Tramite il Bonus Ristrutturazione è possibile ristrutturare completamente un’unità abitativa, con detrazione del 50%, fino al 31 dicembre 2024 con la possibilità di demolire e ricostruire interamente l’immobile. L’agevolazione è valida per gli interventi che si possono conseguire in diversi scenari: dal restauro alla ristrutturazione, dall’acquisto alla ricostruzione, dal risparmio energetico fino all’abbattimento delle barriere architettoniche.

In questo articolo esamineremo tutte le categorie di interventi ricomprese nel Bonus Ristrutturazione.

Manutenzione ordinaria

Sono lavori di manutenzione ordinaria quelli volti alle riparazioni, al rinnovamento o alla sostituzione delle finiture degli edifici. Rientrano qui inoltre i lavori necessari ad integrare e mantenere efficienti gli impianti tecnologici esistenti. Ecco alcuni esempi di interventi ammessi al bonus:

  • Sostituzione integrale o parziale di pavimenti, con relative opere di finitura e conservazione;
  • Riparazione di impianti per servizi accessori (impianto idraulico);
  • Impianto per lo smaltimento delle acque bianche e nere;
  • Spurgo e pulizia delle fosse biologiche;
  • Sostituzione integrale/parziale di rivestimenti e tinteggiature di prospetti esterni, senza apportare modifiche ai preesistenti oggetti, ornamenti, materiali e colori;
  • Rifacimento intonaci interni e tinteggiatura;
  • Rifacimento pavimentazioni esterne e manti di copertura, senza apportare modifiche ai materiali;
  • Sostituzione tegole e altre parti accessorie deteriorate a causa dello smaltimento delle acque, con anche il rinnovo delle impermeabilizzazioni;
  • Riparazioni di balconi e terrazze, con impermeabilizzazione e relative pavimentazioni;
  • Riparazione delle recinzioni;
  • Sostituzione di elementi di impianti tecnologici;
  • Sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, senza apportare modifiche alla tipologia di infisso.

Manutenzione straordinaria

La manutenzione straordinaria interessa tutte quelle opere edilizie che hanno lo scopo di migliorare e rinnovare parti dell’immobile, riguardanti la stessa struttura, purché non ci siano modifiche alla volumetria e alla destinazione d’uso. Rientrano nella definizione i lavori di rinnovo e modifica, nonché con l’esecuzione di lavori volti a consentire l’agibilità dell’edificio o l’accesso allo stesso, purché non ci siano modifiche planimetriche, tipologiche, di superficie, di volumetria, di destinazione d’uso e purché non venga pregiudicato il decoro architettonico dell’immobile.

  • Sostituzione di infissi esterni, serramenti e persiane, con possibili modifiche ai materiali o alla tipologia di infisso;
  • Realizzazione e adeguamento di opere accessorie e pertinenziali, nonché realizzazione di volumi tecnici (quali centrali termiche, impianti di ascensori, scale di sicurezza, canne fumarie) senza apportare modifiche che comportino aumenti di volumi o di superfici utili;
  • Realizzazione ed integrazione di servizi igienico-sanitari, senza modifiche a volumi e superfici. Sono comprese anche le opere relative alla costruzione della rete fognaria fino alla rete pubblica, realizzati con opere interne o esterne;
  • Sostituzione della caldaia, in quanto componente essenziale dell’impianto di riscaldamento;
  • Realizzazione di chiusure o aperture interne, senza apportare modifiche allo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio;
  • Consolidamento delle strutture di fondazione e in elevazione;
  • Rifacimento di vespai e scannafossi;
  • Sostituzione di solai interpiano, senza apportare modifiche alle quote d’imposta;
  • Rifacimento di scale e rampe;
  • Realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
  • Sostituzione solai di copertura, con possibilità di modifica ai materiali preesistenti;
  • Sostituzione di tramezzi interni, senza apportare modifiche alla tipologia dell’unità immobiliare;
  • Realizzazione di elementi di sostegno di singole parti strutturali;
  • Ristrutturazione delle fognature, con possibilità di bonifica che terreno solo nel caso in cui l’intervento risultasse indispensabile secondo rigorose valutazioni tecniche e oggettive;
  • Installazione di addolcitori di acqua domestici, ma solo nel caso in cui l’opera dovesse comportare delle modifiche strutturali che comprendono lavori di manutenzione straordinaria.

Restauro e risanamento conservativo

Si tratta di tutti quei lavori volti alla conservazione e al consolidamento degli immobili già esistenti al fine di garantire la resistenza della struttura e l’efficienza delle funzionalità, ma rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali. Rientrano nel restauro e risanamento conservativo, ad esempio, le seguenti tipologie di intervento:

  • I lavori di consolidamento;
  • Il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio;
  • L’inserimento di elementi accessori e di impianti, richiesti per esigenza d’uso;
  • L’eliminazione di elementi estranei all’organismo edilizio;
  • Le modifiche tipologiche delle singole unità immobiliari per una più funzionale distribuzione;
  • L’innovazione delle strutture verticali e orizzontali;
  • Il ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio, anche mediante la demolizione di superfetazioni;
  • L’adeguamento delle altezze dei solai, nel rispetto delle volumetrie esistenti;
  • L’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.

Ristrutturazione edilizia

Anche nel 2023 sono ricompresi nella ristrutturazione edilizia tutti gli interventi che vengono condotti al fine di trasformare un fabbricato già esistente. Tra i lavori che possono essere conseguiti sono inclusi ad esempio:

  • Il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio;
  • L’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti;
  • La demolizione e ricostruzione di un edificio esistente – con possibilità di apportare modifiche alla sagoma, ai prospetti, al sedime, alle caratteristiche planivolumetriche e tipologiche, nonché di realizzare le innovazioni necessarie per l’adeguare la struttura alla normativa antisismica – al fine di abbattere le barriere architettoniche, installare impianti tecnologici, migliorare l’efficientamento energetico;
  • La demolizione e ricostruzione con aumenti di volumetria al fine di promuovere interventi di rigenerazione urbana (solo se la legislazione vigente o gli strumenti urbanistici comunali lo consentono);
  • Ripristino di edifici (o parti di essi) che sono crollati oppure stati demoliti, mediante la ricostruzione degli stessi, ma solo se si può attestare la loro preesistente consistenza;
  • La demolizione e ricostruzione, nonché il ripristino di edifici demoliti o crollati, negli edifici ubicati in zone sottoposte a vincoli culturali o paesaggistici, nei centri storici e in tutte le aree di particolare pregio storico, sono permessi solo se le disposizioni urbanistiche lo consentono. Non è tuttavia consentito in questo caso apportare modifiche alla volumetria, alla sagoma, ai prospetti, al sedime e alle caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente.

Opere di messa a norma degli edifici

Il Bonus Ristrutturazione comprende anche tutte le opere di messa a norma degli edifici per quanto riguarda gli impianti tecnologici presenti nell’abitazione. Sono compresi nel bonus tutti gli interventi effettuati e debitamente dotati di certificato di conformità, rilasciato da soggetti abilitati, anche se di entità minima, indipendentemente dalla categoria edilizia di intervento edilizio.

Lavori volti al risparmio energetico dell’abitazione

Tra i lavori ammessi al Bonus Ristrutturazioni ce ne sono diversi che possono essere conseguiti al fine di garantire un risparmio energetico all’immobile. Anche questi si possono realizzare nelle singole unità e negli edifici condominiali.

In particolare, è possibile procedere con i seguenti interventi:

  1. Riduzione della trasmittanza termica con la coibentazione dell’immobile. Si può intervenire su:
  • Pareti verticali che separano i locali riscaldati dall’esterno, dai vani freddi o dal terreno;
  • Coperture opache orizzontali e inclinate che delimitano gli spazi riscaldati dall’esterno o dai vani freddi;
  • Pavimenti che separano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi o dal terreno;
  • Serramenti comprensivi di infissi che delimitano i locali riscaldati dall’esterno e dai vani freddi.
  1. Installazione di impianti tecnologici basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. È possibile nello specifico:
  • Installare dei collettori solari per il riscaldamento e/o la produzione di acqua calda;
  • Installare impianti fotovoltaici, con gli eventuali sistemi di accumulo;
  • Sostituire l’impianto di climatizzazione invernale con una caldaia a condensazione, con finalità di: riscaldamento e/o produzione di acqua calda per la singola utenza; solo produzione di acqua calda se l’impianto serve una pluralità di utenze;
  • Sostituire l’impianto esistente con un nuovo generatore di calore ad aria a condensazione;
  • Installare strumenti per la contabilizzazione del calore, solo per gli impianti centralizzati che servono più utenze;
  • Installare sistemi di termoregolazione e di building automation;
  • Sostituire impianti di climatizzazione invernale esistenti con nuovi impianti: a pompe di calore, ibridi, di microcogenerazione, a biomassa. È possibile installare inoltre nuovi scaldacqua a pompa di calore nonché sistemi di teleriscaldamento efficiente.

Acquisto appartamenti in edifici ristrutturati

Il Bonus Ristrutturazione, così come il Sismabonus, possiede un suo “ramo” dedicato all’acquisto di appartamenti che vengono venduti dalle imprese di costruzione o di ristrutturazione entro 18 mesi dalla fine dei lavori. Il 50% della detrazione concessa in questo caso è da applicarsi non al totale della spesa sostenuta per l’acquisto, ma al 25% della spesa. Il valore di detrazione che ne risulta non può in ogni caso superare il limite di 96.000 euro.

Ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati

Il Bonus Ristrutturazione ammette tra i lavori agevolabili anche l’intervento di ricostruzione o ripristino degli immobili che sono stati danneggiati a seguito di interventi calamitosi. Per la ricostruzione o il ripristino di immobili danneggiati, tuttavia, è fondamentale che questi si trovino in un’area nella quale è stato dichiarato lo Stato di emergenza per via dell’evento.

Abbattimento delle barriere architettoniche

È possibile accedere al bonus con l’installazione di ascensori e montacarichi e, più in generale, con la realizzazione di qualsiasi strumento possa essere utile all’eliminazione delle barriere architettoniche, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata. Questo, al fine di garantire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità.

Ad esempio, possono rientrare in questa categoria di interventi:

  • La sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti);
  • Il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori);
  • Il rifacimento di scale ed ascensori;
  • L’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici.

Prevenzione degli infortuni domestici

Sono ammessi alla detrazione al 50% anche gli interventi volti alla prevenzione degli infortuni domestici, tra i quali possono rientrare ad esempio:

  • L’installazione di strumenti di rilevazione di gas inerti;
  • Il montaggio di vetri anti-infortunio;
  • L’installazione di un corrimano;
  • La riparazione di impianti non sicuri, come la sostituzione di un tubo o la riparazione di una presa.

Non è possibile beneficiare del Bonus Ristrutturazione per quanto riguarda il solo acquisto di apparecchiature o elettrodomestici più sicuri rispetto a quelli che già si hanno. In questo caso infatti non verrebbe realizzato alcun intervento sull’immobile.

Prevenzione del rischio di atti illeciti causati da terzi

Tra i lavori ammessi al Bonus Ristrutturazione ci sono anche quelli realizzati con lo scopo di prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terze persone. In sostanza, si tratta di tutti quei lavori che vengono fatti per rendere la propria abitazione più sicura e impedire, appunto, che persone estranee possano commettere infrazioni o accedervi illegalmente.

I lavori che possono rientrare nella categoria della prevenzione del rischio di atti illeciti che vengono conseguiti nell’ottica del Bonus Ristrutturazione possono essere ad esempio:

  • Il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie negli edifici;
  • L’installazione di grate sulle finestre o la sostituzione di grate già esistenti;
  • L’installazione di porte blindate o rinforzate;
  • L’installazione o la sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • L’installazione sui serramenti di dispositivi che rilevano l’apertura o l’effrazione;
  • L’installazione di saracinesche;
  • L’installazione di tapparelle metalliche con bloccaggi;
  • L’installazione di vetri antisfondamento;
  • L’installazione di casseforti a muro;
  • L’apposizione di fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
  • L’installazione di strumenti rilevatori di prevenzione antifurto con relative centraline.

Cablatura degli edifici

Per opere di cablatura si intendono tutte quelle atte a realizzare antenne collettive o reti via cavo per consentire la distribuzione della ricezione nelle singole unità abitative.

Contenimento dell’inquinamento acustico

Questa categoria di interventi può riguardare opere murarie e interventi sull’involucro, oppure può anche solo comprendere la sostituzione di alcuni elementi senza la necessità di opere edilizie propriamente dette. Sarà necessario ottenere il rilascio di una scheda tecnica in cui si attesta l’abbattimento delle fonti sonore interne o esterne all’abitazione, nei limiti fissati dalla normativa.

Altre tipologie

Il Bonus Ristrutturazione ammette anche la possibilità di costruire da zero autorimesse o posti auto pertinenziali oppure di procedere con l’acquisto di parcheggi e box auto che sono già stati realizzati dall’impresa costruttrice. Il Bonus Ristrutturazione ammette tra i possibili interventi anche quelli che sono mirati alla riduzione del rischio sismico, e che riguardano principalmente la messa in sicurezza statica dell’edificio dal punto di vista strutturale. Sono inoltre ammessi al Bonus Ristrutturazione gli interventi mirati alla bonifica degli edifici dall’amianto, che possono essere conseguiti su singole unità immobiliari o sulle parti comuni di edifici residenziali. Infine, a partire dal 1° gennaio 2021, è diventato possibile usufruire del Bonus Ristrutturazione per procedere con la sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.

Devi ristrutturare la tua casa?

Per qualsiasi dubbio, è sempre consigliabile consultare un professionista esperto per valutare tutta la documentazione necessaria prima di iniziare i lavori. Mettere la propria casa in mano a un progettista affidabile prima, e a una ditta esperta poi, ridurrà al minimo il rischio di errori o intoppi burocratici.

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Fonte informazioni e normative: www.edilizia.com