Il Conto Termico 3.0, in attesa di entrare ufficialmente in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, rappresenta un passo avanti decisivo nelle politiche di efficienza energetica in Italia. Con un budget annuo di 900 milioni di euro, la nuova misura prevede importanti novità anche per il settore edilizio e amplierà gli interventi ammissibili offrendo importanti incentivi.
Di cosa si tratta? Il Conto Termico 3.0 è il nuovo incentivo gestito dal GSE che mira a promuovere l’efficienza energetica e l’uso delle rinnovabili con rimborsi diretti fino al 65% delle spese. Introduce novità significative, ampliando platea dei beneficiari (inclusi enti del Terzo Settore) e consentendo anche l’installazione congiunta di fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica, con un tetto di spesa annuo di 900 milioni di euro. Le domande si presentano sul portale del GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori, e il contributo viene erogato direttamente dal gestore.
La principale innovazione in materia edilizia riguarda l’apertura agli interventi di riqualificazione per immobili del terziario, purché dotati di impianto di climatizzazione. Gli incentivi coprono una vasta gamma di opere, tra cui l’isolamento termico delle superfici opache, la sostituzione di infissi, l’installazione di sistemi di schermatura solare e l’efficientamento degli impianti di illuminazione interna ed esterna. È prevista anche la possibilità di trasformare gli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero” (nZEB), in linea con le normative europee.
Grande attenzione viene data alle tecnologie di building automation, come sistemi di termoregolazione, contabilizzazione del calore e gestione automatizzata degli impianti termici ed elettrici, strumenti ormai fondamentali per una gestione intelligente e sostenibile degli edifici. Un altro elemento di rilievo è la possibilità di installare colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, purché integrate con pompe di calore, a conferma della visione integrata di transizione ecologica promossa dal decreto.
Per i Comuni sotto i 15 mila abitanti, gli incentivi possono arrivare al 100% delle spese ammissibili. Sarà in questo modo favorita la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e la riduzione dei consumi energetici. Anche i privati potranno beneficiare del meccanismo, con rimborsi immediati alternativi alle detrazioni fiscali, semplificando l’accesso ai contributi.
Il Conto Termico 3.0 diventerà quindi uno strumento strategico per l’edilizia in Sardegna, utile per migliorare l’efficienza energetica e per rilanciare interventi di riqualificazione sostenibile che coniugano risparmio, innovazione e tutela ambientale.
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