edilizia sostenibile

Comprare o vendere casa: cosa cambia con la nuova direttiva europea sull’efficienza energetica

Il mercato immobiliare europeo sta attraversando una trasformazione profonda. Con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2024/1275 sull’efficienza energetica degli edifici, l’Unione Europea punta a ridurre drasticamente le emissioni e i consumi, tracciando un percorso chiaro verso la neutralità climatica entro il 2050.

Secondo i dati ufficiali, gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra. È per questo che la nuova normativa europea rappresenta una vera svolta: dal 2030, tutte le nuove costruzioni dovranno essere a emissioni zero, mentre gli immobili già esistenti saranno progressivamente soggetti a interventi di riqualificazione energetica obbligatori.

Per chi intende comprare o vendere casa, queste regole avranno un impatto diretto sul valore degli immobili. Le abitazioni con classi energetiche basse rischiano di subire una svalutazione significativa o di diventare difficilmente vendibili e affittabili, mentre gli edifici efficienti e certificati diventeranno sempre più richiesti e competitivi sul mercato.

Ma cosa significa esattamente “edificio a emissioni zero”? Si tratta di un immobile che, grazie a tecniche costruttive avanzate e all’utilizzo di fonti rinnovabili come il fotovoltaico, riesce a coprire integralmente il proprio fabbisogno energetico senza produrre emissioni di CO₂.

Le conseguenze saranno importanti anche per costruttori, progettisti e imprese edili, chiamati ad adeguarsi a nuovi standard costruttivi e a una domanda sempre più orientata verso la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica.

Per questo motivo, affidarsi a imprese certificate e qualificate, come Global Società Cooperativa, diventa una scelta fondamentale. L’azienda, attiva in tutta la Sardegna, opera nel settore dell’edilizia e delle ristrutturazioni con certificazioni UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e attestazione SOA, garanzia di competenza e conformità ai requisiti europei.

La direttiva UE sull’efficienza energetica cambierà il modo di costruire, ristrutturare e abitare: agire per tempo significa tutelare il valore del proprio immobile e contribuire concretamente alla transizione ecologica.

Cosa prevede la Direttiva (UE) 2024/1275: gli obiettivi europei per l’efficienza energetica degli edifici

Approvata il 24 aprile 2024 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’8 maggio dello stesso anno, la Direttiva (UE) 2024/1275 segna un punto di svolta per il settore edilizio. Il suo obiettivo principale è la decarbonizzazione completa del patrimonio edilizio europeo entro il 2050, per trasformare ogni edificio in una struttura a emissioni zero.

La nuova normativa fissa tre tappe chiave che scandiscono la transizione energetica del continente:

Dal 2028, tutti i nuovi edifici pubblici dovranno essere a emissioni zero, mediante l’adozione di tecnologie sostenibili e materiali ad alte prestazioni energetiche.
Dal 2030, l’obbligo verrà esteso a tutti i nuovi edifici, sia pubblici che privati, con la fine della costruzione di immobili alimentati da fonti fossili.
Entro il 2050, l’intero parco immobiliare esistente dovrà essere riqualificato e convertito in edifici a emissioni zero, attraverso un processo di ristrutturazione energetica graduale e obbligatoria.

La Direttiva 2024/1275 non mira solo a ridurre le emissioni di CO₂, ma anche a promuovere l’uso delle energie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica degli edifici e contrastare la povertà energetica, sostenendo le famiglie nella riduzione dei consumi e dei costi in bolletta.

Si tratta di una trasformazione profonda e complessa, che coinvolgerà non soltanto costruttori e progettisti, ma anche milioni di proprietari di immobili chiamati ad adeguarsi ai nuovi standard europei. Una sfida che richiederà interventi tecnici mirati, investimenti strutturali e il supporto di imprese edili qualificate, come Global Società Cooperativa, in grado di garantire lavori conformi alle normative e certificati secondo i più alti standard di qualità.

Cosa significa davvero “edificio a zero emissioni” secondo la direttiva europea 2024/1275

Nel linguaggio comune, l’idea di una “casa a emissioni zero” fa pensare subito a pannelli solari, pompe di calore e tecnologie innovative. Ma nella visione dell’Unione Europea, così come definita dalla Direttiva (UE) 2024/1275, il concetto è molto più ampio e tecnico: un edificio a zero emissioni non è solo efficiente dal punto di vista energetico, ma rappresenta l’esito di un processo integrato di progettazione, costruzione e gestione che considera l’intero ciclo di vita dell’immobile.

Per essere classificato come tale, un edificio deve innanzitutto presentare un fabbisogno energetico estremamente ridotto, ottenuto attraverso soluzioni costruttive avanzate. Tra queste rientrano un involucro edilizio altamente isolato, infissi performanti, un corretto orientamento solare e sistemi di ventilazione naturale. L’obiettivo è minimizzare la necessità di energia per riscaldamento, raffrescamento e illuminazione, in modo da rendere l’edificio quasi autosufficiente.

Tuttavia, l’efficienza energetica non è sufficiente. La quota di energia residua necessaria deve provenire esclusivamente da fonti rinnovabili. La direttiva promuove la produzione diretta in loco, tramite impianti fotovoltaici, solare termico, pompe di calore o sistemi geotermici. Quando ciò non è possibile, è ammesso il ricorso a reti di teleriscaldamento o fornitori di energia verde, purché non siano utilizzati combustibili fossili come gas metano o gasolio. In sostanza, un edificio a zero emissioni non deve generare emissioni operative di gas serra durante il suo utilizzo.

Un aspetto innovativo introdotto dalla direttiva è l’analisi del ciclo di vita dell’edificio (LCA). Non si valuta più solo il consumo energetico annuale, ma anche l’impatto ambientale complessivo dei materiali impiegati, dalla produzione e trasporto fino allo smaltimento. Per questo vengono privilegiati materiali sostenibili, riciclabili e a bassa intensità di carbonio, con particolare attenzione al potenziale di riscaldamento globale (GWP).

Un altro pilastro della nuova edilizia sostenibile è la digitalizzazione degli edifici. Le strutture a zero emissioni devono poter dialogare con sistemi di gestione energetica intelligente, sensori e automazioni in grado di regolare temperatura, illuminazione e ventilazione in modo dinamico. In questo modo si ottiene un risparmio energetico costante, migliorando al contempo comfort e qualità abitativa.

In sintesi, l’edificio a zero emissioni rappresenta una nuova filosofia costruttiva, basata su innovazione, sostenibilità e benessere. Un modello che dal 2030 sarà obbligatorio per tutte le nuove costruzioni, ma che presto diventerà la norma anche per le ristrutturazioni e gli edifici esistenti, ridefinendo l’intero panorama dell’edilizia europea.

Dal 2025 stop agli incentivi per le caldaie a gas: cosa cambia per gli impianti di riscaldamento

Tra le misure più immediate introdotte dalla Direttiva (UE) 2024/1275 c’è lo stop definitivo agli incentivi pubblici per le caldaie alimentate unicamente da combustibili fossili, in vigore dal 1° gennaio 2025. Una decisione che segna l’inizio della fine per le tradizionali caldaie a gas e gasolio, ancora oggi diffuse nella maggior parte delle abitazioni italiane.

A partire dal 2025, dunque, non sarà più possibile ottenere agevolazioni fiscali o contributi pubblici per l’acquisto e l’installazione di caldaie a gas, salvo nei casi di sistemi ibridi, ovvero impianti che combinano la caldaia con fonti rinnovabili come il solare termico o le pompe di calore.

Questa misura è un chiaro segnale politico e ambientale: l’Unione Europea punta a eliminare progressivamente i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili, responsabili di una parte significativa delle emissioni domestiche di CO₂.

Parallelamente, la direttiva impone agli Stati membri una serie di azioni concrete per accompagnare la transizione:

  • Favorire la diffusione di sistemi di riscaldamento a basse emissioni o interamente rinnovabili, come pompe di calore, geotermia e solare termico.

  • Promuovere incentivi per tecnologie pulite e per l’efficientamento degli edifici, riducendo i consumi e migliorando le prestazioni energetiche.

  • Introdurre normative nazionali più restrittive sui generatori di calore, basate sulle emissioni effettive di CO₂ o sul tipo di combustibile utilizzato, fino al divieto progressivo degli impianti più inquinanti.

Per famiglie, imprese e costruttori, il cambiamento è sostanziale: i tradizionali impianti a gas diventeranno progressivamente meno convenienti e meno compatibili con le nuove regole europee. Chi intende ristrutturare o costruire un edificio dovrà quindi orientarsi verso soluzioni rinnovabili e impianti ad alta efficienza, non solo per rispettare la normativa, ma anche per tutelare il valore dell’immobile nel lungo periodo.

Cosa succede agli edifici esistenti: chi dovrà ristrutturare e quando secondo la direttiva europea 2024/1275

Se per le nuove costruzioni le regole europee sono già definite, la vera sfida riguarda il patrimonio edilizio esistente. La Direttiva (UE) 2024/1275 introduce infatti un piano di riqualificazione energetica obbligatoria per gli edifici già costruiti, con scadenze precise che scandiranno il percorso verso la completa decarbonizzazione del settore entro il 2050.

L’obiettivo è ambizioso: trasformare gradualmente tutti gli immobili europei in edifici a emissioni zero, riducendo i consumi e migliorando le prestazioni energetiche. Per raggiungere questo traguardo, la direttiva stabilisce due tappe fondamentali:

Entro il 2030, ogni Stato membro dovrà assicurare che almeno il 16% degli edifici residenziali con le peggiori prestazioni energetiche (cioè in classe G o equivalente) sia stato ristrutturato. Entro il 2033, questa percentuale dovrà salire almeno al 26% del totale degli edifici residenziali.

Il piano si concentra sugli immobili più energivori, spesso edifici costruiti prima degli anni ’90, privi di isolamento termico e dotati di impianti di riscaldamento obsoleti. Queste strutture rappresentano una parte consistente del patrimonio edilizio italiano e saranno le prime a dover essere adeguate ai nuovi standard.

Gli edifici in classe energetica G o F, se non ristrutturati, perderanno progressivamente valore e saranno penalizzati dal mercato immobiliare. Con l’entrata in vigore delle norme nazionali di recepimento, potrebbero inoltre diventare non idonei alla locazione o alla compravendita, soprattutto nelle aree urbane dove l’efficienza energetica è già un requisito fondamentale.

Va chiarito che la direttiva non vieta direttamente la vendita o l’affitto degli immobili meno efficienti, ma crea un quadro normativo e fiscale sfavorevole per chi non interviene. I governi nazionali potranno introdurre maggiori imposte, restrizioni burocratiche o limiti di accesso agli incentivi per le abitazioni non conformi, spingendo di fatto i proprietari a investire in interventi di riqualificazione.

Per chi possiede un immobile, questa transizione rappresenta un momento cruciale: ristrutturare oggi significa preservare il valore economico dell’edificio, migliorarne il comfort e anticipare obblighi che diventeranno sempre più stringenti.

Chi è escluso temporaneamente dagli obblighi della direttiva europea 2024/1275

La Direttiva (UE) 2024/1275 sull’efficienza energetica degli edifici prevede un percorso rigoroso di riqualificazione, ma riconosce anche che non tutti gli immobili possono essere adeguati immediatamente ai nuovi standard. Per questo motivo, la normativa introduce alcune esenzioni temporanee, applicabili solo in casi specifici e debitamente documentati.

Rientrano tra le categorie escluse:

  • Gli edifici destinati a demolizione certa o documentata, per i quali non avrebbe senso programmare interventi di efficientamento energetico.

  • I casi di gravi difficoltà economiche o sociali, come le famiglie vulnerabili o le abitazioni situate in aree economicamente depresse, dove gli interventi risulterebbero insostenibili dal punto di vista finanziario.

  • Gli edifici storici, vincolati o di particolare valore architettonico, nei quali opere di isolamento o modifiche strutturali potrebbero compromettere l’integrità estetica o culturale dell’immobile.

  • Le strutture con destinazioni d’uso speciali, tra cui luoghi di culto, caserme, edifici agricoli non abitativi o fabbricati temporanei, che per natura o funzione non rientrano nei criteri di residenzialità o permanenza previsti dalla direttiva.

Tuttavia, l’Unione Europea impone agli Stati membri di motivare con precisione ogni esenzione nei propri piani nazionali di ristrutturazione energetica, definendo i criteri di applicazione e i tempi di eventuale revisione. Inoltre, ogni esclusione dovrà essere compensata da interventi su altri edifici, in modo da mantenere invariato il ritmo complessivo verso la neutralità climatica entro il 2050.

La logica alla base di queste deroghe non è quella di rallentare la transizione, ma di garantire un percorso realistico e socialmente sostenibile, che tenga conto delle diverse condizioni economiche e patrimoniali dei cittadini europei.

Affidati a Global Società Cooperativa: disponibilità, efficienza e competenza

Per i proprietari e le amministrazioni locali, sarà essenziale pianificare eventuali interventi futuri con il supporto di professionisti qualificati. In Sardegna, Global Società Cooperativa offre consulenza e soluzioni tecniche per la riqualificazione energetica degli edifici, assicurando il rispetto delle direttive europee e l’accesso alle agevolazioni disponibili per gli immobili conformi.

Contatti aziendali:
Global Società Cooperativa
Telefono: 070.2348800
Email: info@globalsocietacooperativa.com

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Ristrutturare casa in Sardegna: gli 8 consigli pratici di un’impresa edile certificata

Affrontare una ristrutturazione può sembrare un’impresa ardua, ma con la giusta guida e l’esperienza di un’impresa edile certificata come Global Società Cooperativa, ogni fase del percorso può trasformarsi in un’occasione per valorizzare il proprio immobile, migliorare l’efficienza energetica e ottenere ambienti più funzionali e sicuri.

Ecco otto consigli fondamentali per ristrutturare una casa in Sardegna senza stress, valorizzando ogni investimento in ambito edilizio.

1. Parti da un’idea chiara e realistica

La ristrutturazione di una casa, soprattutto in Sardegna, deve sempre partire da una visione chiara e concreta del risultato finale desiderato. Prima di contattare un’impresa edile, è fondamentale elaborare un progetto – anche solo preliminare – che tenga conto non solo dell’aspetto estetico, ma anche delle normative urbanistiche locali, spesso differenti da Comune a Comune. In particolare, nei contesti paesaggistici e storici della Sardegna, è indispensabile rispettare vincoli e regolamenti che tutelano il patrimonio edilizio esistente. Affidarsi a un tecnico qualificato, in collaborazione con un’impresa edile abilitata e certificata, consente di affrontare con consapevolezza ogni vincolo urbanistico e strutturale. Il supporto di professionisti locali è essenziale per evitare sanzioni, errori progettuali o abusi edilizi.

2. Affronta la ristrutturazione con metodo e serenità

Ristrutturare un immobile significa compiere un percorso complesso, che coinvolge molteplici figure professionali e che può generare tensioni e imprevisti. Tuttavia, con una pianificazione strutturata e l’affiancamento di una ditta specializzata in ristrutturazioni come Global Società Cooperativa, è possibile ridurre notevolmente il rischio di stress. Il nostro consiglio è quello di affidarsi sempre a professionisti seri, che conoscano le tempistiche, i materiali e le logiche costruttive del territorio sardo. Un’impresa affidabile, dotata di certificazioni come le ISO 9001:2015, ISO 14001:2015 è in grado di garantire processi trasparenti, scelte tecniche condivise e un coordinamento efficiente tra tutte le maestranze coinvolte.

3. Pianifica con attenzione le tempistiche

Le tempistiche in edilizia sono uno degli aspetti più critici da gestire. In Sardegna, il fattore tempo è influenzato anche dalla stagionalità dei lavori, dalla reperibilità dei materiali (specialmente per le zone interne) e dalla disponibilità delle maestranze. Una ristrutturazione totale, che comprenda opere murarie, impiantistiche e finiture, non può essere conclusa in tempi irrealistici. Occorre considerare le fasi di rilievo, progettazione, richiesta permessi, approvvigionamento materiali, esecuzione lavori e finiture. In qualità di impresa con esperienza pluriennale, ti consigliamo di iniziare i lavori solo dopo aver definito un cronoprogramma dettagliato, evitando pressioni inutili sulle squadre operative. La qualità richiede tempo: accelerare i lavori può compromettere la resa finale e far lievitare i costi.

4. Definisci il budget in modo trasparente

Una ristrutturazione ben riuscita inizia da una valutazione realistica del budget. È essenziale comunicare sin dall’inizio alla propria impresa edile l’ammontare massimo disponibile, per consentire una progettazione coerente e una selezione mirata dei materiali. In Sardegna, i costi di ristrutturazione possono variare sensibilmente in base alla località (zona costiera o interna), alla difficoltà logistica e al tipo di finiture richieste. I prezzi medi nazionali nel 2025 si attestano intorno ai 1.000-1.200 €/mq, ma possono salire in presenza di materiali pregiati o soluzioni personalizzate. Un’impresa affidabile proporrà soluzioni equilibrate, evitando sprechi e tenendo conto di un margine del 10% per eventuali imprevisti in corso d’opera. Trasparenza, progettazione accurata e confronto costante con il cliente sono gli strumenti per evitare brutte sorprese.

5. Non trascurare la gestione delle emozioni

La componente psicologica in una ristrutturazione viene spesso sottovalutata, ma può determinare il successo o l’insuccesso del progetto. In quadri abitativi come quelli della Sardegna, dove la casa è spesso legata alla tradizione familiare o al turismo, ogni scelta può diventare fonte di stress. Affidarsi a un’impresa edile empatica, capace di comunicare in modo chiaro e di instaurare un clima di fiducia, permette di affrontare il cantiere con maggiore serenità. Global Società Cooperativa sa quanto sia importante creare un rapporto umano oltre che professionale, e accompagna il cliente in ogni fase con disponibilità e competenza. Scegliere un team in grado di ascoltare, risolvere problemi e spiegare ogni passaggio aiuta a vivere l’esperienza con consapevolezza e fiducia.

6. Organizza ogni fase con precisione

La gestione logistica del cantiere è un elemento chiave per la buona riuscita di una ristrutturazione. Dalla sequenza delle opere alla prenotazione delle maestranze specializzate, nulla può essere lasciato al caso. In particolare è fondamentale considerare le difficoltà di approvvigionamento e i tempi di attesa per alcuni materiali o fornitori locali. La nostra impresa propone soluzioni “chiavi in mano” per chi desidera semplificare il processo, oppure formule flessibili per chi preferisce mantenere il controllo su alcune scelte. L’importante è procedere per fasi ben pianificate, evitando sovrapposizioni e ritardi. Una corretta pianificazione riduce i costi, ottimizza le risorse e permette di affrontare la ristrutturazione con maggiore tranquillità.

7. Scegli imprese edili affidabili e certificate

Il settore delle costruzioni ha subito negli ultimi anni un’impennata di richieste legate ai bonus edilizi, ma non sempre con risultati all’altezza. In molti casi, imprese improvvisate hanno operato senza le necessarie competenze o certificazioni, causando gravi disagi ai committenti. Ecco perché è fondamentale selezionare una ditta con esperienza documentata, certificata e radicata nel territorio, come Global Società Cooperativa. Le nostre referenze parlano chiaro: decine di cantieri completati con successo in tutta la Sardegna, un team di tecnici qualificati e operai specializzati, materiali a norma e pratiche edilizie gestite in trasparenza. Chiedere referenze, visitare cantieri realizzati e inserire clausole precise nei contratti è un dovere per ogni committente attento.

8. Valorizza estetica, funzionalità e originalità

La ristrutturazione non è solo un processo tecnico: è anche un’occasione per rinnovare la propria casa con gusto e creatività. In Sardegna, dove architettura tradizionale e design contemporaneo spesso si incontrano, è importante trovare un equilibrio tra estetica e funzionalità. Global Società Cooperativa lavora in sinergia con progettisti e interior designer per proporre soluzioni su misura, pensate per migliorare il comfort abitativo e valorizzare ogni spazio. Scegliere materiali resistenti e sostenibili, giocare con luci e volumi, integrare impianti moderni senza snaturare l’identità dell’immobile: tutto questo è possibile con un progetto integrato e una realizzazione curata nei minimi dettagli. Ogni ristrutturazione è unica, come la casa di chi la abita.

Ristrutturare casa in Sardegna: affidati ai professionisti di Global

Ristrutturare è una scelta importante, che richiede tempo, risorse e consapevolezza. Con l’esperienza e la solidità di un’impresa certificata come Global Società Cooperativa, ogni progetto prende forma in modo sicuro, sostenibile e duraturo. Operiamo in tutta la Sardegna con personale qualificato, materiali certificati e attenzione costante alle esigenze del cliente. Contattaci per una consulenza gratuita: trasformeremo insieme la tua casa in un luogo da vivere al meglio.

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Le certificazioni delle aziende nel settore edile: perché ISO e SOA sono garanzia di qualità e affidabilità

Nel campo dell’edilizia moderna, distinguersi per competenza e affidabilità non è solo una questione di esperienza: è anche una questione di certificazioni. Una delle più importanti, in particolare per le imprese che operano su progetti complessi e in ambito pubblico e privato, è la UNI EN ISO 9001:2015, il riferimento internazionale per i Sistemi di Gestione della Qualità.

Global, da sempre impegnata a garantire elevati standard di efficienza e professionalità, ha ottenuto questa certificazione con l’obiettivo di offrire ai clienti servizi di costruzione affidabili, sicuri e conformi alle normative più recenti.

Che cos’è la ISO 9001:2015?

La certificazione ISO 9001:2015 attesta che un’azienda ha messo in atto un sistema di gestione della qualità conforme agli standard internazionali. Significa che ogni fase, dalla progettazione alla realizzazione di un’opera, viene pianificata, monitorata e migliorata costantemente. Nel settore edile, questo si traduce in lavori eseguiti con precisione, attenzione al dettaglio e rispetto delle tempistiche.

I vantaggi della certificazione per il cliente

Scegliere un’impresa certificata UNI EN ISO 9001:2015 significa affidarsi a un partner che ha processi interni ben organizzati, personale formato e controlli rigorosi sulla qualità. I benefici sono molteplici:

  • Riduzione degli errori e degli sprechi durante le lavorazioni

  • Maggiore soddisfazione del cliente, grazie al rispetto degli standard e delle scadenze

  • Controllo costante dei fornitori e dei materiali

  • Capacità di risposta rapida alle problematiche e gestione efficiente dei reclami

In un mondo in cui qualità e affidabilità sono requisiti sempre più richiesti da privati, aziende e pubbliche amministrazioni, la ISO 9001:2015 rappresenta una garanzia concreta di serietà. Per Global Società Cooperativa, questa certificazione è uno strumento operativo quotidiano, utilizzato per migliorare l’efficienza dei processi, prevenire criticità e rispondere alle esigenze specifiche di ogni cliente.

Che cos’è la ISO 14001:2015?

Nel settore delle costruzioni, anche l’attenzione verso l’ambiente è diventata un criterio imprescindibile. L’edilizia moderna deve infatti confrontarsi con normative sempre più severe e con la crescente consapevolezza dei cittadini sull’impatto ambientale dei lavori. La certificazione UNI EN ISO 14001:2015 rappresenta dunque uno strumento essenziale per le imprese che scelgono la strada della sostenibilità.

Global Società Cooperativa ha conseguito questo importante riconoscimento per garantire un approccio responsabile alla gestione ambientale, ridurre l’impatto delle proprie attività e contribuire in modo concreto alla tutela del territorio sardo.

La certificazione UNI EN ISO 14001:2015 definisce i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) che consente alle aziende di individuare, controllare e ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente. È una norma riconosciuta a livello internazionale, progettata per promuovere un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.

Per il settore edile, questo significa ridurre la produzione di rifiuti, ottimizzare l’uso delle risorse, contenere le emissioni e garantire la conformità alle normative ambientali locali, nazionali ed europee.

I vantaggi per clienti e comunità

Operare secondo i principi della ISO 14001:2015 significa lavorare con criteri ambientali rigorosi, minimizzando l’impatto del cantiere e adottando soluzioni sostenibili. Per chi affida i propri progetti a un’impresa certificata, i vantaggi sono chiari:

  • Rispetto delle norme ambientali vigenti

  • Tracciabilità e gestione corretta dei rifiuti di cantiere

  • Riduzione del rischio ambientale legato ai lavori

  • Maggiore trasparenza e attenzione al contesto naturale e urbano

Per Global Società Cooperativa, la certificazione ISO 14001:2015 non è solo un adempimento formale, ma una scelta strategica. Significa integrare la sostenibilità in ogni fase del processo edilizio, dalla progettazione alla consegna dell’opera, con particolare attenzione alla tutela del paesaggio sardo e alla valorizzazione delle risorse locali.

Che cos’è la SOA?

La SOA (Società Organismo di Attestazione) rappresenta un passaggio obbligato per tutte le aziende che vogliono partecipare a gare per l’esecuzione di lavori pubblici di importo superiore a 150.000 euro. Global Società Cooperativa è in possesso dell’attestazione SOA, una certificazione di qualificazione che attesta ufficialmente il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente (D.P.R. 207/2010) in termini di capacità economica, tecnica e organizzativa.

La qualità non è un’opzione, ma una scelta precisa.

L’attestazione SOA è rilasciata da enti autorizzati e ha validità quinquennale, con verifica al terzo anno. Non si tratta di una semplice autocertificazione, ma di un riconoscimento che viene concesso solo dopo accurate verifiche documentali e procedurali.

Nel dettaglio, la SOA certifica che un’impresa:

  • È in possesso di requisiti economici, finanziari e tecnici idonei

  • Ha eseguito regolarmente lavori nel settore di riferimento

  • Rispetta le norme sulla sicurezza nei cantieri

  • È conforme alle normative fiscali, contributive e legali

Un vantaggio competitivo per clienti pubblici e privati

Per un ente pubblico, affidare un appalto a un’impresa in possesso dell’attestazione SOA significa scegliere un partner affidabile e competente. Anche per i clienti privati, questa certificazione è sinonimo di garanzia: dimostra che l’impresa è organizzata, controllata e trasparente.

Inoltre, la SOA si articola in categorie di opere e in classifiche di importo, consentendo di valutare con precisione l’ambito operativo e la capacità realizzativa dell’impresa.

L’impegno di Global

Global Società Cooperativa è in possesso delle attestazioni necessarie per operare in diversi ambiti dell’edilizia pubblica e privata, dalle opere di urbanizzazione agli interventi di ristrutturazione, fino ai lavori specializzati e impiantistici.

Essere in possesso delle certificazioni UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e dell’attestazione SOA significa per Global Società Cooperativa offrire ai propri clienti un servizio completo, sicuro e conforme alle migliori pratiche del settore.

Affidati a Global Società Cooperativa

Per ogni progetto edile in Sardegna, piccolo o grande che sia, la nostra priorità è costruire valore duraturo nel rispetto delle regole, dell’ambiente e delle persone. Contattaci per una consulenza o per un preventivo!

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Riqualificazione edilizia in Sardegna: interventi trainati dai bonus fiscali secondo il Rapporto ENEA 2024

Anche in Sardegna il settore dell’edilizia continua a evolversi, sostenuto dagli incentivi fiscali nazionali che hanno favorito numerosi interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione. Il Rapporto Annuale ENEA 2024 sulle detrazioni fiscali fotografa con precisione l’andamento degli interventi realizzati grazie a misure come Ecobonus, Bonus Casa, Bonus Facciate e SuperEcobonus, offrendo dati preziosi per professionisti del settore e cittadini.

Considerando il contesto sardo, caratterizzato da un patrimonio edilizio spesso risalente a decenni fa, questi strumenti rappresentano una leva concreta per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo, riducendo al contempo l’impatto ambientale.

Scarica il report ENEA

Interventi in crescita: infissi e caldaie in testa tra gli Ecobonus

Secondo ENEA, nel 2023 gli interventi realizzati con l’Ecobonus hanno prodotto investimenti pari a 5,86 miliardi di euro. Le opere più frequenti riguardano la sostituzione di infissi e la riqualificazione degli impianti termici, in particolare con caldaie a condensazione e pompe di calore.

Anche in Sardegna queste soluzioni si stanno diffondendo, soprattutto nelle zone in cui l’esposizione al vento e agli agenti atmosferici rende fondamentale migliorare l’isolamento degli edifici. In particolare, nelle aree costiere, ma anche in quelle rurali e nei piccoli centri dell’interno, il rinnovo degli impianti consente di ottenere un duplice beneficio: riduzione dei consumi e maggiore sostenibilità ambientale, in una regione che fa del turismo e del rispetto del territorio le sue colonne portanti.

Bonus Casa: impianti fotovoltaici e pompe di calore sempre più diffusi

Il Bonus Casa continua a essere una delle agevolazioni più apprezzate, anche sull’isola. ENEA segnala una forte crescita dell’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore nel 2023. Gli impianti solari, in particolare, hanno registrato un incremento superiore al 100% rispetto all’anno precedente, confermando l’interesse per l’autoproduzione di energia elettrica.

In Sardegna, dove la disponibilità di sole è tra le più alte d’Europa, il fotovoltaico rappresenta una risorsa strategica. Gli incentivi hanno stimolato l’adozione di sistemi integrati per il riscaldamento, la climatizzazione e la produzione di energia, migliorando le prestazioni degli edifici e riducendo la dipendenza da fonti fossili.

SuperEcobonus: focus sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente

Il SuperEcobonus 110%, nonostante la progressiva rimodulazione, ha lasciato un segno importante nella trasformazione del patrimonio edilizio italiano. Il Rapporto ENEA evidenzia come molti degli edifici interessati dagli interventi siano stati costruiti tra il 1946 e il 1980, un dato che si rispecchia anche in molte aree urbane e periferiche della Sardegna.

Gli interventi più comuni includono isolamento termico, sostituzione degli infissi e installazione di impianti ad alta efficienza. Oltre al risparmio energetico, questi lavori contribuiscono a un miglioramento estetico e funzionale degli edifici, in linea con le direttive europee per la rigenerazione urbana e il “Nuovo Bauhaus Europeo”.

Efficienza energetica e comfort abitativo: le soluzioni più efficaci

L’analisi dei dati ENEA consente di individuare gli interventi edilizi più vantaggiosi realizzati nel 2023, che trovano riscontro anche nell’esperienza diretta delle imprese sarde come Global Società Cooperativa, da anni attiva nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni in tutta l’isola:

  • Sostituzione degli infissi e isolamento termico: migliorano il comfort abitativo, riducono i consumi e valorizzano l’immobile.

  • Fotovoltaico: consente di sfruttare appieno il potenziale energetico del sole sardo, con un ritorno economico significativo.

  • Pompe di calore e caldaie a condensazione: fondamentali per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, specie nei contesti extra-urbani.

Incentivi e normativa: attenzione alle scadenze

Il rapporto ENEA ricorda che per accedere alle detrazioni è fondamentale inviare entro 90 giorni dalla fine dei lavori le schede descrittive tramite i portali dedicati. Un passaggio tecnico che richiede attenzione, in particolare in attesa dell’aggiornamento delle piattaforme ENEA secondo la nuova Legge di Bilancio.

Per questo, è fondamentale affidarsi a imprese qualificate, capaci di gestire ogni fase degli interventi, dalla progettazione alla rendicontazione.

La professionalità di Global Società Cooperativa

Global Società Cooperativa opera in tutta la Sardegna nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni, con un team di tecnici specializzati e personale qualificato. Ogni intervento viene seguito con attenzione fin dalla fase di progettazione, garantendo opere edilizie conformi alle normative vigenti, sicure e durature nel tempo.

Affidarsi a professionisti esperti significa realizzare edifici di qualità, evitando criticità future e assicurando un risparmio in termini di manutenzione ed efficienza. Che si tratti di nuove costruzioni o di interventi di riqualificazione, Global Società Cooperativa è il partner ideale per un’edilizia solida, sostenibile e a norma di legge.

Contatti aziendali:
Global Società Cooperativa
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