impianti elettrici residenziali

Guasti e infortuni domestici: ecco perché è importante un impianto elettrico a norma

Da una recente indagine effettuata da esperti nel ramo dell’Edilizia è risultato che in Italia sono circa 12 milioni gli appartamenti dotati di impianti elettrici non a norma. Gli incidenti domestici e i guasti relativi al malfunzionamento degli impianti elettrici si aggirano intorno ai 45.000 casi ogni anno. Per questo motivo è fondamentale avere un impianto elettrico a norma, realizzato da professionisti con rilascio finale di tutte le certificazioni.

L’impianto elettrico è una delle componenti domestiche più importanti, ma anche quella che rappresenta una delle maggiori fonti di rischio. Conoscere le norme aiuta a valutare il grado di sicurezza della casa e a tutelare gli inquilini. Quando si parla di ristrutturazioni e di realizzazione di impianti elettrici civili, anche per uso domestico, occorre fare riferimento a precise normative che evitano il verificarsi di situazioni potenzialmente pericolose per persone e unità abitative. In questo articolo riassumeremo la norma CEI 64-8, attualmente in vigore in Italia.

Norma CEI 64-8

La norma di riferimento per la realizzazione di un impianto elettrico civile è la CEI 64-8. All’interno della norma è possibile reperire le prescrizioni di legge riguardanti il progetto, la messa in opera e la verifica degli impianti elettrici. Lo scopo di tutte le disposizioni è quello di realizzare un impianto corretto non solo dal punto di vista normativo, ma anche della sicurezza delle persone che abitano l’appartamento.

Dal 1° marzo 2019 è in vigore la Variante 5 della CEI 64-8, che rispetto alle varianti precedenti ha introdotto nuove linee guida che prevedono il percorso di allineamento delle norme nazionali degli impianti elettrici civili alle normative europee, oltre a introdurre le prestazioni minime di cui devono essere dotati gli impianti elettrici.

I livelli minimi delle dotazioni impiantistico-funzionali

I livelli rappresentati dalla normativa CEI 64-8 sono tre:

– nel Livello 1 rientra la predisposizione di un impianto elettrico provvisto delle dotazioni minime obbligatorie, per la conformità ai sensi della CEI 64-8; inoltre, in tal modo verrà data una garanzia circa la sicurezza dello stesso e la sua (seppur minima) funzionalità;

– nel livello 2 rientrano gli impianti realizzati con un numero maggiore di prese di corrente e di circuiti, oltre al citofono e ai dispositivi di controllo dei carichi elettrici;

– al livello 3, infine, vengono inseriti gli impianti innovativi, cioè quelli scomposti in diverse sezioni e dotati, magari, anche di domotica.

Questa ripartizione delle dotazioni degli impianti elettrici è utile non solo all’elettricista che dovrà realizzare il progetto e rilasciare la certificazione di conformità, ma anche al committente il quale, avendo chiari i vari livelli, potrà operare una scelta sul tipo di intervento da far svolgere al professionista.

Ecco una semplice schematizzazione per ogni livello, con l’indicazione delle dotazioni minime che l’elettricista dovrà installare.

Livello 1

Il Primo Livello rappresenta un impianto elettrico di base, che l’elettricista predisporrà per far si che l’appartamento possa essere dotato di certificazione di conformità , oltre a garantire i requisiti di sicurezza e fruibilità: la norma CEI 64-8 prevede che ogni stanza venga dotata di un numero minimo di dispositivi.

Per un appartamento di dimensioni inferiori ai 50 mq, l’elettricista dovrà predisporre un impianto elettrico a due circuiti: ciò significa che dal quadro generale dovrà partire un cavo che alimenta un magnetotermico / differenziale per la linea della luce (quindi i lampadari e le luci in generale) e un magnetotermico / differenziale per la linea delle prese.

Se l’appartamento è più grande rispetto al primo, ma non supera i 75 mq, i circuiti dovranno essere almeno tre: dal contatore generale, quindi, partiranno un magnetotermico / differenziale dedicato esclusivamente all’ambiente cucina e un magnetotermico / differenziale che a sua volta suddividerà la linea ad altri due magnetotermici / differenziali per la luce e per le prese.

Passando ai singoli dispositivi, in conclusione, nell’ingresso andranno previsti almeno una presa, un punto luce, stessa cosa per il corridoio e il ripostiglio. Per le camere da letto, a seconda della dimensione, occorreranno dalle 4 alle 6 prese, 1 o 2 punti luce e almeno una presa tv. Nella cucina, invece, potranno essere installare dalle 2 alle 4 prese (a seconda che vi sia cucina o angolo cottura) e almeno un punto luce e un punto antenna. In bagno risultano necessarie almeno 2 prese e 2 punti luce (uno per lo specchio e uno per il soffitto). Infine, andranno predisposti i punti luce esterni (uno per il balcone e uno sulla porta d’ingresso) e una presa per il telefono.

Livello 2

Il Secondo Livello rappresenta un impianto elettrico di base, maggiorato con sistemi antintrusione, allarmi e videocitofono.

Perciò, rispetto al primo livello avremmo un numero maggiore di prese e punti luce: per le camere da letto, a seconda della dimensione, verranno installate dalle 5 alle 8 prese, 2 o 3 punti luce e almeno una presa tv; nella cucina saranno presenti dalle 2 alle 6 prese (a seconda che vi sia cucina o angolo cottura), 2 punti luce e un punto antenna, mentre nel bagno la predisposizione è identica al livello base, quindi 2 prese e 2 punti luce.

Per quanto riguarda i circuiti, questi, a seconda della dimensione dell’appartamento, saranno minimo 3 (per aree fino ai 75 mq) e massimo 6 (per aree maggiori di 125 mq).

Livello 3

Il Terzo Livello è definito anche impianto domotico in quanto oltre a garantire una soluzione più completa sotto l’aspetto della funzionalità, della sicurezza e della protezione, prevede anche la gestione delle singole zone della casa, attraverso il controllo da remoto.

Un impianto elettrico civile domotico oltre a comprendere i dispositivi classici, quali prese e punti luce, vede la presenza di supporti di comunicazione atti al contrasto delle intrusioni di estranei in casa, della gestione e del controllo delle luci, della regolazione della temperatura degli ambienti e per la verifica dei carichi.

Inoltre, con un impianto di tale livello è possibile anche gestire ogni singolo ambiente, quindi, chiudere o aprire la tapparella di una stanza, spegnere e accendere la luce, diffondere la musica e collegare anche dispositivi di sicurezza quali i sistemi anti allagamento e di rilevazione fughe di gas.

Devi realizzare un nuovo impianto elettrico?

Per sciogliere qualsiasi dubbio ed evitare sorprese, prima di iniziare i lavori è sempre consigliabile affidarsi a dei professionisti esperti: se hai in programma la realizzazione di un nuovo impianto elettrico in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo.

Read more
Impianto elettrico

Impianto elettrico non conforme: meglio la messa a norma o la sostituzione?

L’impianto elettrico riveste un ruolo di primaria importanza all’interno di una casa: l’elettricità è fondamentale per alimentare una vasta gamma di apparati domestici, dai condizionatori agli allarmi, passando per i dispositivi della smart home. Pertanto, è essenziale che ogni impianto elettrico rispetti le normative di legge al fine di garantire efficienza energetica e sicurezza durante l’utilizzo quotidiano.

La normativa vigente stabilisce gli standard di progettazione e le prestazioni che un impianto deve soddisfare per essere funzionale e utilizzabile. Nel caso in cui un impianto non sia conforme, i proprietari di casa si trovano di fronte a due opzioni: adeguarlo alle norme attuali o sostituirlo. Di seguito verrà illustrato come scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze tra queste due possibilità.

Impianto elettrico: la normativa

Risiedere in una casa con un impianto elettrico non conforme può comportare numerosi rischi, dalla folgorazione se manca la messa a terra, fino agli incendi improvvisi, soprattutto se in assenza di un salvavita.  In Italia, ci sono due leggi che regolano la progettazione e l’installazione degli impianti elettrici a norma: la legge 46/1990, che è stata quasi completamente abrogata a favore del Decreto Ministeriale 37/2008. Entrambe queste leggi stabiliscono l’obbligo di realizzare gli impianti secondo le norme tecniche UNI e CEI come standard di riferimento. In particolare, la norma CEI 64-8 definisce i requisiti minimi per gli impianti elettrici residenziali, introducendo una nuova classificazione basata sia sulla sicurezza che sulle prestazioni.

La legge italiana prevede inoltre l’obbligo di rilasciare una dichiarazione di conformità al termine dell’installazione dell’impianto. Per gli impianti più vecchi, invece, è necessario un adeguamento alle disposizioni di sicurezza minime previste dai regolamenti e successivamente certificarne la conformità.

Impianto elettrico: quando scegliere la sostituzione

La decisione tra mettere a norma o sostituire l’impianto dipende da diversi fattori, tra cui l’entità dei lavori da affrontare. La sostituzione di un impianto elettrico implica la progettazione e l’installazione di un nuovo impianto da zero, il che comporta una serie di lavori importanti all’interno dell’abitazione. Per rimuovere l’impianto esistente e installare quello nuovo, potrebbe essere necessario rompere le pareti per creare nuove tracce e far passare i cavi.

Il vantaggio di optare per questa soluzione, nonostante richieda interventi di muratura invasivi, è la garanzia di avere un impianto sicuro e con prestazioni energetiche ottimizzate. Inoltre, essendo considerato un intervento di manutenzione straordinaria, si potrà beneficiare della detrazione fiscale del 50% prevista per le ristrutturazioni edilizie.

Impianto elettrico: quando scegliere la messa a norma

La messa a norma di un impianto elettrico prevede l’aggiunta di componenti necessarie per garantire il rispetto dei parametri minimi di sicurezza. In questo caso, vengono sostituiti solo gli elementi dell’impianto che non soddisfano i requisiti di sicurezza stabiliti dalla legge in vigore.  Se l’impianto è molto vecchio si sostituiranno molto componenti, ma non verrà cambiata la posizione di prese e interruttori, per un lavoro meno impegnativo che rientra nella manutenzione ordinaria della propria casa. Il vantaggio di questa soluzione è l’adeguamento dell’impianto effettuando interventi di modifica limitati e senza la necessità di rompere le pareti.

Impianti Elettrici a regola d’arte in Sardegna

La Global progetta, realizza ed installa impianti elettrici, sia civili che industriali, impianti solari, fotovoltaici, impianti di domotica, citofonici, d’illuminazione, impianti d’allarme e videosorveglianza, antintrusione e rilevamento incendi, fumi e gas, reti LAN , reti wireless, reti telecomunicazione privati.

Per quanto riguarda questi impianti Global opera, con la medesima attenzione e professionalità, su singoli appartamenti o interi edifici (palazzi, villette a schiera, alberghi, ospedali e cliniche, enti pubblici, ecc.), realizzando ex novo impianti completi o con interventi di manutenzione, di modifica o adeguamento/aggiornamento alle attuali normative degli impianti elettrici esistenti, o per la realizzazione di automazioni abitative.

Se vuoi sostituire o mettere a norma il tuo impianto elettrico in Sardegna contattaci per un preventivo o per un sopralluogo in tutta l’Isola.

Read more