convergere sullo stesso professionista abilitato).

In questa utile infografica realizzata da BibLus-net un riepilogo schematico dei compiti del Direttore dei Lavori.

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Ristrutturare casa: come prepararsi per evitare sorprese

Ristrutturare casa: come prepararsi per evitare sorprese

Programmare i lavori di ristrutturazione della propria casa è uno snodo cruciale della vita e richiede un grande dispendio di energie e di risorse. Si tratta infatti di un investimento importante. Per questo è necessario pianificare i lavori con attenzione, in modo da evitare sorprese, ma stando comunque pronti agli inevitabili imprevisti che troveremo sul nostro cammino.

Niente paura, però: la ristrutturazione può anche essere divertente, se vi piacciono le sfide. Dall’organizzazione degli spazi per la famiglia sino alle idee creative per il relax e il tempo libero, avrete sicuramente occasione per trasformare in solide realtà le vostre idee.

in questo articolo vi proponiamo una piccola guida per aiutarvi a programmare i lavori di ristrutturazione affrontando al meglio le varie difficoltà.

Il primo passo: riordinare le idee

Innanzitutto occorre stilare una lista delle proprie esigenze abitative. Serve una cucina più grande? Oppure un salone per le cene con gli amici? O magari un piccolo studio silenzioso per lo smartworking? O magari il doppio servizio, per le famiglie più numerose?

Una volta fissate le necessità di chi andrà ad abitare nella casa nuova, bisogna mettere nero su bianco le nostre idee. La strada per far combaciare sogni e realtà passa inevitabilmente per una copia della planimetria catastale dell’appartamento, insieme ad una matita e a un po’ di pazienza: non troveremo subito la soluzione perfetta, quindi diamo spazio alla fantasia e proviamo a mescolare le carte!

In alternativa si può anche affidare tutto a un consulente esperto: anche in tal caso, però, è consigliabile fornire una lista dettagliata delle vostre necessità: penserà il professionista a ottimizzare gli spazi in base alle vostre richieste.

Secondo passo: rivolgersi a un professionista

A meno che i vostri progetti non prevedano una semplice manutenzione ordinaria, è obbligatorio per legge rivolgersi a dei professionisti. Nel cantiere avremo modo di apprezzare la presenza di un progettista e di un direttore dei lavori (che possono anche essere la stessa persona), che ci saranno di sicuro aiuto nel realizzare i lavori a regola d’arte.

Sarà dunque necessario affidarsi a un geometra, un ingegnere o un architetto per presentare il nuovo progetto al Comune e per adempiere a tutta una serie di oneri burocratici che saremo ben lieti di deputare ad altri: durante la ristrutturazione avremo tantissime cose a cui pensare, per cui la parola d’ordine sarà “delegare” ove possibile!

Senza dimenticare che per poter effettuare i nostri lavori, sarà necessario ottenere le autorizzazioni edilizie, pianificare le fasi di lavoro, vigilare sull’esecuzione delle opere, gestire gli aspetti legati alla sicurezza degli operai, limitare danni e tempi di realizzazione. Si tratta di attività che possono essere gestite solo con la dovuta preparazione.

Terzo passo: scegliere l’impresa edile

Anche nell’epoca del digitale, dei social network e del web 3.0 il “passaparola” resta il sistema più diffuso quando si cerca un servizio affidabile (considerando la spesa importante da affrontare, il parere degli amici o dei vicini di casa è sempre il benvenuto). Ma il passaparola non può bastare, bisogna assicurarsi che la ditta a cui affidiamo i nostri soldi (e il nostro futuro) sia un’impresa dotata di tutte le certificazioni e del giusto curriculum.

L’ITP (Idoneità Tecnico Professionale) di un’impresa può essere garantita attraverso una serie di documenti che anche nel caso di una semplice DIA (Denuncia di Inizio Attività) o CIL (Comunicazione di Inizio Lavori) va presentata al competente ufficio comunale. Se poi l’impresa è davvero di qualità, sarà anche dotata di tutte le certificazioni, come la UNI EN ISO 9001:2008, certificazione di qualità che viene conseguita dall’azienda con verifica ispettiva effettuata dall’organismo certificatore KIWA CERMET.

Se poi volete ulteriore garanzia di qualità, si può andare a verificare se l’impresa ha un sito internet contenente il portfolio dei lavoro, o magari una gallery fotografica dei cantieri portati a termine con successo.

Una volta scelta l’impresa migliore sul territorio, incontrerà i vostri tecnici per discutere del progetto e dei lavori da eseguire. Con i tecnici, infatti, l’impresa deve quantificare i costi ristrutturazione casa a partire dal progetto, assumendosi l’incarico della realizzazione.

L’impresa realizzerà e consegnerà al cliente quindi un computo metrico estimativo che stimerà il costo di ristrutturazione della vostra casa. In seconda istanza si passa dall’organizzazione dei lavori e alla gestione degli operai, rendendo operativo il cantiere.

Quanto durano i lavori? Le variabili da tenere in considerazione

I lavori di ristrutturazione, per essere ben fatti richiedono accuratezza, e quindi tempo. Oltre al tempo di lavoro effettivo dei manovali, in un cantiere i tempi sono scanditi da diversi fattori: ad esempio il tempo di asciugatura di un massetto autolivellante o l’asciugatura degli intonaci. Cercare di abbreviare l’attesa può portare problemi, per cui niente fretta! Una buona impresa saprà comunque ottimizzare i lavori in modo da non fermarsi, lavorando ad esempio sugli esterni mentre il massetto asciuga a dovere.

Ad ogni modo, nel contratto con l’impresa, è sempre bene fissare una data di consegna del lavoro e di chiusura del cantiere: avere patti chiari e definiti in ogni parte, vi tutelerà da soprese e da ritardi inattesi.

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