Archives for Marzo 2025

Riqualificazione edilizia in Sardegna: interventi trainati dai bonus fiscali secondo il Rapporto ENEA 2024

Anche in Sardegna il settore dell’edilizia continua a evolversi, sostenuto dagli incentivi fiscali nazionali che hanno favorito numerosi interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione. Il Rapporto Annuale ENEA 2024 sulle detrazioni fiscali fotografa con precisione l’andamento degli interventi realizzati grazie a misure come Ecobonus, Bonus Casa, Bonus Facciate e SuperEcobonus, offrendo dati preziosi per professionisti del settore e cittadini.

Considerando il contesto sardo, caratterizzato da un patrimonio edilizio spesso risalente a decenni fa, questi strumenti rappresentano una leva concreta per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo, riducendo al contempo l’impatto ambientale.

Scarica il report ENEA

Interventi in crescita: infissi e caldaie in testa tra gli Ecobonus

Secondo ENEA, nel 2023 gli interventi realizzati con l’Ecobonus hanno prodotto investimenti pari a 5,86 miliardi di euro. Le opere più frequenti riguardano la sostituzione di infissi e la riqualificazione degli impianti termici, in particolare con caldaie a condensazione e pompe di calore.

Anche in Sardegna queste soluzioni si stanno diffondendo, soprattutto nelle zone in cui l’esposizione al vento e agli agenti atmosferici rende fondamentale migliorare l’isolamento degli edifici. In particolare, nelle aree costiere, ma anche in quelle rurali e nei piccoli centri dell’interno, il rinnovo degli impianti consente di ottenere un duplice beneficio: riduzione dei consumi e maggiore sostenibilità ambientale, in una regione che fa del turismo e del rispetto del territorio le sue colonne portanti.

Bonus Casa: impianti fotovoltaici e pompe di calore sempre più diffusi

Il Bonus Casa continua a essere una delle agevolazioni più apprezzate, anche sull’isola. ENEA segnala una forte crescita dell’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore nel 2023. Gli impianti solari, in particolare, hanno registrato un incremento superiore al 100% rispetto all’anno precedente, confermando l’interesse per l’autoproduzione di energia elettrica.

In Sardegna, dove la disponibilità di sole è tra le più alte d’Europa, il fotovoltaico rappresenta una risorsa strategica. Gli incentivi hanno stimolato l’adozione di sistemi integrati per il riscaldamento, la climatizzazione e la produzione di energia, migliorando le prestazioni degli edifici e riducendo la dipendenza da fonti fossili.

SuperEcobonus: focus sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente

Il SuperEcobonus 110%, nonostante la progressiva rimodulazione, ha lasciato un segno importante nella trasformazione del patrimonio edilizio italiano. Il Rapporto ENEA evidenzia come molti degli edifici interessati dagli interventi siano stati costruiti tra il 1946 e il 1980, un dato che si rispecchia anche in molte aree urbane e periferiche della Sardegna.

Gli interventi più comuni includono isolamento termico, sostituzione degli infissi e installazione di impianti ad alta efficienza. Oltre al risparmio energetico, questi lavori contribuiscono a un miglioramento estetico e funzionale degli edifici, in linea con le direttive europee per la rigenerazione urbana e il “Nuovo Bauhaus Europeo”.

Efficienza energetica e comfort abitativo: le soluzioni più efficaci

L’analisi dei dati ENEA consente di individuare gli interventi edilizi più vantaggiosi realizzati nel 2023, che trovano riscontro anche nell’esperienza diretta delle imprese sarde come Global Società Cooperativa, da anni attiva nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni in tutta l’isola:

  • Sostituzione degli infissi e isolamento termico: migliorano il comfort abitativo, riducono i consumi e valorizzano l’immobile.

  • Fotovoltaico: consente di sfruttare appieno il potenziale energetico del sole sardo, con un ritorno economico significativo.

  • Pompe di calore e caldaie a condensazione: fondamentali per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, specie nei contesti extra-urbani.

Incentivi e normativa: attenzione alle scadenze

Il rapporto ENEA ricorda che per accedere alle detrazioni è fondamentale inviare entro 90 giorni dalla fine dei lavori le schede descrittive tramite i portali dedicati. Un passaggio tecnico che richiede attenzione, in particolare in attesa dell’aggiornamento delle piattaforme ENEA secondo la nuova Legge di Bilancio.

Per questo, è fondamentale affidarsi a imprese qualificate, capaci di gestire ogni fase degli interventi, dalla progettazione alla rendicontazione.

La professionalità di Global Società Cooperativa

Global Società Cooperativa opera in tutta la Sardegna nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni, con un team di tecnici specializzati e personale qualificato. Ogni intervento viene seguito con attenzione fin dalla fase di progettazione, garantendo opere edilizie conformi alle normative vigenti, sicure e durature nel tempo.

Affidarsi a professionisti esperti significa realizzare edifici di qualità, evitando criticità future e assicurando un risparmio in termini di manutenzione ed efficienza. Che si tratti di nuove costruzioni o di interventi di riqualificazione, Global Società Cooperativa è il partner ideale per un’edilizia solida, sostenibile e a norma di legge.

Contatti aziendali:
Global Società Cooperativa
Telefono: 070.2348800
Email: info@globalsocietacooperativa.com

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Dichiarazione di conformità degli impianti: cos’è e perché è importante la DiCo

Nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica, la dichiarazione di conformità (DiCo) è un documento essenziale che attesta che un impianto (elettrico, idrico, termico o a gas) è stato realizzato secondo le normative vigenti. La DiCo viene rilasciata dall’azienda installatrice al termine dei lavori, come previsto dal Decreto Ministeriale 37/2008.

Per Global Società Cooperativa, la corretta realizzazione degli impianti e il rilascio della dichiarazione di conformità sono una garanzia di qualità e sicurezza. Questa certificazione è fondamentale per l’attivazione dei servizi e per evitare sanzioni o problemi legali in caso di controlli.

Cos’è la dichiarazione di conformità

La dichiarazione di conformità certifica che un impianto è stato installato nel rispetto delle norme tecniche e di sicurezza in vigore. È obbligatoria per:

  • Nuove installazioni – Quando viene realizzato un nuovo impianto elettrico, idrico o termico.
  • Modifiche rilevanti – In caso di interventi strutturali o di ampliamenti sugli impianti esistenti.
  • Cambio di destinazione d’uso – Quando un edificio o una parte di esso cambia funzione (esempio: da residenziale a commerciale).

La DiCo deve contenere:

  • I dati dell’impresa esecutrice e del responsabile tecnico;
  • La descrizione dell’impianto e delle normative seguite;
  • La tipologia dei materiali utilizzati;
  • Lo schema dell’impianto e il certificato di collaudo (se previsto);
  • La dichiarazione firmata di conformità ai progetti e alle norme di sicurezza.

Quando è obbligatoria la dichiarazione di conformità

Se un impianto non è certificato, potrebbero verificarsi problemi nell’allaccio alle utenze di gas, acqua ed elettricità, poiché i gestori richiedono la dichiarazione di conformità per attivare i servizi. In caso di vendita o locazione dell’immobile, l’assenza della certificazione può complicare le trattative, rendendo necessario un adeguamento o il rilascio di una dichiarazione di rispondenza (DiRi) da parte di un tecnico abilitato.

La dichiarazione di conformità è obbligatoria nei seguenti casi:

  • Installazione di un nuovo impianto – Ogni nuovo impianto deve essere certificato dall’installatore.
  • Modifica strutturale di un impianto esistente – La sostituzione di una caldaia o il rifacimento dell’impianto elettrico richiedono una nuova dichiarazione.
  • Ampliamento di un impianto esistente – Aggiunta di punti luce, termosifoni o estensione di tubature.
  • Adeguamento di impianti non a norma – Se un impianto viene aggiornato secondo le nuove normative.
  • Cambio di destinazione d’uso di un immobile – Quando l’edificio cambia funzione (ad esempio, da residenziale a commerciale).

Quali impianti necessitano della dichiarazione di conformità

La dichiarazione di conformità è richiesta per le varie tipologie di impianti presenti negli edifici, sia residenziali che commerciali e industriali. Se un impianto non è certificato, il primo passo è verificare se l’installatore originale può ancora emettere la dichiarazione di conformità. Se ciò non è possibile, è possibile richiedere una dichiarazione di rispondenza (DiRi) a un tecnico abilitato, che eseguirà un controllo approfondito per verificare la conformità dell’impianto alle norme vigenti. Se emergono irregolarità, sarà necessario intervenire per adeguare l’impianto e metterlo in sicurezza prima di ottenere la certificazione.

Il DM 37/2008 prevede l’obbligo della DiCo per:

  • Impianti elettrici – Impianti di distribuzione dell’energia elettrica, quadri elettrici e sistemi di messa a terra.
  • Impianti idraulici e sanitari – Reti di distribuzione dell’acqua potabile e scarichi fognari.
  • Impianti di riscaldamento e climatizzazione – Caldaie, termosifoni, condizionatori e pompe di calore.
  • Impianti a gas – Tubazioni e dispositivi di regolazione della pressione per uso domestico e industriale.
  • Impianti di protezione antincendio – Sistemi di rilevazione fumi e sprinkler.
  • Impianti di automazione e domotica – Sistemi di controllo accessi e gestione intelligente dell’energia.

La professionalità di Global Società Cooperativa

Global Società Cooperativa opera in tutta la Sardegna con un team di tecnici specializzati, garantendo la realizzazione di impianti certificati e conformi alle normative. La competenza e l’attenzione nella fase di progettazione e installazione permettono di ottenere impianti sicuri, efficienti e pronti per l’attivazione.

Affidarsi a professionisti qualificati significa avere la certezza di impianti sicuri e a norma, evitando problemi futuri e garantendo un risparmio a lungo termine. Per ogni progetto di installazione o ristrutturazione, Global Società Cooperativa è il partner ideale per un lavoro di qualità e a norma di legge.

Contatti aziendali:
Global Società Cooperativa
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Email: info@globalsocietacooperativa.com

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Ristrutturazione del bagno in Sardegna

Detrazioni fiscali per la sostituzione di box doccia e piatto doccia: tutto quello che c’è da sapere nel 2025

Nel 2025 è possibile ottenere una detrazione fiscale per la sostituzione di box doccia e piatto doccia, ma solo a determinate condizioni. La normativa fiscale italiana prevede infatti agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia, ma non tutti i lavori rientrano automaticamente tra quelli detraibili. Vediamo nel dettaglio cosa stabilisce la legge e quando è possibile beneficiare di questa agevolazione.

Detrazioni fiscali per la ristrutturazione del bagno nel 2025

Tra le spese legate alla ristrutturazione del bagno, la sostituzione di box doccia e piatto doccia è uno degli interventi più richiesti. Tuttavia, per poter accedere alla detrazione fiscale, questi lavori devono rientrare in una categoria di interventi specifica definita dalla legge di bilancio 2025.

Secondo quanto previsto dalla Legge n. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025), è possibile ottenere una detrazione fiscale del 36% sulle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Se i lavori riguardano un’abitazione principale e vengono eseguiti da chi detiene un diritto di proprietà o di godimento, la detrazione sale al 50%.

Per saperne di più sui servizi di ristrutturazione offerti da Global Società Cooperativa, visita la pagina dedicata alla ristrutturazione.

Quando la sostituzione del box doccia è detraibile?

Non tutte le operazioni di ristrutturazione del bagno danno diritto alla detrazione fiscale. La sostituzione del box doccia o del piatto doccia, se eseguita come intervento isolato, non rientra tra le spese detraibili. La detrazione diventa applicabile solo se la sostituzione avviene nell’ambito di un’opera di manutenzione straordinaria, come ad esempio il rifacimento completo dell’impianto idraulico o la ristrutturazione generale del bagno.

Questo principio è stato confermato dall’Agenzia delle Entrate, che ha chiarito come la semplice sostituzione di elementi del bagno non sia sufficiente per ottenere l’agevolazione, a meno che non venga inserita in un contesto di lavori più ampio.

Importo massimo e modalità di rimborso

Per le spese di ristrutturazione sostenute nel 2025, la detrazione è calcolata su un importo massimo di 96.000 euro per singola unità immobiliare. L’agevolazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo.

Ad esempio, se si effettuano lavori di ristrutturazione per un totale di 50.000 euro, si potrà ottenere una detrazione del 36% (18.000 euro), che verrà suddivisa in 10 rate annuali di 1.800 euro ciascuna. Se invece l’intervento riguarda un’abitazione principale e rientra nella manutenzione straordinaria, la detrazione sale al 50%, con un rimborso complessivo di 25.000 euro (2.500 euro all’anno per 10 anni).

Affidati ai professionisti dell’edilizia in Sardegna

La sostituzione del box doccia e del piatto doccia nel 2025 potrà beneficiare della detrazione fiscale solo se inserita in un progetto di manutenzione straordinaria che coinvolge l’intero impianto idraulico o altri lavori di ristrutturazione. Per ottenere la detrazione, è essenziale che l’intervento rispetti le condizioni stabilite dalla legge di bilancio e che venga eseguito su un’abitazione principale.

Se stai pensando di rinnovare il bagno o eseguire una ristrutturazione più ampia, rivolgiti a Global Società Cooperativa per un sopralluogo e un preventivo su misura. Intervenire tempestivamente significa preservare la struttura della tua casa e migliorare il comfort abitativo durante tutto l’anno.

Contatti aziendali:
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Ristrutturazione del caminetto: sicurezza, efficienza e design per la tua casa

Il camino, fino a pochi decenni fa uno dei sistemi di riscaldamento tradizionale più utilizzato in Sardegna, negli ultimi anni si è trasformato in un vero e proprio elemento d’arredo in grado di dare stile e personalità alla stanza in cui si trova. Utile per riscaldare una stanza (o una casa, con l’ausilio di una caldaia), laddove è utilizzato quotidianamente diventa il centro della vita familiare e perché no, teatro delle migliori grigliate casalinghe.

Solitamente abbinato alle case con un arredamento rustico e amatissimo soprattutto nei paesi, il camino può diventare un elemento che si integra alla perfezione anche alle case più moderne. Se avete voglia di ristrutturare un vecchio camino conservando il suo fascino, ma rendendolo moderno, è ora di pensare ad un restyling, senza dimenticare che il “bonus caldaia” nel 2025 permetterà di ottenere una detrazione fiscale del 50% per l’installazione di stufe ad accumulo, caminetti o caldaie a pellet, purché si rispettino i requisiti di efficienza energetica e basse emissioni di fumi.

Regola numero uno: efficienza

I camini sono affascinanti ma spesso vengono lasciati spenti perché danno qualche problema di troppo rispetto ad altri sistemi moderni e più pratici. Spesso il problema è una canna fumaria che non assicura un buon tiraggio, riempiendo la stanza di fastidioso fumo. Una bocca troppo ampia o troppo piccola, l’altezza del camino “scomoda” per le nostre esigenze: tutti problemi che ne scoraggiano l’utilizzo. Anche i materiali con cui viene realizzato la struttura sono importanti, ad esempio la qualità dei mattoni refrattari, che possono usurarsi dopo decenni di accensioni. In questi casi è importante contattare una ditta competente e studiare la ristrutturazione del nostro camino.

Solo legna? No, affatto!

Quando si pensa di ristrutturare un camino, la prima scelta è quella del combustibile che lo alimenterà. Il tradizionale camino a legna ha un fascino senza tempo, ma comporta una gestione impegnativa, soprattutto se non si passa molto tempo dentro casa e si ha bisogno di soluzioni in grado di generare calore diffuso in tempi rapidi. In questo caso si può decidere di passare a un termocamino alimentato a pellet, che assicura il massimo rendimento, oppure scegliere un camino al bioetanolo che non richiede la canna fumaria (e che è molto scenografico, ma poco efficiente).

Nuovo camino, nuovo rivestimento 

A questo punto arriva il momento di dedicarsi al design e optare per un rivestimento adatto allo stile della casa o dell’ambiente in cui il caminetto andrà ad inserirsi. Le alternative sono diverse, come:

  • Camino in legno: il legno ha un fascino senza tempo. Utilizzare un rivestimento in legno per il camino, conferisce calore all’ambiente e un aspetto moderno.
  • Camino in mattoni: l’ideale per chi ha un budget basso o non ha un’idea chiara sul colore della stanza. Basterà semplicemente dipingere i mattoni per ottenere un elemento d’arredo totalmente differente, in poco tempo e con pochissimo sforzo.
  • Camino in pietra: un materiale che permette di dare al camino un design accattivante in base al taglio. Le pietre squadrate sono perfette per ricreare, magari in salotto, la tipica atmosfera da baita. Pietre bianche e piatte invece permettono di ottenere un aspetto più minimal.
  • Camino in pietra ricostruita: opzione è valida se volete rinnovare il camino senza spendere troppo. La pietra ricostruita, a differenza di quella naturale, ha un costo più basso ed è facile da applicare perché è molto più leggera.

Affidati ai professionisti dell’edilizia in Sardegna

La ristrutturazione di un caminetto è un intervento fondamentale per garantire sicurezza, efficienza energetica ed estetica all’interno di un’abitazione. Con il tempo, i caminetti possono subire danni strutturali, accumulare residui di combustione e perdere la loro capacità di riscaldare in modo efficace.

Se desideri ristrutturare il caminetto della tua casa, rivolgiti a Global Società Cooperativa per un sopralluogo e un preventivo su misura. Intervenire tempestivamente significa preservare la struttura della tua casa e migliorare il comfort abitativo durante tutto l’anno.

Contatti aziendali:
Global Società Cooperativa
Telefono: 070.2348800
Email: info@globalsocietacooperativa.com

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