Archives for Maggio 2025

Finestre

Ampliamento finestre e modifiche ai prospetti: quando serve il permesso di costruire

Nel settore dell’edilizia, anche un intervento apparentemente semplice come l’ampliamento di una finestra può richiedere un preciso inquadramento normativo. Spostare un’apertura, modificarne l’altezza o le dimensioni, non è mai un’azione neutra e può comportare conseguenze rilevanti dal punto di vista urbanistico e legale. Secondo una recente sentenza del TAR, infatti, tali modifiche rientrano a pieno titolo nella categoria della ristrutturazione edilizia, per la quale è sempre richiesto il permesso di costruire.

Intervenire sull’aspetto esterno di un fabbricato, anche solo per modificare vani già esistenti, implica una trasformazione percepibile del prospetto. La giurisprudenza è chiara: l’estetica e la volumetria di un edificio non sono solo questioni di forma, ma elementi tutelati dall’ordinamento, specie in presenza di vincoli paesaggistici. Per questo motivo, ogni intervento che alteri in modo visibile l’organismo edilizio — sia esso una finestra spostata, ampliata o chiusa — deve essere valutato nella sua globalità e richiede un titolo abilitativo.

L’errore più comune è considerare queste modifiche come semplice manutenzione straordinaria. Tuttavia, l’articolo 10 del D.P.R. 380/2001 stabilisce che ogni trasformazione che incida su sagoma, prospetti o funzionalità dell’immobile rientra nella ristrutturazione edilizia. Il permesso di costruire, in questi casi, è imprescindibile. La normativa non fa distinzione sulla dimensione dell’intervento, ma valuta il suo impatto sull’equilibrio generale dell’edificio. E in presenza di vincoli, come accade in molte aree del territorio sardo, la tolleranza per le opere prive di autorizzazione è pari a zero: in caso di abuso edilizio, la demolizione è inevitabile.

Per chi opera in edilizia, come Global, è fondamentale accompagnare ogni progetto con un’attenta analisi normativa. Ristrutturare, migliorare l’efficienza o rendere più luminosi gli spazi non può mai prescindere dal rispetto delle regole. Interventi che modificano l’esterno dell’edificio, anche se di modesta entità, devono essere sempre inquadrati all’interno di una progettazione autorizzata e condivisa con gli enti preposti.

Globalesperienza competenza nei lavori edili in tutta la Sardegna

Global Società Cooperativa garantisce assistenza tecnica e consulenza qualificata per tutti gli interventi soggetti a titolo edilizio, guidando il committente attraverso ogni fase dell’iter burocratico e urbanistico. Operare nel rispetto delle norme significa costruire valore, tutelare il patrimonio edilizio e garantire interventi sicuri, sostenibili e pienamente legittimi.

Contatti aziendali:
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Telefono: 070.2348800
Email: info@globalsocietacooperativa.com

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Computo metrico estimativo

Computo metrico estimativo: cos’è, a cosa serve e perché è fondamentale in edilizia

Nel settore dell’edilizia, il computo metrico estimativo rappresenta uno strumento essenziale per la gestione economica e operativa di un progetto. Si tratta di un documento tecnico che consente di stimare in modo preciso e dettagliato il costo complessivo di un’opera, attraverso la misurazione delle quantità e l’indicazione dei prezzi unitari delle lavorazioni previste.

Global, impresa edile operante in tutta la Sardegna, utilizza il computo metrico estimativo in ogni fase progettuale come garanzia di trasparenza, controllo dei costi e pianificazione efficace.

Cos’è il computo metrico estimativo

Il computo metrico estimativo è un documento che dettaglia tutte le lavorazioni necessarie per la realizzazione di un’opera edile, specificando:

  • la quantità esatta delle lavorazioni;

  • la tipologia dei materiali utilizzati;

  • il prezzo unitario per ciascuna voce;

  • il costo complessivo per ogni lavorazione e per l’intera opera.

Grazie a questa struttura, il computo consente una valutazione economica puntuale e rappresenta la base per confrontare offerte, stimare investimenti e controllare l’andamento della spesa durante l’esecuzione dei lavori.

Obbligatorietà negli appalti pubblici

Il Codice degli Appalti (D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50) ha reso obbligatorio il computo metrico estimativo per i lavori pubblici, come parte integrante del progetto definitivo ed esecutivo. È quindi un documento indispensabile per la presentazione di gare d’appalto e per la contrattualizzazione dei rapporti tra stazioni appaltanti e imprese edili.

Chi redige il computo metrico estimativo

A redigere il computo è generalmente il progettista incaricato, sulla base del progetto architettonico. Questo documento diventa uno strumento operativo per il committente, che può così:

  • pianificare con precisione il budget dell’opera;

  • richiedere preventivi a diverse imprese di costruzioni;

  • confrontare offerte in modo oggettivo.

Dal canto suo, l’impresa esecutrice (come Global Società Cooperativa) utilizza il computo metrico estimativo per:

  • formulare un’offerta tecnico-economica coerente;

  • calcolare il fabbisogno di materiali, manodopera e mezzi;

  • gestire l’organizzazione del cantiere in maniera efficiente.

Perché è importante la precisione

Affinché il computo metrico estimativo sia realmente efficace, è fondamentale che ogni voce sia dettagliata e precisa: ogni lavorazione deve riportare con esattezza la quantità e il prezzo unitario. Solo così si ottiene una stima attendibile dei costi e si evitano imprevisti durante l’esecuzione.

Global: esperienza e competenza nei lavori edili in tutta la Sardegna

Grazie all’esperienza maturata nel settore pubblico e privato, Global affianca clienti e progettisti nella redazione e nell’analisi del computo metrico estimativo, contribuendo alla riuscita di interventi edilizi efficienti, trasparenti e perfettamente pianificati. 

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Efficienza energetica e qualità dell’aria: come garantire il benessere abitativo nelle case ad alte prestazioni

Negli ultimi anni, l’attenzione verso l’efficienza energetica ha rivoluzionato il modo di progettare e costruire gli edifici. Le abitazioni moderne, sempre più isolate termicamente, consentono di ridurre i consumi e contenere le dispersioni di calore, rappresentando un importante passo avanti per la sostenibilità. Tuttavia, questi benefici possono avere un rovescio della medaglia: una scarsa qualità dell’aria interna, con conseguenze significative sulla salute degli occupanti.

Abitazioni efficienti: tra comfort termico e rischi per la salute

L’uso di materiali isolanti e infissi a tenuta ermetica è fondamentale per migliorare la prestazione energetica di un edificio. Ma un’eccessiva sigillatura può impedire il naturale ricambio d’aria, favorendo l’accumulo di umidità, muffe, allergeni e sostanze inquinanti come i composti organici volatili (COV) o il radon. Tutti questi fattori possono contribuire all’insorgenza di disturbi respiratori, in particolare asma e allergie.

In ambienti scarsamente ventilati, la presenza di agenti irritanti e l’eccesso di umidità rappresentano una minaccia concreta, soprattutto per i soggetti più fragili come bambini e anziani. Una casa energeticamente efficiente, quindi, deve essere anche salubre.

Il problema si manifesta in modo ancor più critico nel settore del social housing. In queste realtà, spesso caratterizzate da risorse limitate e scarsa manutenzione, le soluzioni costruttive puntano al contenimento energetico ma trascurano l’aspetto della qualità dell’aria interna. Il risultato è un ambiente chiuso e umido, dove proliferano muffe e agenti allergeni, aggravando le patologie respiratorie e riducendo il benessere dei residenti.

Soluzioni per un ambiente sano ed efficiente

Per evitare che l’efficienza energetica diventi un fattore di rischio, è fondamentale progettare e ristrutturare gli edifici con un approccio integrato. Alcune soluzioni efficaci includono:

  • Ventilazione meccanica controllata (VMC): permette un ricambio d’aria continuo senza dispersioni di calore;

  • Materiali traspiranti: fondamentali per ridurre la formazione di condensa e migliorare la qualità dell’aria interna;

  • Controllo dell’umidità: mantenere i livelli tra il 40% e il 60% aiuta a prevenire la proliferazione di muffe;

  • Manutenzione periodica degli impianti: garantisce l’efficacia e la sicurezza dei sistemi di ventilazione;

  • Monitoraggio della qualità dell’aria: sensori per CO₂ e umidità consentono un controllo costante degli ambienti.

Il ruolo della progettazione integrata per edifici salubri e sostenibili

Global, grazie alla sua esperienza nel settore della domotica e nella realizzazione di edifici smart, è in grado di offrire soluzioni che coniugano efficienza energetica e benessere abitativo. Attraverso tecnologie intelligenti, è possibile realizzare smart building dotati di sistemi avanzati per il controllo dell’aria, della temperatura e dell’umidità, migliorando la qualità della vita in ogni ambiente. Per approfondire questi aspetti leggi il nostro approfondimento dedicato agli smart building e scopri di più sulla domotica.

Una casa ad alta efficienza energetica non dovrebbe mai prescindere dalla salubrità degli ambienti interni. Con una progettazione attenta e l’adozione delle giuste tecnologie, è possibile costruire edifici che siano allo stesso tempo sostenibili, sicuri e confortevoli. Investire in qualità dell’aria significa tutelare la salute di chi abita quegli spazi, garantendo un reale benessere abitativo, oggi e nel futuro.

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Cappotto termico

Cappotto termico: la soluzione ideale anche contro il caldo estivo

Quando si parla di isolamento termico degli edifici, si pensa spesso alla protezione dal freddo invernale. Tuttavia, con il cambiamento climatico in corso e le temperature estive sempre più elevate, il sistema a cappotto si rivela una scelta strategica anche per il comfort abitativo estivo e il contenimento dei consumi energetici nei mesi più caldi.

Cappotto termico e cambiamenti climatici: un’esigenza attuale

Secondo i dati ufficiali, il 2024 ha registrato un aumento della temperatura media globale superiore a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, con impatti evidenti sulla vivibilità delle nostre abitazioni. Si prevede che, entro il 2050, la percentuale di famiglie dotate di impianti di condizionamento passerà dal 27% a valori compresi tra il 33% e il 48%. Questo comporterebbe un forte incremento nei consumi elettrici e nelle emissioni climalteranti.

Per contrastare questi effetti, l’Unione Europea ha fissato l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, puntando anche sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

Perché installare un cappotto termico anche in estate?

Il sistema a cappotto è una delle tecnologie più efficaci per l’efficientamento energetico delle abitazioni. Grazie alla sua capacità di attenuare il flusso termico, protegge l’edificio non solo dal freddo, ma anche dal surriscaldamento estivo. Questo isolamento migliora le prestazioni energetiche complessive e rende gli ambienti interni più confortevoli, senza ricorrere eccessivamente ai sistemi di raffrescamento.

Cortexa, il consorzio di riferimento per la qualità del sistema a cappotto, ha recentemente pubblicato una Guida Tecnica che dimostra come una corretta progettazione e posa del cappotto termico contribuisca a migliorare sensibilmente il comfort abitativo estivo.

Come migliorare il comfort estivo degli edifici?

Per garantire una protezione efficace dal caldo, è fondamentale adottare alcune strategie tecniche:

  • Isolare correttamente le strutture opache (pareti e coperture);

  • Utilizzare materiali con elevata inerzia termica, capaci di ritardare l’ingresso del calore;

  • Applicare schermature solari a finestre e superfici trasparenti;

  • Integrare sistemi di ventilazione naturale o meccanica controllata.

Il cappotto termico esterno, in particolare, è uno degli strumenti più efficaci per limitare il fabbisogno energetico per il raffrescamento e garantire una temperatura interna più stabile durante tutto l’anno.

Prestazioni estive e valutazioni tecniche

La normativa italiana richiede specifiche verifiche per valutare l’efficacia dell’isolamento estivo, tra cui:

  • Il fabbisogno energetico di raffrescamento calcolato con modelli dinamici;

  • Il valore di trasmittanza termica periodica Yie (calcolata mediante la formula W/m²K)  delle pareti;

  • La temperatura operante sulla superficie esterna delle strutture opache.

Tutti questi parametri possono essere ottimizzati con un Sistema a Cappotto certificato, garantendo migliori prestazioni in estate e un risparmio concreto sulla bolletta.

I vantaggi concreti per le famiglie

Secondo un sondaggio condotto nel 2024 da Cortexa su circa 700 progettisti, il 30% dei committenti sceglie il cappotto termico principalmente per aumentare il comfort abitativo. L’isolamento estivo è ormai percepito come una necessità concreta, soprattutto in un Paese come l’Italia, dove le ondate di calore sono sempre più frequenti.

Grazie al cappotto termico è possibile:

  • Ridurre i picchi di temperatura interna;

  • Limitare l’uso dei climatizzatori, con un risparmio fino al 50% sui consumi;

  • Aumentare il valore e la vivibilità dell’immobile.

Global Società Cooperativa, grazie alla propria esperienza nel settore dell’edilizia e dell’efficienza energetica in Sardegna, è il partner ideale per interventi di riqualificazione con sistemi a cappotto di qualità certificata, in grado di migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi sia in inverno che in estate. Chiamaci o scrivici per un preventivo.

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