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Lavori edili in Sardegna

Consigli per i tuoi lavori di ristrutturazione edilizia in Sardegna

La ristrutturazione edilizia è un processo impegnativo che richiede pianificazione accurata e attenzione ai dettagli. Quando si tratta di ristrutturare un immobile in Sardegna, una regione ricca di storia, cultura e tradizioni architettoniche uniche, è importante considerare – a parte le regole e norme che valgono in ogni regione d’Italia – anche alcuni fattori specifici.

In questo articolo, cercheremo di darti qualche consiglio utile per una ristrutturazione edilizia di successo in Sardegna, aiutandoti a ottenere risultati soddisfacenti e rispettosi dell’ambiente circostante.

Rispetta l’architettura circostante

La Sardegna è famosa per la sua architettura tradizionale, che spazia dalle case campidanesi fino alle ville storiche. Durante una ristrutturazione, è fondamentale rispettare lo stile architettonico locale e preservare le caratteristiche distintive dell’edificio. Adotta materiali, colori e dettagli che si integrano con l’ambiente circostante, mantenendo l’aspetto autentico e il fascino originale dell’immobile.

Informati su norme e i vincoli locali

Prima di intraprendere qualsiasi lavoro di ristrutturazione in Sardegna, è essenziale informarsi sulle norme e i regolamenti edilizi locali, che a seconda delle zone (in particolare sulle fasce costiere) possono essere più stringenti rispetto all’interno. Verifica i requisiti per il permesso di costruire e assicurati di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie prima di avviare i lavori. Collabora con professionisti edili locali o consulenti per garantire che il progetto sia conforme alle leggi vigenti e alle specifiche locali.

Migliora l’efficienza energetica

Durante la ristrutturazione, tieni in grande considerazione l’efficienza energetica dell’edificio. La Sardegna è caratterizzata da un clima caldo e soleggiato, quindi l’isolamento termico e l’uso di soluzioni energetiche sostenibili sono importanti per ridurre i costi energetici e minimizzare l’impatto ambientale. Tra le soluzioni consigliate, l’installazione di pannelli solari, un cappotto termico efficiente, finestre a bassa emissività e sistemi di riscaldamento e raffreddamento a basse emissioni come le pompe di calore.

Valorizza gli elementi naturali

La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza naturale: tutti parlano del suo mare cristallino, delle rocce inconfondibili dell’Ogliastra o delle colline verdi tipiche della Marmilla. Durante la ristrutturazione, cerca di valorizzare gli elementi naturali presenti nel territorio. Ad esempio, se la casa offre una vista panoramica, progetta finestre o terrazze che permettano di goderne al massimo. Se immersi nel verde o nella natura, si possono utilizzare materiali naturali come la pietra locale o il legno per preservare l’armonia con l’ambiente circostante.

Coinvolgi professionisti locali

Coinvolgere professionisti locali, come architetti, ingegneri e imprese edili con esperienza nel territorio è sicuramente un modo sicuro per lavorare con marcia in più. Questi esperti conoscono le peculiarità del luogo e possono offrire consigli specifici sulla ristrutturazione in base al contesto locale. Confrontarsi con professionisti locali può aiutare a ottenere risultati di qualità superiore e a prevenire potenziali problemi durante tutte le fasi di progettazione, ristrutturazione o costruzione ex novo.

In conclusione, la ristrutturazione edilizia in Sardegna richiede un approccio attento e rispettoso dell’architettura e dell’ambiente circostante. Prendendo in considerazione questi consigli, potrai avviare un processo di ristrutturazione di successo, che preserva l’identità locale, valorizza le risorse naturali e crea un ambiente abitativo confortevole e sostenibile. Collabora con professionisti competenti e informati, come quelli messi a disposizione da Global Società Cooperativa, in modo da ottenere i migliori risultati e goderti il tuo nuovo spazio rinnovato nella splendida isola della Sardegna.

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Ristrutturazione, 6 cose da sapere prima di iniziare i lavori

Iniziare l’avventura di una ristrutturazione, sia che si tratti di un appartamento che di un locale commerciale, può essere molto impegnativo, soprattutto se non si progettano meticolosamente tutti i dettagli dei lavori.

Si può ristrutturare per molti motivi: perché l’immobile mostra segni di invecchiamento oppure perché abbiamo bisogno di riadattare gli spazi in base a nuove esigenze. Qualunque sia la causa dell’avvio dei lavori, ci sono almeno 6 cose fondamentali da tenere in considerazione prima di iniziare. In questo articolo spiegheremo quali sono e come la Global possa essere un prezioso alleato nel seguire ogni vostro passo.

1. Avere un progetto

I lavori di ristrutturazione possono essere avviati, come anticipato, perché lo stabile ha bisogno di interventi a causa di un naturale invecchiamento oppure perché si ha bisogno di modifiche strutturali alla disposizione degli ambienti. Nel primo caso, non c’è molto da “progettare”, mentre nel secondo è importante avere le idee ben chiare ancora prima di sedersi a discutere con i professionisti del settore.

In alternativa ci si può sempre affidare a un tecnico specializzato (geometra, architetto o ingegnere) che sappia offrire suggerimenti utili e funzionali. Ad esempio, come riorganizzare gli spazi a norma di legge, valutare la necessità di sostituire gli impianti o che sappia guidarci nella scelta dei materiali. Inoltre un professionista saprà anche guidarci attraverso la giungla di normative e permessi, oltre a darci una stima di tempi e costi dei lavori: dati che saranno utili in fase di contrattazione con la ditta esecutrice!

2. Stabilire un tetto di spesa

Grazie alla consulenza del professionista scelto per la progettazione, potremo capire quale sarà la spesa di massima per la finalizzazione dei lavori. Spesso però, la stima iniziale viene “sforata” a causa di qualche imprevisto, di modifiche non preventivate o emerse in corso d’opera.

La conseguenza è che il preventivo iniziale potrebbe salire e trovarsi dinnanzi a spese aggiuntive. Per questo, è meglio specificare al nostro progettista il limite di spesa da non superare. Mediante un semplice computo metrico si può calcolare il costo dei materiali, della manodopera dell’impresa edile e degli impiantisti, eventuali costi per pratiche e permessi oltre, chiaramente, la parcella del tecnico che ha stilato il nostro progetto.

Attenzione, inoltre, alle spese legate a un eventuale finanziamento o mutuo: anche le spese istruttorie e gli interessi vanno conteggiati all’interno del nostro tetto di spesa complessivo!

3. Verifica dello stato generale dell’immobile

Proprio per evitare delle spese inutili e per calcolare bene quelle necessarie, prima di iniziare i lavori interni di ristrutturazione, è consigliabile verificare lo stato generale dell’immobile, soprattutto se si interviene su un edificio datato. Anche in questo caso, per togliersi ogni dubbio, è opportuno affidarsi a un tecnico esperto che accerti che la struttura possa affrontare i nostri lavori (in particolare eventuali demolizioni di muri interni) senza danni.

Il check-up da parte del professionista consentirà di capire se è necessario rinforzare i muri portanti, oppure ristrutturare il tetto, impermeabilizzare la casa o isolarla termicamente con un cappotto. Tutti interventi che – se necessari – è meglio fare col cantiere avviato, piuttosto che tralasciarli e trovarsi costretti a intervenire dopo pochi anni (con danni anche agli interni e dunque spese ulteriori).

4. Scegliere con cura l’impresa edile

Qui giochiamo in casa e saremo un po’ di parte, inevitabilmente. Per i tuoi lavori di ristrutturazione in Sardegna non possiamo che consigliarti di affidarti a Global Società Cooperativa. Se ancora non ci conosci, puoi dare uno sguardo ai nostri lavori oppure leggere il nostro blog con tutte le ultime notizie e suggerimenti nel campo dell’edilizia.

In ogni caso, il passaparola è sempre l’arma più efficace: se conosci qualcuno che si è affidato alla nostra impresa, puoi sempre ottenere una “recensione” in tempo reale chiedendo tutte le informazioni che ti interessano. Un cliente soddisfatto sarà sempre lieto di consigliarti una ditta con cui si è trovato bene!

5. Permessi edilizi

Una delle criticità più difficili da gestire in autonomia è la parte relativa ai permessi. Bisogna informarsi presso il Comune di pertinenza (o ancora una volta, affidarsi a un professionista esperto) per sapere se ci sono dei permessi particolari da richiedere in base agli interventi in progetto.

In generale, per gli interventi di manutenzione ordinaria come la sostituzione di finiture già esistenti non è necessario alcun tipo di permesso. Per i lavori di manutenzione straordinaria leggera, ovvero spostamenti di muri non portanti, sostituzione di fognature, frazionamento di unità immobiliari (a patto di non modificare il volume totale e la destinazione d’uso) il tecnico professionista dovrà richiedere la Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata). Per interventi su parti strutturali portanti dell’edificio, ad esempio l’abbattimento di pilastri, travi e solai, il rifacimento del tetto, è invece necessario richiedere il permesso di costruire o Scia (segnalazione certificata di inizio attività).

6. Risparmiare con i bonus edilizi

Sfruttare i numerosi bonus statali dedicati all’edilizia può consentire di recuperare buona parte dei soldi investiti per una ristrutturazione, se si rispettano determinate condizioni.

Nell’articolo “Edilizia, ristrutturazioni e bonus: tutte le novità del 2023”abbiamo passato in rassegna tutti gli incentivi statali validi nell’anno solare. Si va dal Bonus Ristrutturazione al Bonus Facciate, passando per il nuovo Superbonus 90%, senza dimenticare Ecobonus, Bonus Verde e Bonus Mobili.

Grazie a questi utili bonus si riesce a rientrare, in media, di almeno la metà delle spese sostenute. Un grande aiuto, dunque, per chi decide di investire sulla propria casa con una ristrutturazione importante.

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