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Cappotto termico e microcappotto: funzionamento, differenze e vantaggi

La tecnica a “cappotto” in edilizia definisce quelle tecniche di costruzione atte a coibentare le pareti di un edificio sia da un punto di vista termico che da un punto di vista acustico, “coprendolo” con un rivestimento isolante.

Il cappotto termico è il sistema più efficace per l’isolamento termico dell’involucro esterno delle strutture edili: una soluzione efficace in inverno (isola dal freddo) e anche in estate (isolamento dal calore) che svolge un ruolo di fondamentale importanza nella gestione del risparmio energetico. Infatti, ogni edificio è soggetto a classificazione di classe energetica, che oltre a definire l’effettiva efficienza degli ambienti abitativi, concorre anche a determinare il valore dell’immobile in fase di compravendita.

Solitamente l’installazione del cappotto termico avviene sulle pareti esterne dell’edificio (più raramente su quelle interne, perché “ruberebbe” superficie utile calpestabile alle stanze. Si tratta in sostanza di panelli isolanti di spessore compreso tra 6 e 12 centimetri: il grado di isolamento dipende dal materiale utilizzato e dallo spessore dei pannelli.

Cappotto Termico e Microcappotto: le differenze

A differenza del tradizionale cappotto, il microcappotto termico è caratterizzato da uno spessore decisamente inferiore, garantendo comunque una buona resa. Il suo funzionamento è basato sulla stesura di una speciale vernice formata da microsfere che al loro interno contengono aria sottovuoto. Dalla loro granulometria e intensità dipende il livello di isolamento del microcappotto.

La differenza con il cappotto termico tradizionale dunque non consta solo nello spessore (nettamente inferiore) ma nelle tecniche di applicazione: se il cappotto prevede l’utilizzo di pannelli spessi dai 6 ai 12 centimetri, il microcappotto consente di limitarsi alla tecnica della pittura, decisamente meno complessa e invasiva.

Le principali caratteristiche del microcappotto termico sono:

  • è termoriflettente;
  • elimina i ponti termici;
  • è ignifugo;
  • è traspirante;
  • è resistente ai raggi UV;
  • è ecologico e ecosostenibile;
  • è adatto per applicazioni da interni e da esterni.

Il microcappotto termico è adatto alla riqualificazione edilizia nei casi in cui i vincoli architettonici sono da ostacolo o quando è richiesto l’utilizzo esclusivo di materiali naturali e ecosostenibili.

Microcappotto termico: vantaggi e svantaggi

La principale differenza tra le due soluzioni, come detto, è lo spessore: si parla di circa 5 millimetri di spessore rispetto ai 6-12 centimetri di un cappotto tradizionale. Inoltre i tempi di lavorazione sono decisamente inferiori ed è applicabile in qualsiasi situazione e in presenza di vincoli architettonici. Per la sua particolare caratteristica, inoltre, è fondamentale per evitare ponti termici negli angoli e nelle giunture.

Naturalmente, il microcappotto non garantisce le stesse prestazioni isolanti del cappotto tradizionale. Quindi la scelta tra le due tecniche sarà legata alle esigenze contingenti del momento.

Scegli Global Società Cooperativa per il tuo cappotto termico

L’efficienza energetica nelle nuove costruzioni rappresenta oggi una priorità non solo per risparmiare sui costi, ma anche per ridurre l’impatto ambientale. Adottare soluzioni sostenibili come l’isolamento termico avanzato, l’energia solare e la domotica permette di realizzare edifici confortevoli, economici e rispettosi dell’ambiente. Le aziende del settore edile devono abbracciare queste tecnologie e soluzioni per restare competitive, garantendo al contempo un futuro più verde e sostenibile.

Se a breve hai in programma lavori di ristrutturazione, ordinaria o straordinaria, per la tua casa o per la tua azienda in Sardegna contatta Global Società Cooperativa per un preventivo o per un sopralluogo in tutta l’Isola.

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Il ruolo dell’efficienza energetica nelle nuove costruzioni: soluzioni per risparmiare e proteggere l’ambiente

L’efficienza energetica è diventata uno dei pilastri fondamentali nell’edilizia moderna, non solo per ridurre i consumi e i costi associati, ma anche per limitare l’impatto ambientale delle nuove costruzioni. L’integrazione di soluzioni sostenibili rappresenta una sfida e, al contempo, un’opportunità per l’industria edile. Le normative sempre più stringenti e la crescente consapevolezza dei consumatori hanno spinto le imprese di costruzione ad adottare tecnologie e pratiche all’avanguardia per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

Cosa si intende per efficienza energetica negli edifici?

L’efficienza energetica di un edificio si riferisce alla capacità della struttura di utilizzare l’energia in modo ottimale, riducendo il fabbisogno di energia per riscaldamento, raffreddamento, illuminazione e altre operazioni quotidiane, senza compromettere il comfort degli occupanti. Un edificio energeticamente efficiente è progettato per minimizzare le dispersioni termiche e massimizzare l’utilizzo di energie rinnovabili.

Le nuove costruzioni devono rispettare requisiti energetici sempre più stringenti, definiti dalle normative nazionali e comunitarie. Tra queste, spicca la Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD), che impone standard elevati per ridurre le emissioni di CO2 e migliorare il rendimento energetico degli edifici.

Soluzioni per migliorare l’efficienza energetica nelle nuove costruzioni

Esistono diverse tecnologie e metodologie che possono essere implementate per migliorare l’efficienza energetica di un edificio, rendendolo più sostenibile e meno impattante a livello ambientale.

  1. Isolamento termico
    L’isolamento termico è una delle soluzioni più efficaci per ridurre i consumi energetici di un edificio. Materiali isolanti di alta qualità, come lana di vetro, polistirene espanso o sughero, vengono impiegati per ridurre la dispersione di calore attraverso le pareti, il tetto e i pavimenti. Un buon isolamento mediante il cosiddetto cappotto termico permette di mantenere la temperatura interna costante, riducendo così il fabbisogno di riscaldamento in inverno e di raffreddamento in estate.
  2. Sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC)
    La ventilazione meccanica controllata è una tecnologia che consente di gestire in modo efficiente il ricambio d’aria in un edificio, mantenendo una qualità dell’aria ottimale senza sprechi energetici. Questi sistemi possono essere dotati di recuperatori di calore, che prelevano il calore dall’aria espulsa e lo utilizzano per riscaldare l’aria fresca in ingresso, riducendo così il carico energetico.
  3. Infissi ad alte prestazioni
    Gli infissi, se non adeguati, possono rappresentare uno dei principali punti di dispersione termica in un edificio. L’adozione di finestre e porte ad alta efficienza energetica, come quelle con vetri doppi o tripli a bassa emissività (Low-E), riduce significativamente la perdita di calore in inverno e il surriscaldamento in estate.
  4. Pannelli solari fotovoltaici e termici
    L’utilizzo di energia solare rappresenta una soluzione fondamentale per ridurre l’impatto ambientale delle nuove costruzioni. I pannelli fotovoltaici trasformano l’energia solare in elettricità, mentre i pannelli solari termici la utilizzano per riscaldare l’acqua. Integrando queste tecnologie, è possibile ridurre drasticamente il fabbisogno di energia tradizionale, alimentata da combustibili fossili.
  5. Sistemi di illuminazione a LED
    L’illuminazione rappresenta una parte significativa dei consumi energetici di un edificio. I sistemi a LED, rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza o fluorescenti, consumano fino all’80% in meno di energia e hanno una durata molto più lunga. Inoltre, le moderne tecnologie di gestione automatizzata permettono di ottimizzare ulteriormente l’uso della luce naturale e artificiale, garantendo il massimo risparmio energetico.
  6. Riscaldamento a pavimento
    I sistemi di riscaldamento a pavimento sono sempre più utilizzati nelle nuove costruzioni grazie alla loro efficienza. Rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali, distribuiscono il calore in modo uniforme e permettono di mantenere una temperatura confortevole con consumi ridotti. Inoltre, possono essere alimentati da fonti rinnovabili, come le pompe di calore, migliorando ulteriormente l’efficienza energetica.
  7. Domotica e gestione intelligente dell’energia
    La domotica consente di gestire in maniera automatizzata l’energia all’interno dell’edificio. Sensori e sistemi di controllo possono regolare l’illuminazione, il riscaldamento e il raffreddamento in base alla presenza degli occupanti, all’orario del giorno o alle condizioni meteorologiche. Questo riduce gli sprechi e ottimizza i consumi energetici, offrendo al tempo stesso maggiore comfort e praticità.

Vantaggi dell’efficienza energetica nelle nuove costruzioni

L’adozione di soluzioni energeticamente efficienti nelle nuove costruzioni comporta numerosi vantaggi, sia per chi realizza gli edifici che per chi li utilizza:

  • Risparmio economico: grazie alla riduzione dei consumi energetici, gli occupanti degli edifici possono beneficiare di bollette più leggere e di un minore costo di gestione a lungo termine.
  • Valorizzazione dell’immobile: gli edifici energeticamente efficienti sono più appetibili sul mercato immobiliare e tendono ad avere un valore superiore rispetto a quelli che non adottano soluzioni sostenibili.
  • Riduzione dell’impatto ambientale: limitare il consumo di energia significa ridurre le emissioni di CO2, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico e alla salvaguardia dell’ambiente.
  • Conformità alle normative: le nuove costruzioni devono rispettare standard energetici sempre più severi. Implementare tecnologie e materiali che migliorano l’efficienza energetica consente alle imprese di costruzione di restare conformi e competitive nel mercato.

Global Società Cooperativa: il tuo partner per le ristrutturazioni

L’efficienza energetica nelle nuove costruzioni rappresenta oggi una priorità non solo per risparmiare sui costi, ma anche per ridurre l’impatto ambientale. Adottare soluzioni sostenibili come l’isolamento termico avanzato, l’energia solare e la domotica permette di realizzare edifici confortevoli, economici e rispettosi dell’ambiente. Le aziende del settore edile devono abbracciare queste tecnologie e soluzioni per restare competitive, garantendo al contempo un futuro più verde e sostenibile.

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Bonus Ristrutturazione 2025: cosa cambierà per le ristrutturazioni edilizie?

Dal 2025, il Bonus Ristrutturazione subirà un ridimensionamento, con un’aliquota ridotta al 36% e un tetto massimo di spesa agevolabile dimezzato, che passa da 96.000 a 48.000 euro per unità immobiliare. Chiunque voglia effettuare lavori di recupero edilizio dovrebbe considerare attentamente questi cambiamenti.

Fino al 31 dicembre 2024, il bonus prevede una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute, per un massimo di 96.000 euro. Questo significa che i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria possono contare su un sostegno significativo. Tuttavia, dal 2025, con l’introduzione di un “decalage” progressivo, si assisterà a una riduzione dell’aliquota al 36% e un limite di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, con un ulteriore calo della detrazione al 30% dal 2028.

Opportunità e scelte strategiche per il 2024

Questo nuovo contesto fiscale comporta che, per lavori di ristrutturazione rilevanti, potrebbe essere conveniente sfruttare il bonus attuale fino alla fine del 2024. Ad esempio, su un intervento del valore di 48.000 euro, la detrazione sarà pari a 24.000 euro fino al 2024, ma scenderà a 17.280 euro dal 2025. Per molti proprietari immobiliari e imprese, questo rende la fine del 2024 un periodo cruciale per massimizzare i benefici del bonus.

Lavori coperti dal Bonus Ristrutturazione

Nonostante le riduzioni, il bonus continuerà a sostenere diversi tipi di interventi, come la manutenzione straordinaria, i restauri e le ristrutturazioni edilizie su singole unità abitative o parti comuni degli edifici. I progetti che mirano a migliorare la sicurezza, a eliminare le barriere architettoniche, o a bonificare l’amianto potranno beneficiare dell’incentivo, così come i lavori legati alla prevenzione degli infortuni domestici.

Il futuro del Bonus e la transizione verso l’efficienza energetica

Guardando al futuro, il governo italiano sembra intenzionato a rivedere l’intero sistema dei bonus edilizi, puntando a una maggiore efficienza energetica, anche attraverso l’introduzione dei certificati bianchi per il settore residenziale. Questi incentivi futuri potrebbero sostituire gradualmente i tradizionali bonus, offrendo agevolazioni a chi investe in ristrutturazioni sostenibili e in sistemi energetici innovativi.

Queste prospettive indicano che le agevolazioni potrebbero essere sempre più mirate al miglioramento delle prestazioni energetiche, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere l’efficienza. In questa fase, potrebbe essere utile per le imprese edili e i proprietari immobiliari tenersi informati su queste nuove opportunità e adeguare i progetti di ristrutturazione per cogliere i vantaggi dei futuri incentivi.

Global Società Cooperativa: il tuo partner per le ristrutturazioni

Questo sunto delle novità previste per il 2025 offre una panoramica su come prepararsi ai cambiamenti del bonus ristrutturazione per il 2025, con un focus sulle opportunità attuali e le prospettive future per interventi edilizi orientati all’efficienza energetica.

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Impianti idraulici

L’importanza dell’impiantistica in edilizia: qualità, esperienza e certificazioni per costruzioni sicure

Nella costruzione di edifici residenziali, commerciali o di strutture sanitarie, l’impiantistica ricopre un ruolo fondamentale. Gli impianti tecnologici – elettrici, idraulici, di climatizzazione e di domotica – sono essenziali per garantire il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica degli edifici. Global Società Cooperativa, azienda di primo piano nel settore edile in Sardegna, si distingue per l’alta qualità dei suoi impianti e per il possesso di importanti certificazioni che assicurano conformità alle normative e rispetto degli standard di eccellenza.

L’Impiantistica: pilastro della qualità e della sicurezza

L’impiantistica moderna è progettata per rispondere alle esigenze dei clienti, assicurando una lunga durata e minori costi di manutenzione. Nella costruzione di un nuovo edificio o nel corso di una ristrutturazione, un sistema impiantistico ben progettato e installato fa la differenza in termini di sicurezza, funzionalità e sostenibilità. Gli impianti devono essere realizzati in conformità alle normative vigenti per prevenire rischi, come incendi, allagamenti o guasti elettrici, e ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Una componente chiave dell’impiantistica moderna è anche l’efficienza energetica. Sistemi avanzati di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione contribuiscono a ridurre i consumi energetici, migliorando il comfort degli utenti e abbattendo i costi a lungo termine. Global Società Cooperativa progetta e installa impianti che massimizzano l’efficienza energetica, riducendo le emissioni e contribuendo a creare edifici più sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico.

Certificazioni di Qualità e Sicurezza: una garanzia per il cliente

Global Società Cooperativa si impegna a rispettare standard elevati di qualità e sicurezza, dimostrati dal possesso di importanti certificazioni aziendali. Queste attestano la competenza dell’azienda e la sua conformità alle migliori pratiche del settore:

  1. UNI EN ISO 9001:2015: questa certificazione riconosce l’efficacia del sistema di gestione della qualità dell’azienda. Assicura che Global Società Cooperativa segua procedure efficienti e strutturate, che migliorano costantemente la soddisfazione del cliente e la qualità dei servizi offerti.
  2. UNI EN ISO 14001:2015: con questa certificazione, Global Società Cooperativa dimostra il suo impegno nella gestione ambientale. L’azienda adotta pratiche sostenibili, riducendo l’impatto ambientale delle proprie attività e promuovendo un uso responsabile delle risorse.
  3. Attestazione SOA: Questa attestazione, indispensabile per la partecipazione a lavori pubblici, attesta l’affidabilità tecnica e finanziaria dell’azienda. Global Società Cooperativa, grazie all’attestazione SOA, può operare in appalti pubblici, garantendo sempre standard di alta qualità.

Le certificazioni UNI EN ISO 9001:2015, UNI EN ISO 14001:2015 e la SOA (visionabili online seguendo questo link) rappresentano un investimento strategico per Global Società Cooperativa, perché consentono di garantire a clienti e fornitori elevati standard di qualità, sostenibilità e affidabilità, con la possibilità differenziarsi positivamente sul mercato, attrarre nuovi clienti e consolidare la propria reputazione come partner affidabile e competente nel settore dell’edilizia.

Global Società Cooperativa: il tuo partner per le ristrutturazioni

Scegliere un’azienda con le giuste certificazioni, come Global Società Cooperativa, significa affidarsi a un partner di fiducia per realizzare progetti edilizi sicuri, confortevoli e rispettosi dell’ambiente. Grazie a un team di esperti qualificati e all’uso di tecnologie all’avanguardia, Global garantisce soluzioni di impiantistica avanzate e conformi alle normative, offrendo un valore aggiunto che si riflette nella qualità e nella sostenibilità degli edifici.

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Umidità e muffa sulle pareti di casa: come prevenire i problemi in vista dell’inverno

La muffa è un problema comune in molte abitazioni, specialmente in ambienti umidi e poco ventilati. Questa proliferazione di funghi microscopici avviene quando l’umidità relativa (UR) nell’aria e sulle superfici supera determinate soglie, favorendo la crescita delle spore. Per evitare che l’UR superi il 65% nell’aria e il 70-80% sulle superfici, è necessario adottare una serie di misure preventive.

1. Ventilazione: il metodo più semplice ed efficace

L’aerazione regolare degli ambienti è una delle soluzioni più immediate per prevenire la formazione della muffa. Aprire frequentemente le finestre, anche per brevi periodi, permette di ridurre l’umidità all’interno della casa. Non basta però arieggiare una sola volta al giorno per periodi prolungati: l’ideale è farlo più volte, per pochi minuti ogni volta, garantendo un numero sufficiente di ricambi d’aria giornalieri. La formula raccomandata è 0,3 ricambi d’aria per ora, che equivalgono a circa 7,2 ricambi completi al giorno.

Se la semplice apertura delle finestre non è sufficiente, soprattutto in ambienti chiusi o senza sbocchi esterni, è utile installare un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC). Questo dispositivo assicura una ventilazione costante, riducendo drasticamente i livelli di umidità e prevenendo la formazione di muffe anche nei punti critici della casa.

2. Trattamenti chimici per superfici a rischio

Le superfici fredde, come quelle soggette a ponti termici, sono particolarmente vulnerabili alla formazione di condensa e, di conseguenza, alla muffa. In questi casi, l’applicazione di trattamenti chimici può essere molto efficace. Prodotti disinfettanti e antifungini, come i sali di boro o gli ioni di rame e argento, agiscono prevenendo la proliferazione delle spore. Questi trattamenti vanno applicati sulle superfici interessate, preferibilmente dopo averle pulite e asciugate, e assicurano una protezione a lungo termine contro muffe e batteri.

3. Materiali igroscopici e riduzione dell’umidità

Per le superfici particolarmente fredde e soggette a condensa, come i ponti termici, è possibile utilizzare materiali igroscopici, in grado di assorbire e ridistribuire l’umidità. Questa soluzione, seppur meno comune e pratica, aiuta a mantenere l’umidità relativa al di sotto dei livelli critici, riducendo la probabilità di formazione di muffe.

4. Attenzione ai falsi miti

Quando si parla di prevenzione della muffa, è importante sfatare alcuni miti diffusi. Le lampade di sale o le vaschette con sale igroscopico, ad esempio, non sono soluzioni sufficienti per combattere il problema in modo efficace. Allo stesso modo, aerare gli ambienti solo al mattino per lunghi periodi non è la soluzione ideale: è preferibile una ventilazione frequente e costante.

5. Deumidificatori e ventilazione meccanica

I deumidificatori sono spesso utilizzati per ridurre l’umidità, ma hanno un costo energetico non indifferente. Consumano tra i 200 e i 300 W per rimuovere 3-5 litri di umidità al giorno, ricircolando però la stessa aria senza scambiarla con l’esterno. Una soluzione più efficiente è rappresentata dai sistemi di ventilazione meccanica controllata, che con un consumo di soli 5 W sono in grado di eliminare fino a 10 litri di umidità al giorno, garantendo un continuo ricambio d’aria, soprattutto nei mesi invernali.

La tua casa ha problemi di muffa? Rivolgiti a Global Società Cooperativa

Se hai riscontrato problemi di muffa o vuoi prevenirli, contattare un esperto è la soluzione migliore. Global Società Cooperativa Sociale offre consulenze, sopralluoghi e soluzioni personalizzate per affrontare il problema della muffa o dell’umidità da risalita e migliorare la qualità dell’aria nella tua casa.

Per consulenze, sopralluoghi e soluzioni, puoi rivolgerti a Global Società Cooperativa Sociale. Contattaci subito!

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Decreto Salva Casa 2024: un’opportunità per sanare piccole difformità edilizie in Sardegna

Con l’approvazione del Decreto Salva Casa 2024, si aprono nuove opportunità per i proprietari immobiliari. Anche in Sardegna, il decreto consente di regolarizzare le piccole difformità edilizie in modo più semplice e veloce, offrendo un’occasione unica per chi desidera mettere in regola la propria abitazione o immobile commerciale e, allo stesso tempo, migliorare il proprio patrimonio immobiliare tramite interventi di ristrutturazione.

Cosa prevede il Decreto Salva Casa 2024?

Sia l’Associazione dei Costruttori che il Ministero hanno chiarito che il Decreto Salva Casa non è un condono edilizio ma si configura come di una serie di misure che permettono di sanare le piccole difformità strutturali evitando il vincolo della doppia conformità, ossia dimostrare che l’intervento soggetto a sanatoria fosse conforme alle normative urbanistiche ed edilizie in vigore sia nel momento in cui l’abuso è stato realizzato sia al momento della dimostrazione della sanatoria. Il requisito della doppia conformità rendeva impossibile sanare alcuni abusi anche lievi, e bloccava la possibilità di immettere l’immobile nel mercato.

Il decreto nasce invece dall’esigenza di sbloccare il mercato immobiliare, spesso frenato proprio da lievi abusi edilizi che rendono difficile la compravendita di immobili. Spesso, si tratta di difformità minori, come piccoli ampliamenti non dichiarati o modifiche interne non conformi ai progetti originali. Il Decreto Salva Casa 2024 offre la possibilità di sanare queste irregolarità senza affrontare iter burocratici complessi e costosi.

Le principali novità includono:

  • Procedure semplificate per la sanatoria di lievi difformità edilizie.
  • Tempi ridotti per ottenere i permessi necessari alla regolarizzazione.
  • Sgravi fiscali per chi decide di sanare e ristrutturare, con l’obiettivo di incentivare la messa a norma degli edifici.

Opportunità per le ristrutturazioni in Sardegna

Se possiedi un immobile con piccole difformità nel Medio Campidano o in altre zone della Sardegna, questo decreto rappresenta un’occasione unica. Puoi finalmente risolvere situazioni pendenti e procedere con lavori di ristrutturazione che valorizzano il tuo immobile. In particolare, Global Società Cooperativa, azienda certificata con sede a San Gavino Monreale, è al tuo fianco per:

  • Analizzare e individuare le difformità edilizie esistenti nel tuo immobile.
  • Supportarti nella procedura di sanatoria, con l’assistenza di tecnici esperti.
  • Gestire l’intero processo di ristrutturazione, che può andare dal semplice adeguamento normativo fino a interventi più importanti di miglioramento estetico e funzionale.

Sanare le irregolarità edilizie non è solo un obbligo legale, ma rappresenta anche un’opportunità concreta per migliorare la propria situazione immobiliare. Un immobile regolarizzato acquisisce un valore di mercato decisamente superiore, rendendolo più appetibile sia per la vendita che per l’affitto. Infatti, la presenza di abusi o difformità tende a scoraggiare potenziali acquirenti o locatari, creando difficoltà nel concludere trattative.

Global Società Cooperativa: il tuo partner per le ristrutturazioni

Il Decreto Salva Casa 2024 rappresenta una grande opportunità per chi desidera mettere in regola il proprio immobile e aumentare il suo valore con una ristrutturazione. Non aspettare, affidati a Global Società Cooperativa per approfittare di questa occasione e dare nuova vita alla tua casa in Sardegna!

Global Società Cooperativa opera in tutta la Sardegna, offrendo competenza e professionalità per ogni tipo di progetto edilizio. Se hai un immobile con piccole difformità e vuoi cogliere l’occasione del Decreto Salva Casa 2024, contattaci per una consulenza gratuita. Grazie all’esperienza maturata sul territorio sardo, conosciamo le particolarità e le esigenze locali, garantendo interventi puntuali e personalizzati.

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Superbonus 2024: come ottenere il contributo a fondo perduto del 70%

Il Superbonus 2024 rappresenta una straordinaria occasione per chi vuole migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o condominio, grazie al Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2024. Questa normativa prevede un contributo a fondo perduto del 70% per le spese sostenute durante l’anno, mirate alla realizzazione di interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico.

Tra le spese ammissibili rientrano l’installazione di pannelli fotovoltaici, colonnine di ricarica per auto elettriche e interventi di messa in sicurezza sismica (Sismabonus), già previsti dal Superbonus. Questo incentivo è particolarmente rivolto a coloro con un reddito inferiore a 15.000 euro e che hanno raggiunto almeno il 60% di avanzamento lavori entro il 31 dicembre 2023.

Vediamo in dettaglio come accedere a questa opportunità e i requisiti necessari.

Requisiti per accedere al contributo

Il contributo è disponibile per persone fisiche e condomini che abbiano realizzato interventi edilizi nel periodo indicato, al di fuori dell’attività professionale. Il decreto prevede che i lavori abbiano raggiunto il 60% di avanzamento entro la fine del 2023, confermato da apposite asseverazioni. L’importo massimo copre il 70% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 96.000 euro. Per i progetti condominiali, questo limite viene ridotto proporzionalmente al numero di beneficiari. Il contributo massimo per ciascun richiedente è di 28.800 euro, equivalente al 30% della spesa complessiva ammissibile.

Per poter beneficiare del Superbonus 70%, dunque, è necessario rispettare questi requisiti:

  • Data delle spese: Le spese devono essere state sostenute tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.
  • Stato di Avanzamento dei Lavori (SAL): Gli interventi devono aver raggiunto, entro il 31 dicembre 2023, almeno il 60% del SAL.
  • Limite di reddito: Il richiedente deve avere un reddito annuo inferiore ai 15.000 euro, come stabilito dall’articolo 119 del Decreto Rilancio (Dl n. 34/2020).

Il contributo verrà versato direttamente sul conto corrente del richiedente, indicato al momento della presentazione della domanda.

Modalità di presentazione della domanda

Per richiedere il contributo, è necessario inviare una domanda telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2024. Ogni richiedente può presentare una sola domanda per singola unità immobiliare. La domanda deve includere tutti i documenti necessari, compresa la dichiarazione dei requisiti.

La domanda può essere presentata direttamente dal richiedente o tramite un intermediario abilitato, utilizzando il servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate. Ulteriori dettagli su modalità e tempistiche verranno forniti in un successivo provvedimento.

Criteri di erogazione e priorità

Se i fondi disponibili non fossero sufficienti a coprire tutte le richieste, il decreto stabilisce un ordine di priorità. Verrà data precedenza a chi utilizza l’immobile come abitazione principale e ai condomini per gli interventi nelle parti comuni. Eventuali fondi residui verranno distribuiti tra gli altri richiedenti.

Le percentuali erogabili e i criteri di distribuzione saranno comunicati dall’Agenzia delle Entrate in base alle direttive del decreto.

Ristrutturazioni in Sardegna: un’opportunità col Superbonus

Il Superbonus 2024 rappresenta un’importante opportunità per chi desidera effettuare ristrutturazioni edili, migliorando l’efficienza energetica e la sicurezza sismica degli edifici. Con il contributo del 70%, soggetti con reddito inferiore a 15.000 euro potranno ridurre significativamente i costi delle proprie ristrutturazioni, rispettando però requisiti e scadenze prestabiliti. Non perdere l’occasione: assicurati di essere in linea con i requisiti e prepara la tua domanda entro i termini previsti!

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Ristrutturazioni in Sardegna: come progettare un bagno per disabili a norma di legge

Se stai pensando a una nuova costruzione oppure a una ristrutturazione in Sardegna e desideri rendere il tuo bagno accessibile alle persone con disabilità, è fondamentale seguire una serie di normative specifiche per garantire che l’ambiente sia fruibile in sicurezza e autonomia. Questo è particolarmente importante quando si considera la necessità di spazi adeguati per coloro che utilizzano sedie a rotelle. Vediamo nel dettaglio le linee guida e le misure necessarie, aggiornate alla più recente normativa del 30 giugno 2024.

Le normative di riferimento per ristrutturare un bagno per disabili

Quando si parla di ristrutturazioni in Sardegna, soprattutto nell’ambito di abitazioni private o strutture ricettive, è fondamentale conoscere e rispettare le leggi vigenti:

Queste normative stabiliscono gli standard per creare un bagno senza barriere architettoniche, consentendo alle persone disabili di utilizzare lo spazio in modo sicuro e autonomo.

Progettare spazi adeguati: le misure minime per il bagno

La progettazione di un bagno per disabili durante una ristrutturazione deve tenere conto delle misure minime necessarie per garantire la manovrabilità di una sedia a rotelle. La normativa aggiornata stabilisce che lo spazio minimo del bagno deve essere di 200 x 200 cm, aumentando rispetto ai precedenti 180 x 180 cm. Questo consente una rotazione completa della carrozzina, fondamentale per l’accessibilità.

Anche la porta del bagno deve avere una luce di passaggio netta di almeno 85 cm e deve aprirsi verso l’esterno per facilitare l’accesso.

Scelta e installazione di sanitari per un bagno accessibile

Durante la ristrutturazione del bagno, è essenziale scegliere sanitari che rispettino le seguenti caratteristiche:

  • WC: L’altezza della seduta deve essere compresa tra 45 e 50 cm dal pavimento, con uno spazio laterale di almeno 100 cm per la manovra della sedia a rotelle.
  • Bidet: Deve essere installato ad una distanza minima di 40 cm dalla parete e a un’altezza di 45-50 cm,  e deve trovarsi a non meno di 75-80 centimetri dalla parete posteriore.
  • Lavabo: Deve permettere l’accesso della sedia a rotelle al di sotto, senza ostacoli, e deve essere collocato a un’altezza compresa tra 80 e 90 cm. È consigliabile l’uso di rubinetti con leva clinica per facilitare l’uso. Il sifone dovrebbe (anche se non è obbligatorio) essere incassato nella parete.

Doccia e vasca da bagno: opzioni per persone disabili

Per una persona disabile la doccia è una delle barriere architettoniche più complicate da superare in bagno, soprattutto se si prendo in considerazione i classici box doccia piccoli e angolari, solitamente di dimensione 80 x 80 centimetri: si tratta di sanitari impossibili da utilizzare per persone in sedia a rotelle o con difficoltà di deambulazione.

Per le docce, la normativa richiede un’apertura esterna a 180 gradi di almeno 70-85 cm e un sedile interno ad un’altezza minima di 50 cm, flessibile e dotato di doccino estraibile. Se si preferisce una vasca da bagno, la scelta ideale è una vasca fino a 150 cm di larghezza con sportello, che facilita l’accesso e la seduta senza dover sollevare le gambe, riducendo il rischio di incidenti.

Ristrutturazioni in Sardegna: un’opportunità per l’accessibilità

Se stai pianificando una ristrutturazione in Sardegna, considera la creazione di spazi accessibili come un investimento nel comfort e nella sicurezza. Seguire le normative non solo è un obbligo legale, ma contribuisce a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Affidarsi a professionisti esperti nella progettazione è essenziale per garantire un risultato che unisca funzionalità e design.

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Ristrutturazione e rimozione dell’amianto, come funzionano le detrazioni fiscali

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bonus amianto non si applica solo ai lavori di rimozione, ma copre anche tutte le attività connesse alla bonifica. Questa precisazione è stata fornita tramite la rubrica “Fisco Oggi”, dove l’Agenzia ha spiegato che le detrazioni fiscali previste per la bonifica dell’amianto includono non solo i lavori di smaltimento, ma anche tutte le fasi collegate al processo, come il trasporto e lo smaltimento del materiale pericoloso, e l’eventuale ripristino delle aree interessate.

Questo chiarimento – arrivato in risposta a un contribuente che ha chiesto se sono detraibili le spese per la rimozione e sostituzione di eternit da un’unità facente parte dell’abitazione principale appena acquistata – è particolarmente rilevante per chi intende usufruire del bonus amianto, poiché estende la possibilità di detrazione a un insieme più ampio di interventi, facilitando l’accesso agli incentivi fiscali per la messa in sicurezza degli edifici e delle aree contaminate.

Bonus amianto: detrazione al 50%

L’Agenzia delle Entrate ha confermato che, ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 1, lettera l) del Testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986), gli interventi di rimozione dell’amianto, eseguiti su singole unità immobiliari e su parti comuni di edifici residenziali, sono agevolabili grazie al bonus ristrutturazioni, che consiste in una detrazione del 50% delle spese per la riqualificazione del patrimonio edilizio. Il bonus agevola infatti una lunga lista di interventi, tra cui rientrano anche quelli per la rimozione dell’amianto.

Il bonus amianto rientra quindi nelle stesse specifiche della detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione edilizia. Fino al 31 dicembre 2024, l’aliquota detraibile sarà del 50%, applicabile su un massimo di 96.000 euro di spesa. Questo incentivo sarà fruibile attraverso una detrazione Irpef suddivisa in 10 rate annuali di pari importo.

Dal 1° gennaio 2025, l’incentivo subirà una riduzione dell’aliquota al 36% e del tetto di spesa a 48.000 euro. Questa modifica renderà comunque disponibile il beneficio fiscale, seppur in forma ridotta, per chi avrà necessità di effettuare interventi di bonifica o riqualificazione in futuro.

Bonus amianto: lavori ammessi

Il bonus amianto è disponibile indipendentemente dalla categoria edilizia degli interventi effettuati sull’immobile. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito infatti che il bonus amianto può essere richiesto anche senza l’esecuzione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio. Ad esempio, è possibile beneficiare del bonus per le spese sostenute esclusivamente per il trasporto dell’amianto in discarica, purché il servizio sia effettuato da aziende specializzate. Questo significa che il bonus copre una gamma più ampia di attività connesse alla bonifica, non limitandosi solo ai lavori di ristrutturazione o messa in sicurezza.

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Ristrutturare casa: i consigli da seguire prima di iniziare i lavori

La realizzazione di una nuova costruzione o la ristrutturazione di un immobile rappresenta una fase cruciale nella vita di chi decide di intraprendere questo percorso. La gestione di tali progetti richiede attenzione, pianificazione accurata e il rispetto di precise normative per evitare ritardi, aumenti imprevisti dei costi e altre complicazioni. Oggi esploriamo alcune delle linee guida fondamentali per affrontare al meglio questi lavori, con un focus particolare sull’importanza della scelta dell’impresa, della progettazione e della gestione contrattuale.

Il primo passo per garantire il successo del progetto è affidarsi a un’impresa edile certificata e di comprovata competenza. I cittadini non specializzati spesso non conoscono appieno le normative, i regolamenti e i rischi associati agli interventi di costruzione o ristrutturazione. Affidarsi a professionisti qualificati è essenziale, soprattutto per rispettare gli adempimenti burocratici necessari per usufruire dei bonus fiscali e per evitare sanzioni durante eventuali ispezioni in cantiere. La certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008, ad esempio, è una garanzia di un servizio di alta qualità e di un’organizzazione ottimale dell’impresa, che assicura non solo la buona esecuzione dei lavori, ma anche la corretta gestione della documentazione necessaria per accedere agli incentivi statali.

Un progetto ben definito è alla base di una pianificazione efficace. Spesso, i committenti iniziano la loro ricerca partendo dalle imprese edili, ma la procedura corretta prevede prima la realizzazione di un progetto dettagliato, redatto da un tecnico abilitato. Questo progetto, completo di computo metrico, deve essere presentato alle imprese per ottenere preventivi accurati e realistici. Una chiara visione delle opere da realizzare, delle metrature e delle modifiche previste permette di evitare sorprese durante l’esecuzione e di rispettare le tempistiche desiderate.

Il rapporto tra committente e impresa deve essere formalizzato attraverso accordi scritti. Il contratto che regola i lavori è fondamentale per definire tempi di consegna, costi e condizioni di fornitura. Qualsiasi modifica agli accordi originali deve essere documentata per iscritto, al fine di tutelare entrambe le parti in caso di controversie o imprevisti.

Il ruolo del Direttore dei Lavori è cruciale per garantire la corretta esecuzione del progetto. Questa figura professionale, nominata dal committente, ha il compito di sorvegliare i lavori, garantendo che vengano realizzati secondo il progetto e le normative vigenti. Il Direttore dei Lavori tutela gli interessi del committente sia dal punto di vista tecnico che economico, assicurando il rispetto degli accordi e delle procedure.

Documentare le fasi dei lavori con foto e video è un ulteriore strumento di controllo e verifica. Queste immagini possono essere utili per avere una testimonianza precisa di come sono stati eseguiti i lavori e possono tornare utili anche a distanza di anni, ad esempio per localizzare impianti murati o pavimentazioni.

Infine, è importante tenere in considerazione la possibilità di imprevisti durante i lavori. Piccoli intoppi o situazioni non previste possono allungare i tempi e incrementare i costi. Per affrontare questi eventuali ostacoli con maggiore serenità, è consigliabile prevedere un margine di spesa extra, pari a circa il 10% del budget, da destinare agli imprevisti o alle modifiche in corso d’opera.

Devi ristrutturare la tua casa?

Seguendo queste semplici linee guida è possibile gestire al meglio i lavori di costruzione o ristrutturazione, minimizzando i rischi e assicurando che il progetto si sviluppi secondo le aspettative, nel rispetto delle normative e delle tempistiche stabilite. In caso di qualsiasi dubbio, è sempre consigliabile consultare un professionista esperto per valutare tutta la documentazione necessaria prima di iniziare i lavori. Mettere la propria casa in mano a un progettista affidabile prima, e a una ditta esperta poi, ridurrà al minimo il rischio di errori o intoppi burocratici.

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