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Bonus casa 2025: le nuove regole fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico in Italia e in Sardegna

Con la pubblicazione della Circolare n. 8/E del 19 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sulle nuove detrazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2025. Le novità riguardano Ecobonus, Sismabonus, Superbonus e bonus ristrutturazioni, strumenti fondamentali per il comparto edile anche in Sardegna, dove l’efficienza energetica e la riqualificazione del patrimonio abitativo rappresentano un’opportunità strategica.

Le modifiche puntano a ridurre gradualmente le aliquote di detrazione, eliminare i bonus per impianti inquinanti e incentivare chi investe nella prima casa. Attenzione alle nuove scadenze e ai requisiti: solo chi si muove per tempo potrà accedere ai benefici maggiori.

Detrazioni fiscali e Testo Unico: anticipi e riduzioni

La circolare modifica l’art. 16-bis del TUIR, anticipando al 1° gennaio 2025 la riduzione dell’aliquota al 30% per i lavori di recupero edilizio ed efficientamento energetico, con tre anni di anticipo rispetto alla precedente scadenza del 2028. Tuttavia, restano al 50% le detrazioni per interventi di sostituzione di gruppi elettrogeni con generatori a gas evoluti, coerenti con le direttive europee.

Per la Sardegna, dove l’ammodernamento degli impianti è cruciale anche per ridurre i costi energetici isolani, questa misura selettiva rappresenta un incentivo a investire in tecnologie sostenibili.

Ecobonus e Bonus Ristrutturazioni: nuove aliquote 2025-2027

Dal 1° gennaio 2025, le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica calano al 36%, per poi scendere al 30% nel 2026 e 2027.

Chi interviene sull’abitazione principale avrà diritto a una maggiorazione: 50% nel 2025 e 36% nei due anni successivi. Il tetto massimo resta di 96.000 euro per unità immobiliare.

Esclusi dagli incentivi gli impianti alimentati da combustibili fossili. In Sardegna, dove molte abitazioni utilizzano ancora vecchie caldaie a gasolio o GPL, sarà fondamentale pianificare un passaggio a soluzioni più ecologiche.

Sismabonus: proroga e detrazione ridotta

Il Sismabonus viene prorogato fino al 2027 ma con aliquote più basse: 36% nel 2025 e 30% nei due anni successivi. Anche in questo caso, per la prima casa si sale al 50% e al 36%.

Le detrazioni potenziate fino all’85% per interventi strutturali o demolizione e ricostruzione non sono più previste. In Sardegna, regione a rischio sismico moderato, questa misura potrebbe rallentare alcuni progetti in aree sensibili come il centro Sardegna e le zone collinari.

Bonus mobili: confermati importi e requisiti

Il bonus mobili è stato confermato anche per il 2025 con detrazione al 50% su un massimo di 5.000 euro, per chi effettua ristrutturazioni edilizie. Gli acquisti devono essere tracciabili e gli elettrodomestici devono rispettare le classi energetiche minime.

Un’opportunità utile anche per chi rinnova la propria casa in Sardegna con arredi sostenibili e a basso consumo.

Stop ai bonus per caldaie a combustibili fossili

Dal 2025 non saranno più ammesse detrazioni per la sostituzione o nuova installazione di caldaie alimentate da gas, gasolio o combustibili fossili, neanche se a condensazione. Le agevolazioni restano per pompe di calore, generatori a biomassa, microcogeneratori e sistemi ibridi.

Per molte famiglie sarde, specie nei territori non metanizzati, la scelta di impianti alternativi sarà una necessità: la riqualificazione degli impianti rappresenta anche un passo concreto verso l’autonomia energetica.

Superbonus 2025: detrazione al 65% solo con requisiti precisi

Dal 2025, il Superbonus è ridotto al 65% e accessibile solo a chi avvia i lavori entro il 15 ottobre 2024 presentando CILA o richiesta di titolo abilitativo. Per le spese del 2023 è possibile optare per la detrazione in 10 anni, da comunicare entro il 31 ottobre 2025.

Una misura importante anche per i cantieri in Sardegna, dove le tempistiche autorizzative e logistiche possono essere più lente: è fondamentale muoversi in anticipo.

Detrazioni maggiorate per la prima casa

Ecobonus, Sismabonus e Bonus ristrutturazioni prevedono aliquote più alte per chi investe nella prima casa. Le condizioni sono:

  • proprietà o diritto reale sull’immobile
  • utilizzo come abitazione principale al momento del pagamento o avvio lavori

Sono incluse anche le pertinenze e le quote condominiali. In Sardegna, dove il patrimonio immobiliare è spesso composto da unità indipendenti o bifamiliari, questa misura può risultare particolarmente vantaggiosa. La detrazione maggiorata resta valida anche se negli anni successivi l’immobile cambia destinazione.

Affidati a Global Società Cooperativa

Con un’esperienza consolidata nel settore delle costruzioni, dell’impiantistica e della cura del verde, Global Società Cooperativa ti offre un servizio completo nel mondo dell’edilizia: sopralluogo tecnico, progettazione su misura e realizzazione degli interventi, tutto con un unico interlocutore. Contattaci per una consulenza o per un preventivo!

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Finestre

Ampliamento finestre e modifiche ai prospetti: quando serve il permesso di costruire

Nel settore dell’edilizia, anche un intervento apparentemente semplice come l’ampliamento di una finestra può richiedere un preciso inquadramento normativo. Spostare un’apertura, modificarne l’altezza o le dimensioni, non è mai un’azione neutra e può comportare conseguenze rilevanti dal punto di vista urbanistico e legale. Secondo una recente sentenza del TAR, infatti, tali modifiche rientrano a pieno titolo nella categoria della ristrutturazione edilizia, per la quale è sempre richiesto il permesso di costruire.

Intervenire sull’aspetto esterno di un fabbricato, anche solo per modificare vani già esistenti, implica una trasformazione percepibile del prospetto. La giurisprudenza è chiara: l’estetica e la volumetria di un edificio non sono solo questioni di forma, ma elementi tutelati dall’ordinamento, specie in presenza di vincoli paesaggistici. Per questo motivo, ogni intervento che alteri in modo visibile l’organismo edilizio — sia esso una finestra spostata, ampliata o chiusa — deve essere valutato nella sua globalità e richiede un titolo abilitativo.

L’errore più comune è considerare queste modifiche come semplice manutenzione straordinaria. Tuttavia, l’articolo 10 del D.P.R. 380/2001 stabilisce che ogni trasformazione che incida su sagoma, prospetti o funzionalità dell’immobile rientra nella ristrutturazione edilizia. Il permesso di costruire, in questi casi, è imprescindibile. La normativa non fa distinzione sulla dimensione dell’intervento, ma valuta il suo impatto sull’equilibrio generale dell’edificio. E in presenza di vincoli, come accade in molte aree del territorio sardo, la tolleranza per le opere prive di autorizzazione è pari a zero: in caso di abuso edilizio, la demolizione è inevitabile.

Per chi opera in edilizia, come Global, è fondamentale accompagnare ogni progetto con un’attenta analisi normativa. Ristrutturare, migliorare l’efficienza o rendere più luminosi gli spazi non può mai prescindere dal rispetto delle regole. Interventi che modificano l’esterno dell’edificio, anche se di modesta entità, devono essere sempre inquadrati all’interno di una progettazione autorizzata e condivisa con gli enti preposti.

Globalesperienza competenza nei lavori edili in tutta la Sardegna

Global Società Cooperativa garantisce assistenza tecnica e consulenza qualificata per tutti gli interventi soggetti a titolo edilizio, guidando il committente attraverso ogni fase dell’iter burocratico e urbanistico. Operare nel rispetto delle norme significa costruire valore, tutelare il patrimonio edilizio e garantire interventi sicuri, sostenibili e pienamente legittimi.

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Computo metrico estimativo

Computo metrico estimativo: cos’è, a cosa serve e perché è fondamentale in edilizia

Nel settore dell’edilizia, il computo metrico estimativo rappresenta uno strumento essenziale per la gestione economica e operativa di un progetto. Si tratta di un documento tecnico che consente di stimare in modo preciso e dettagliato il costo complessivo di un’opera, attraverso la misurazione delle quantità e l’indicazione dei prezzi unitari delle lavorazioni previste.

Global, impresa edile operante in tutta la Sardegna, utilizza il computo metrico estimativo in ogni fase progettuale come garanzia di trasparenza, controllo dei costi e pianificazione efficace.

Cos’è il computo metrico estimativo

Il computo metrico estimativo è un documento che dettaglia tutte le lavorazioni necessarie per la realizzazione di un’opera edile, specificando:

  • la quantità esatta delle lavorazioni;

  • la tipologia dei materiali utilizzati;

  • il prezzo unitario per ciascuna voce;

  • il costo complessivo per ogni lavorazione e per l’intera opera.

Grazie a questa struttura, il computo consente una valutazione economica puntuale e rappresenta la base per confrontare offerte, stimare investimenti e controllare l’andamento della spesa durante l’esecuzione dei lavori.

Obbligatorietà negli appalti pubblici

Il Codice degli Appalti (D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50) ha reso obbligatorio il computo metrico estimativo per i lavori pubblici, come parte integrante del progetto definitivo ed esecutivo. È quindi un documento indispensabile per la presentazione di gare d’appalto e per la contrattualizzazione dei rapporti tra stazioni appaltanti e imprese edili.

Chi redige il computo metrico estimativo

A redigere il computo è generalmente il progettista incaricato, sulla base del progetto architettonico. Questo documento diventa uno strumento operativo per il committente, che può così:

  • pianificare con precisione il budget dell’opera;

  • richiedere preventivi a diverse imprese di costruzioni;

  • confrontare offerte in modo oggettivo.

Dal canto suo, l’impresa esecutrice (come Global Società Cooperativa) utilizza il computo metrico estimativo per:

  • formulare un’offerta tecnico-economica coerente;

  • calcolare il fabbisogno di materiali, manodopera e mezzi;

  • gestire l’organizzazione del cantiere in maniera efficiente.

Perché è importante la precisione

Affinché il computo metrico estimativo sia realmente efficace, è fondamentale che ogni voce sia dettagliata e precisa: ogni lavorazione deve riportare con esattezza la quantità e il prezzo unitario. Solo così si ottiene una stima attendibile dei costi e si evitano imprevisti durante l’esecuzione.

Global: esperienza e competenza nei lavori edili in tutta la Sardegna

Grazie all’esperienza maturata nel settore pubblico e privato, Global affianca clienti e progettisti nella redazione e nell’analisi del computo metrico estimativo, contribuendo alla riuscita di interventi edilizi efficienti, trasparenti e perfettamente pianificati. 

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Efficienza energetica e qualità dell’aria: come garantire il benessere abitativo nelle case ad alte prestazioni

Negli ultimi anni, l’attenzione verso l’efficienza energetica ha rivoluzionato il modo di progettare e costruire gli edifici. Le abitazioni moderne, sempre più isolate termicamente, consentono di ridurre i consumi e contenere le dispersioni di calore, rappresentando un importante passo avanti per la sostenibilità. Tuttavia, questi benefici possono avere un rovescio della medaglia: una scarsa qualità dell’aria interna, con conseguenze significative sulla salute degli occupanti.

Abitazioni efficienti: tra comfort termico e rischi per la salute

L’uso di materiali isolanti e infissi a tenuta ermetica è fondamentale per migliorare la prestazione energetica di un edificio. Ma un’eccessiva sigillatura può impedire il naturale ricambio d’aria, favorendo l’accumulo di umidità, muffe, allergeni e sostanze inquinanti come i composti organici volatili (COV) o il radon. Tutti questi fattori possono contribuire all’insorgenza di disturbi respiratori, in particolare asma e allergie.

In ambienti scarsamente ventilati, la presenza di agenti irritanti e l’eccesso di umidità rappresentano una minaccia concreta, soprattutto per i soggetti più fragili come bambini e anziani. Una casa energeticamente efficiente, quindi, deve essere anche salubre.

Il problema si manifesta in modo ancor più critico nel settore del social housing. In queste realtà, spesso caratterizzate da risorse limitate e scarsa manutenzione, le soluzioni costruttive puntano al contenimento energetico ma trascurano l’aspetto della qualità dell’aria interna. Il risultato è un ambiente chiuso e umido, dove proliferano muffe e agenti allergeni, aggravando le patologie respiratorie e riducendo il benessere dei residenti.

Soluzioni per un ambiente sano ed efficiente

Per evitare che l’efficienza energetica diventi un fattore di rischio, è fondamentale progettare e ristrutturare gli edifici con un approccio integrato. Alcune soluzioni efficaci includono:

  • Ventilazione meccanica controllata (VMC): permette un ricambio d’aria continuo senza dispersioni di calore;

  • Materiali traspiranti: fondamentali per ridurre la formazione di condensa e migliorare la qualità dell’aria interna;

  • Controllo dell’umidità: mantenere i livelli tra il 40% e il 60% aiuta a prevenire la proliferazione di muffe;

  • Manutenzione periodica degli impianti: garantisce l’efficacia e la sicurezza dei sistemi di ventilazione;

  • Monitoraggio della qualità dell’aria: sensori per CO₂ e umidità consentono un controllo costante degli ambienti.

Il ruolo della progettazione integrata per edifici salubri e sostenibili

Global, grazie alla sua esperienza nel settore della domotica e nella realizzazione di edifici smart, è in grado di offrire soluzioni che coniugano efficienza energetica e benessere abitativo. Attraverso tecnologie intelligenti, è possibile realizzare smart building dotati di sistemi avanzati per il controllo dell’aria, della temperatura e dell’umidità, migliorando la qualità della vita in ogni ambiente. Per approfondire questi aspetti leggi il nostro approfondimento dedicato agli smart building e scopri di più sulla domotica.

Una casa ad alta efficienza energetica non dovrebbe mai prescindere dalla salubrità degli ambienti interni. Con una progettazione attenta e l’adozione delle giuste tecnologie, è possibile costruire edifici che siano allo stesso tempo sostenibili, sicuri e confortevoli. Investire in qualità dell’aria significa tutelare la salute di chi abita quegli spazi, garantendo un reale benessere abitativo, oggi e nel futuro.

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Cappotto termico

Cappotto termico: la soluzione ideale anche contro il caldo estivo

Quando si parla di isolamento termico degli edifici, si pensa spesso alla protezione dal freddo invernale. Tuttavia, con il cambiamento climatico in corso e le temperature estive sempre più elevate, il sistema a cappotto si rivela una scelta strategica anche per il comfort abitativo estivo e il contenimento dei consumi energetici nei mesi più caldi.

Cappotto termico e cambiamenti climatici: un’esigenza attuale

Secondo i dati ufficiali, il 2024 ha registrato un aumento della temperatura media globale superiore a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, con impatti evidenti sulla vivibilità delle nostre abitazioni. Si prevede che, entro il 2050, la percentuale di famiglie dotate di impianti di condizionamento passerà dal 27% a valori compresi tra il 33% e il 48%. Questo comporterebbe un forte incremento nei consumi elettrici e nelle emissioni climalteranti.

Per contrastare questi effetti, l’Unione Europea ha fissato l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, puntando anche sulla riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

Perché installare un cappotto termico anche in estate?

Il sistema a cappotto è una delle tecnologie più efficaci per l’efficientamento energetico delle abitazioni. Grazie alla sua capacità di attenuare il flusso termico, protegge l’edificio non solo dal freddo, ma anche dal surriscaldamento estivo. Questo isolamento migliora le prestazioni energetiche complessive e rende gli ambienti interni più confortevoli, senza ricorrere eccessivamente ai sistemi di raffrescamento.

Cortexa, il consorzio di riferimento per la qualità del sistema a cappotto, ha recentemente pubblicato una Guida Tecnica che dimostra come una corretta progettazione e posa del cappotto termico contribuisca a migliorare sensibilmente il comfort abitativo estivo.

Come migliorare il comfort estivo degli edifici?

Per garantire una protezione efficace dal caldo, è fondamentale adottare alcune strategie tecniche:

  • Isolare correttamente le strutture opache (pareti e coperture);

  • Utilizzare materiali con elevata inerzia termica, capaci di ritardare l’ingresso del calore;

  • Applicare schermature solari a finestre e superfici trasparenti;

  • Integrare sistemi di ventilazione naturale o meccanica controllata.

Il cappotto termico esterno, in particolare, è uno degli strumenti più efficaci per limitare il fabbisogno energetico per il raffrescamento e garantire una temperatura interna più stabile durante tutto l’anno.

Prestazioni estive e valutazioni tecniche

La normativa italiana richiede specifiche verifiche per valutare l’efficacia dell’isolamento estivo, tra cui:

  • Il fabbisogno energetico di raffrescamento calcolato con modelli dinamici;

  • Il valore di trasmittanza termica periodica Yie (calcolata mediante la formula W/m²K)  delle pareti;

  • La temperatura operante sulla superficie esterna delle strutture opache.

Tutti questi parametri possono essere ottimizzati con un Sistema a Cappotto certificato, garantendo migliori prestazioni in estate e un risparmio concreto sulla bolletta.

I vantaggi concreti per le famiglie

Secondo un sondaggio condotto nel 2024 da Cortexa su circa 700 progettisti, il 30% dei committenti sceglie il cappotto termico principalmente per aumentare il comfort abitativo. L’isolamento estivo è ormai percepito come una necessità concreta, soprattutto in un Paese come l’Italia, dove le ondate di calore sono sempre più frequenti.

Grazie al cappotto termico è possibile:

  • Ridurre i picchi di temperatura interna;

  • Limitare l’uso dei climatizzatori, con un risparmio fino al 50% sui consumi;

  • Aumentare il valore e la vivibilità dell’immobile.

Global Società Cooperativa, grazie alla propria esperienza nel settore dell’edilizia e dell’efficienza energetica in Sardegna, è il partner ideale per interventi di riqualificazione con sistemi a cappotto di qualità certificata, in grado di migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi sia in inverno che in estate. Chiamaci o scrivici per un preventivo.

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Edilizia smart e domotica: una casa efficiente vale fino all’80% in più di una da ristrutturare

L’efficienza energetica e l’integrazione tecnologica stanno ridefinendo profondamente il modo in cui vengono progettati, costruiti e ristrutturati gli edifici. In questo nuovo paradigma, la classe energetica, la capacità di ridurre i consumi e l’adozione di sistemi intelligenti di gestione rappresentano i principali fattori che determinano il valore di un immobile.

Global Società Cooperativa è protagonista di questa trasformazione, offrendo servizi specializzati nella domotica e nella costruzione e ristrutturazione di edifici smart, grazie a competenze tecniche aggiornate e a un approccio progettuale innovativo.

Smart district: la nuova frontiera dell’edilizia sostenibile

La progettazione contemporanea non si limita più al singolo edificio, ma abbraccia una visione più ampia: quella degli smart district, veri e propri quartieri intelligenti in cui impianti, dispositivi e infrastrutture dialogano tra loro per ottimizzare i consumi energetici e idrici.

Questa tendenza, evidenziata dall’ultima analisi della Community Smart Building di TEHA Group, mostra come l’interoperabilità sia la chiave per ottenere ambienti più sostenibili, efficienti e confortevoli.

L’edilizia smart premia in valore e risparmio

I dati parlano chiaro: un edificio ad alta efficienza energetica può valere fino all’80% in più rispetto a uno da ristrutturare. L’introduzione di tecnologie intelligenti consente una riduzione dei consumi fino al 29%, con vantaggi economici tangibili sia per i singoli cittadini sia per l’intero sistema Paese.

Secondo le rilevazioni, tra il 2018 e il 2023 la quota di edifici in classe A è cresciuta dall’8% al 15%. Tuttavia, il 75% del patrimonio edilizio italiano resta in una fascia energetica bassa, contribuendo alla povertà energetica che colpisce oltre 5,3 milioni di persone.

È qui che entra in gioco il valore dell’edilizia smart, che non solo migliora la qualità della vita ma può anche generare risparmi annuali stimati tra i 17 e i 19 miliardi di euro, riducendo il consumo energetico e idrico a livello nazionale.

Domotica: tecnologia al servizio del comfort

Un elemento fondamentale nella trasformazione degli edifici è la domotica, ovvero l’integrazione di tecnologie automatizzate che migliorano la gestione degli ambienti domestici e professionali. Dai sistemi BACS (Building Automation and Controls Systems) di automazione degli impianti alle soluzioni per il controllo remoto di luci, climatizzazione e sicurezza, la domotica è oggi sinonimo di efficienza, comfort e risparmio.

Global ha maturato una solida esperienza nella progettazione e installazione di soluzioni domotiche su misura, contribuendo alla realizzazione di edifici sempre più intelligenti e sostenibili. Per saperne di più su come rendere smart la tua casa, visita l’articolo dedicato alla.

L’esperienza di Global nel ramo della domotica

Grazie alla sua esperienza pluridecennale, Global si propone come partner affidabile per interventi di costruzione e riqualificazione energetica in ottica smart. L’azienda promuove un’edilizia integrata, tecnologica e sostenibile, collaborando con progettisti, fornitori e clienti per garantire soluzioni efficienti e durature. L’innovazione e la sostenibilità, investire nella domotica e nello smart building non è solo una scelta responsabile, ma un’opportunità concreta per aumentare il valore del proprio immobile e contribuire attivamente alla transizione energetica.

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Piscina in Cortile

Un sogno chiamato piscina: quali permessi occorrono per la costruzione?

Realizzare una piscina in giardino è il sogno di tante persone. Soprattutto in estate, con il caldo torrido che contraddistingue la Sardegna e il suo entroterra, una piscina domestica fornirebbe un sollievo piacevolissimo e un’opportunità di svago in qualunque momento della giornata.  Tra le domande che ci sentiamo rivolgere più spesso sulle piscine, la maggior parte riguardano autorizzazioni e permessi. In questo articolo cercheremo di fornire tutte le informazioni principali, per fugare ogni dubbio.

Occorrono delle autorizzazioni per costruire una piscina nel cortile di casa? La risposta è sì. In Italia infatti le piscine non rientrano nel campo dell’edilizia libera e dunque è necessario ottenere i relativi permessi per costruire. La normativa è complessa e regolamentata da accordi Stato-Regione recepiti e interpretati in modo diverso dai singoli governi regionali e, talvolta, dalle singole province.

Come districarsi tra le varie normative? Sicuramente la soluzione più semplice è quella di rivolgersi all’ufficio tecnico comunale, che saprà fugare ogni dubbio, o rivolgersi a un professionista che abbia esperienza nella realizzazione delle piscine nel territorio (il passaparola, come spesso accade, risolve tanti problemi).

Permessi per costruire una piscina

Come stabilito dal  Decreto del Presidente della Repubblica 380/2001 è necessario rivolgersi a un tecnico abilitato alla progettazione e presentare al Comune di pertinenza la richiesta del permesso di costruire.

Per la costruzione della piscina, il permesso di costruire è necessario quando:
– la piscina ha un volume superiore al 20% dell’edificio principale
– le norme tecniche degli strumenti urbanistici la qualificano come intervento di nuova costruzione.

La domanda va presentata all’ufficio di pertinenza del Comune, insieme a:
– titolo di legittimazione;
– elaborati progettuali richiesti dal regolamento edilizio;
– autocertificazione circa la conformità del progetto alle norme igienico sanitarie.

La realizzazione della piscina potrebbe essere soggetta agli oneri urbanizzazione, variabili da Comune a Comune, che possono pesare sulle spese burocratiche (art. 20 legge 380/2001). Per questo è bene avere idea delle spese globali per non sforare il budget che ci si era prefissati in partenza.

Piscine interrate: quando basta la DIA?

In alcuni casi è possibile realizzare la piscina in giardino con una semplice Dichiarazione di Inizio Attività. Ciò è possibile quando c’è un rapporto di “pertinenza”, cioè la costruzione è progettata ad uso esclusivo e permanente dell’edificio principale, e si rispettino i seguenti punti:
– gli interventi hanno un volume pari o inferiore al 20% rispetto all’edificio principale;
– gli interventi non la qualificano come nuova costruzione secondo specifici regolamenti urbanistici, ambientali o paesaggistici del Comune.

La DIA deve essere presentata all’ufficio comunale da un professionista (geometra, architetto, ingegnere), che potrà verificare se nel Comune di pertinenza ci sono vincoli di tipo paesaggistico, storico-architettonico o di altro tipo nel piano regolatore.

Piscine non interrate: permesso non necessario

Il discorso cambia se la piscina non è interrata, ma viene poggiata fuori terra, al di sopra del suolo del giardino. In questo caso, la struttura viene considerata come arredo, al pari di un mobile o di un tavolino posizionato all’aperto. Inoltre si tratta di una costruzione mobile, che può essere rimossa e che non richiede interventi di ristrutturazione per essere posizionata e non costituisce una nuova volumetria a sé.

Affidarsi a professionisti esperti significa realizzare una piscina di qualità, evitando problemi futuri e garantendo risparmio sui costi di manutenzione e gestione. Che si tratti di nuove realizzazioni o di riqualificazione di spazi esistenti, Global Società Cooperativa  è il partner ideale per piscine sicure, sostenibili e conformi a tutte le normative vigenti.

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Riqualificazione edilizia in Sardegna: interventi trainati dai bonus fiscali secondo il Rapporto ENEA 2024

Anche in Sardegna il settore dell’edilizia continua a evolversi, sostenuto dagli incentivi fiscali nazionali che hanno favorito numerosi interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione. Il Rapporto Annuale ENEA 2024 sulle detrazioni fiscali fotografa con precisione l’andamento degli interventi realizzati grazie a misure come Ecobonus, Bonus Casa, Bonus Facciate e SuperEcobonus, offrendo dati preziosi per professionisti del settore e cittadini.

Considerando il contesto sardo, caratterizzato da un patrimonio edilizio spesso risalente a decenni fa, questi strumenti rappresentano una leva concreta per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo, riducendo al contempo l’impatto ambientale.

Scarica il report ENEA

Interventi in crescita: infissi e caldaie in testa tra gli Ecobonus

Secondo ENEA, nel 2023 gli interventi realizzati con l’Ecobonus hanno prodotto investimenti pari a 5,86 miliardi di euro. Le opere più frequenti riguardano la sostituzione di infissi e la riqualificazione degli impianti termici, in particolare con caldaie a condensazione e pompe di calore.

Anche in Sardegna queste soluzioni si stanno diffondendo, soprattutto nelle zone in cui l’esposizione al vento e agli agenti atmosferici rende fondamentale migliorare l’isolamento degli edifici. In particolare, nelle aree costiere, ma anche in quelle rurali e nei piccoli centri dell’interno, il rinnovo degli impianti consente di ottenere un duplice beneficio: riduzione dei consumi e maggiore sostenibilità ambientale, in una regione che fa del turismo e del rispetto del territorio le sue colonne portanti.

Bonus Casa: impianti fotovoltaici e pompe di calore sempre più diffusi

Il Bonus Casa continua a essere una delle agevolazioni più apprezzate, anche sull’isola. ENEA segnala una forte crescita dell’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore nel 2023. Gli impianti solari, in particolare, hanno registrato un incremento superiore al 100% rispetto all’anno precedente, confermando l’interesse per l’autoproduzione di energia elettrica.

In Sardegna, dove la disponibilità di sole è tra le più alte d’Europa, il fotovoltaico rappresenta una risorsa strategica. Gli incentivi hanno stimolato l’adozione di sistemi integrati per il riscaldamento, la climatizzazione e la produzione di energia, migliorando le prestazioni degli edifici e riducendo la dipendenza da fonti fossili.

SuperEcobonus: focus sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente

Il SuperEcobonus 110%, nonostante la progressiva rimodulazione, ha lasciato un segno importante nella trasformazione del patrimonio edilizio italiano. Il Rapporto ENEA evidenzia come molti degli edifici interessati dagli interventi siano stati costruiti tra il 1946 e il 1980, un dato che si rispecchia anche in molte aree urbane e periferiche della Sardegna.

Gli interventi più comuni includono isolamento termico, sostituzione degli infissi e installazione di impianti ad alta efficienza. Oltre al risparmio energetico, questi lavori contribuiscono a un miglioramento estetico e funzionale degli edifici, in linea con le direttive europee per la rigenerazione urbana e il “Nuovo Bauhaus Europeo”.

Efficienza energetica e comfort abitativo: le soluzioni più efficaci

L’analisi dei dati ENEA consente di individuare gli interventi edilizi più vantaggiosi realizzati nel 2023, che trovano riscontro anche nell’esperienza diretta delle imprese sarde come Global Società Cooperativa, da anni attiva nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni in tutta l’isola:

  • Sostituzione degli infissi e isolamento termico: migliorano il comfort abitativo, riducono i consumi e valorizzano l’immobile.

  • Fotovoltaico: consente di sfruttare appieno il potenziale energetico del sole sardo, con un ritorno economico significativo.

  • Pompe di calore e caldaie a condensazione: fondamentali per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, specie nei contesti extra-urbani.

Incentivi e normativa: attenzione alle scadenze

Il rapporto ENEA ricorda che per accedere alle detrazioni è fondamentale inviare entro 90 giorni dalla fine dei lavori le schede descrittive tramite i portali dedicati. Un passaggio tecnico che richiede attenzione, in particolare in attesa dell’aggiornamento delle piattaforme ENEA secondo la nuova Legge di Bilancio.

Per questo, è fondamentale affidarsi a imprese qualificate, capaci di gestire ogni fase degli interventi, dalla progettazione alla rendicontazione.

La professionalità di Global Società Cooperativa

Global Società Cooperativa opera in tutta la Sardegna nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni, con un team di tecnici specializzati e personale qualificato. Ogni intervento viene seguito con attenzione fin dalla fase di progettazione, garantendo opere edilizie conformi alle normative vigenti, sicure e durature nel tempo.

Affidarsi a professionisti esperti significa realizzare edifici di qualità, evitando criticità future e assicurando un risparmio in termini di manutenzione ed efficienza. Che si tratti di nuove costruzioni o di interventi di riqualificazione, Global Società Cooperativa è il partner ideale per un’edilizia solida, sostenibile e a norma di legge.

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Dichiarazione di conformità degli impianti: cos’è e perché è importante la DiCo

Nel settore dell’edilizia e dell’impiantistica, la dichiarazione di conformità (DiCo) è un documento essenziale che attesta che un impianto (elettrico, idrico, termico o a gas) è stato realizzato secondo le normative vigenti. La DiCo viene rilasciata dall’azienda installatrice al termine dei lavori, come previsto dal Decreto Ministeriale 37/2008.

Per Global Società Cooperativa, la corretta realizzazione degli impianti e il rilascio della dichiarazione di conformità sono una garanzia di qualità e sicurezza. Questa certificazione è fondamentale per l’attivazione dei servizi e per evitare sanzioni o problemi legali in caso di controlli.

Cos’è la dichiarazione di conformità

La dichiarazione di conformità certifica che un impianto è stato installato nel rispetto delle norme tecniche e di sicurezza in vigore. È obbligatoria per:

  • Nuove installazioni – Quando viene realizzato un nuovo impianto elettrico, idrico o termico.
  • Modifiche rilevanti – In caso di interventi strutturali o di ampliamenti sugli impianti esistenti.
  • Cambio di destinazione d’uso – Quando un edificio o una parte di esso cambia funzione (esempio: da residenziale a commerciale).

La DiCo deve contenere:

  • I dati dell’impresa esecutrice e del responsabile tecnico;
  • La descrizione dell’impianto e delle normative seguite;
  • La tipologia dei materiali utilizzati;
  • Lo schema dell’impianto e il certificato di collaudo (se previsto);
  • La dichiarazione firmata di conformità ai progetti e alle norme di sicurezza.

Quando è obbligatoria la dichiarazione di conformità

Se un impianto non è certificato, potrebbero verificarsi problemi nell’allaccio alle utenze di gas, acqua ed elettricità, poiché i gestori richiedono la dichiarazione di conformità per attivare i servizi. In caso di vendita o locazione dell’immobile, l’assenza della certificazione può complicare le trattative, rendendo necessario un adeguamento o il rilascio di una dichiarazione di rispondenza (DiRi) da parte di un tecnico abilitato.

La dichiarazione di conformità è obbligatoria nei seguenti casi:

  • Installazione di un nuovo impianto – Ogni nuovo impianto deve essere certificato dall’installatore.
  • Modifica strutturale di un impianto esistente – La sostituzione di una caldaia o il rifacimento dell’impianto elettrico richiedono una nuova dichiarazione.
  • Ampliamento di un impianto esistente – Aggiunta di punti luce, termosifoni o estensione di tubature.
  • Adeguamento di impianti non a norma – Se un impianto viene aggiornato secondo le nuove normative.
  • Cambio di destinazione d’uso di un immobile – Quando l’edificio cambia funzione (ad esempio, da residenziale a commerciale).

Quali impianti necessitano della dichiarazione di conformità

La dichiarazione di conformità è richiesta per le varie tipologie di impianti presenti negli edifici, sia residenziali che commerciali e industriali. Se un impianto non è certificato, il primo passo è verificare se l’installatore originale può ancora emettere la dichiarazione di conformità. Se ciò non è possibile, è possibile richiedere una dichiarazione di rispondenza (DiRi) a un tecnico abilitato, che eseguirà un controllo approfondito per verificare la conformità dell’impianto alle norme vigenti. Se emergono irregolarità, sarà necessario intervenire per adeguare l’impianto e metterlo in sicurezza prima di ottenere la certificazione.

Il DM 37/2008 prevede l’obbligo della DiCo per:

  • Impianti elettrici – Impianti di distribuzione dell’energia elettrica, quadri elettrici e sistemi di messa a terra.
  • Impianti idraulici e sanitari – Reti di distribuzione dell’acqua potabile e scarichi fognari.
  • Impianti di riscaldamento e climatizzazione – Caldaie, termosifoni, condizionatori e pompe di calore.
  • Impianti a gas – Tubazioni e dispositivi di regolazione della pressione per uso domestico e industriale.
  • Impianti di protezione antincendio – Sistemi di rilevazione fumi e sprinkler.
  • Impianti di automazione e domotica – Sistemi di controllo accessi e gestione intelligente dell’energia.

La professionalità di Global Società Cooperativa

Global Società Cooperativa opera in tutta la Sardegna con un team di tecnici specializzati, garantendo la realizzazione di impianti certificati e conformi alle normative. La competenza e l’attenzione nella fase di progettazione e installazione permettono di ottenere impianti sicuri, efficienti e pronti per l’attivazione.

Affidarsi a professionisti qualificati significa avere la certezza di impianti sicuri e a norma, evitando problemi futuri e garantendo un risparmio a lungo termine. Per ogni progetto di installazione o ristrutturazione, Global Società Cooperativa è il partner ideale per un lavoro di qualità e a norma di legge.

Contatti aziendali:
Global Società Cooperativa
Telefono: 070.2348800
Email: info@globalsocietacooperativa.com

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Ristrutturazione del bagno in Sardegna

Detrazioni fiscali per la sostituzione di box doccia e piatto doccia: tutto quello che c’è da sapere nel 2025

Nel 2025 è possibile ottenere una detrazione fiscale per la sostituzione di box doccia e piatto doccia, ma solo a determinate condizioni. La normativa fiscale italiana prevede infatti agevolazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia, ma non tutti i lavori rientrano automaticamente tra quelli detraibili. Vediamo nel dettaglio cosa stabilisce la legge e quando è possibile beneficiare di questa agevolazione.

Detrazioni fiscali per la ristrutturazione del bagno nel 2025

Tra le spese legate alla ristrutturazione del bagno, la sostituzione di box doccia e piatto doccia è uno degli interventi più richiesti. Tuttavia, per poter accedere alla detrazione fiscale, questi lavori devono rientrare in una categoria di interventi specifica definita dalla legge di bilancio 2025.

Secondo quanto previsto dalla Legge n. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025), è possibile ottenere una detrazione fiscale del 36% sulle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Se i lavori riguardano un’abitazione principale e vengono eseguiti da chi detiene un diritto di proprietà o di godimento, la detrazione sale al 50%.

Per saperne di più sui servizi di ristrutturazione offerti da Global Società Cooperativa, visita la pagina dedicata alla ristrutturazione.

Quando la sostituzione del box doccia è detraibile?

Non tutte le operazioni di ristrutturazione del bagno danno diritto alla detrazione fiscale. La sostituzione del box doccia o del piatto doccia, se eseguita come intervento isolato, non rientra tra le spese detraibili. La detrazione diventa applicabile solo se la sostituzione avviene nell’ambito di un’opera di manutenzione straordinaria, come ad esempio il rifacimento completo dell’impianto idraulico o la ristrutturazione generale del bagno.

Questo principio è stato confermato dall’Agenzia delle Entrate, che ha chiarito come la semplice sostituzione di elementi del bagno non sia sufficiente per ottenere l’agevolazione, a meno che non venga inserita in un contesto di lavori più ampio.

Importo massimo e modalità di rimborso

Per le spese di ristrutturazione sostenute nel 2025, la detrazione è calcolata su un importo massimo di 96.000 euro per singola unità immobiliare. L’agevolazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo.

Ad esempio, se si effettuano lavori di ristrutturazione per un totale di 50.000 euro, si potrà ottenere una detrazione del 36% (18.000 euro), che verrà suddivisa in 10 rate annuali di 1.800 euro ciascuna. Se invece l’intervento riguarda un’abitazione principale e rientra nella manutenzione straordinaria, la detrazione sale al 50%, con un rimborso complessivo di 25.000 euro (2.500 euro all’anno per 10 anni).

Affidati ai professionisti dell’edilizia in Sardegna

La sostituzione del box doccia e del piatto doccia nel 2025 potrà beneficiare della detrazione fiscale solo se inserita in un progetto di manutenzione straordinaria che coinvolge l’intero impianto idraulico o altri lavori di ristrutturazione. Per ottenere la detrazione, è essenziale che l’intervento rispetti le condizioni stabilite dalla legge di bilancio e che venga eseguito su un’abitazione principale.

Se stai pensando di rinnovare il bagno o eseguire una ristrutturazione più ampia, rivolgiti a Global Società Cooperativa per un sopralluogo e un preventivo su misura. Intervenire tempestivamente significa preservare la struttura della tua casa e migliorare il comfort abitativo durante tutto l’anno.

Contatti aziendali:
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